Passioni e Desideri: le recensioni dagli Usa e dall’Italia
Uno sguardo alle critiche sul film 360 di Fernando Meirelles
Niente. Il film Passioni e Desideri (in originale 360) non è piaciuto ai critici. Su Rotten la percentuale del Tomatometer è di 21 ma voglio vederci a fondo ed ecco i pareri dei critici Americani e Italiani e la nostra recensione.
Peter Rainer – Christian Science Monitor: 360 è un classico esempio di come non si può sempre giudicare un film dai suoi crediti.
Stephanie Merry – Washington Post: la storia equivale ad una massa aggrovigliata.
Amy Biancolli – San Francisco Chronicle: Proprio come i suoi personaggi, che tentennano troppo – e osano troppo poco.
Trevor Johnston – Time Out: il film è di classe, ma del tutto amorfo.
Rick Groen – Globe and Mail: Una cosa è notevole qui: la quantità di talento ad alta potenza montato per documentare l’ovvio.
Kyle Smith – New York Post: “360” ci offre molto in termini di angoscia internazionale, ma c’è molta poca vera emozione nella sua storia egregiamente artificiosa di ardore nociuto.
Sheri Linden – Los Angeles Times: “360” è uno squallido guazzabuglio.
Andrew O’Hehir – Salon.com: Un errore dall’inizio alla fine.
James Berardinelli – ReelViews: Prolisso, sì, ma accurato.
Peter Debruge – Variety: Con un cast multilingue di volti per lo più sconosciuti, più un paio di star, il film è troppo astratto, orchestrando un vuoto senza passione.
Robert Roten – Laramie Movie Scope: Uno di quei film con una trama che è intrinsecamente costruita su un mucchio di parti apparentemente non correlati che finiscono per combaciare improbabilmente, ma molto bene alla fine.
Jeff Beck – Examiner.com: Si dimostra solo che, anche con così tanto talento coinvolto dietro e davanti alla macchina fotografica, il materiale semplicemente non funziona.
Chris Sawin – Examiner.com: Una giostra che viene coinvolta nel proprio vortice e non utilizza o non sa apprezzare il suo talento in modo corretto.
Jeffrey M. Anderson – Combustible Celluloid: Nonostante alcuni momenti buoni, è deprimente, antipatico, e condiscendente. Per usare una parola critica preferito, è “piombo”… si rifiuta semplicemente di muoversi.
Robert Levin – amNewYork: Uno spreco di talenti…
Roberto Escobar – L’espresso: (…) Giorno dopo giorno, incontro dopo incontro, i protagonisti di “Passioni e desideri” tentano di guidare le proprie vite, e di viverle (quasi tutti) da «brave persone» (…) Quello che cercano è un po’ d’amore, un po’ di denaro, un’accettabile felicità. Non sanno che a decidere per loro è il caso, né che, arrivati a un bivio, non lo imboccano, ma ne sono imboccati. Ed è il fatto che non lo sappiano il motivo per cui, nonostante tutto, amano essere al mondo.
Maurizio Porro – Il corriere della sera: Sulla falsariga del “Girotondo” di Schnitzler dove dieci coppie si passano il testimone di illusioni e delusioni del cuore, il nuovo film di Meirelles è un’abile confezione di combinazioni sentimentali che confina col giallo e il melò, alternando personaggi indovinati, situazioni esistenziali note, letti sfatti o purtroppo intatti, libertà, cinismi, follie, escort. Tutto guardando negli occhi un seducente cast in cui primeggiano Rachel Weisz, Hopkins e Jude Law.
Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: Scritto da Peter Morgan, l’ottimo sceneggiatore di Frost/Nixon e The Queen, il film intriga per la drammaturgia sicura, per l’attrattiva anche divistica di alcuni degli interpreti e per l’eleganza di regia del brasiliano Ferdinando Mereilles. Però il gioco di vite resta in superficie e il carosello gira a vuoto, senza coinvolgere più di tanto.
Francesco Alò – Il Messaggero: (…) Si affrontano in superficie temi come lo sfruttamento, il tradimento, la redenzione. Saltando da Londra a Vienna a Rio de Janeiro. Fra uno sbadiglio e l’altro.
Massimo Bertarelli – il Giornale: Complicata ma avvincente commedia drammatica del brasiliano Fernando Meirelles che dirige con grande abilità un intenso traffico di personaggi in mezzo mondo.
Passioni e Desideri (360, UK-Austria-Francia, 2011), di Fernando Meirelles. Con Anthony Hopkins, Ben Foster, Jude Law, Marianne Jean-Baptiste, Moritz Bleibtreu, Rachel Weisz, Mark Ivanir, Jamel Debbouze, Peter Morgan, Tereza Srbova, Katrina Vasilieva, Riann Steele, Dinara Drukarova, Pamela Betsy Cooper, Sean Power, Johannes Krisch, Russell Balogh, Gabriela Marcinkova, Maria Flor, Sydney Wade, Vladimir Vdovichenkov e Lucia Siposová.