2047 – Sights of Death: trailer e poster dell’action apocalittico di Alessandro Capone
2047 – Sights of Death: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sull’action fantascientifico di Alessandro Capone.
Disponibili un trailer e una locandina ufficiale di 2047 – Sights of Death, l’action del regista italiano Alessandro Capone ambientato in un cupo e apocalittico futuro distopico e interpretato da un cast internazionale di volti noti del cinema statunitense, che include il Danny Glover della serie Arma letale, Michael Madsen (Le iene), Stephen Baldwin (Poliziotto speciale), Rutger Hauer (Detective Stone) e Daryl Hannah (Kill Bill).
La trama ufficiale:
2047. Il nostro pianeta è governato cinicamente e con la repressione da un governo confederato centrale. I paesi che non hanno aderito sono terra bruciata. Ryan, un agente dei ribelli di GreenWar (Stephen Baldwin), viene inviato in missione da Sponge (Danny Glover), capo dell’organizzazione, allo scopo di raccogliere delle prove con cui inchiodare l’ala militare del governo ai suoi crimini efferati. Sulla sua strada troverà però il temibile colonnello Asimov (Rutger Hauer), coadiuvat o dal maggiore Anderson (Daryl Hannah) e da alcuni mercenari senza scrupoli guidati da Lobo (Michael Madsen), e la sua missione si trasformerà presto in una intima resa dei conti, che riguarda molto da vicino il suo tormentato passato. Dalla sua parte avrà solo Tuag (Neva Leoni), una sopravvissuta e forse una mutante, così innocente da poter solo essere sognata, così sanguinaria da far credere all’inferno.
Il regista Alessandro Capone dopo tv e commedie torna al cinema di genere che lo ha visto esordire nel lontano 1989 con l’horror Streghe e sembra che l’idea sia quella di rilanciare il cinema di genere italiano come veniva concepito negli anni ’70 e ’80, girando in inglese e puntando al mercato internazionale.
Capone parlando del film:
Il film è una produzione nostrana al 100% ma vuole unire l’industria italiana e quella americana per attrarre un pubblico internazionale…se fosse un concerto direi che siamo davanti ad un’orchestra di primi violini, perché il nostro è un cast curioso formato da attori che vengono da mondi diversi. È un action ma con dignità, ha un sottotesto di critica alla situazione attuale del pianeta.