cineblog@berlinale: Zahng Yimou gioca a fare il fratello Coen, Ben Stiller prova a fare Woody Allen
A woman, a gun and a Noodle soup, era stato annunciato come un remake dell’opera prima di Ethan e Joel Cohen, Blood Simple, però ieri la sensazione è stata quella di essere di fronte a una parodia più che a un remake. Una parodia che ricordava più che altro Quentin Tarantino, ma con ritmo e
A woman, a gun and a Noodle soup, era stato annunciato come un remake dell’opera prima di Ethan e Joel Cohen, Blood Simple, però ieri la sensazione è stata quella di essere di fronte a una parodia più che a un remake. Una parodia che ricordava più che altro Quentin Tarantino, ma con ritmo e sangue molto inferiori.
Con questa scommessa il regista cinese Zhang Yimou, orso d’oro nel 1988 con “Sorgo Rosso”, è tornato a Berlino. La trama è la stessa però il tono è un po’ diverso. Un anziano proprietario di un negozio di pasta assolda un assassino per uccidere la giovane e bellissima sposa, che viene maltrattata da anni, e che ora lui accusa di infedeltà.
“Il cinema cinese è molto ricco in questo momento. C’è molta più libertà che 20 anni fa. Per questo motivo ho osato fare questo remake”. Ha detto Zahng Yimou nella conferenza stampa dopo la proiezione.
Chi si aspettava un film come “Hero”, o la profondità di Sorgo Rosso”, il film non è piaciuto. Per chi invece, come me, non ha problema con gli argomenti leggeri e si diverte con i ritmi orientali della violenza, quella di domenica mattina è stata una bella giornata per quanto riguarda i film in competizione.
A Ben Stiller, protagonista del film Greenberg di Noah Baumbach, è toccata la sfortuna di dover dividere la giornata con uno dei registi pesanti presenti alla Berlinale di quest’anno. Stiller, Greenberg é un personaggio un po’ cinico (impossibile non pensare a Woody Allen) immerso per sei settimane in un ambiente californiano di gente bellissima e maleducata a causa di una “way of life” che le consente tutto. Ovviamente qui conosce una ragazza bellissima, che farà di tutto per lui, fino a concludere che “le persone ferite, feriscono altre persone”.
Anche se Stiller, che mi è molto simpatico, ha assicurato in conferenza stampa che, “si tratta di persone tirate fuori dalla vita reale”, a me il tutto è risultato poco credibile.