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Festival di Venezia 2010: pensiamo ai film

Mancano poco più di due settimane all’inizio del Festival di Cannes. I giochi ormai sembrano definitivamente fatti, con solo 18 film in corsa per la Palma d’Oro e altri nomi importanti sparsi nelle altre sezioni (Allen, Frears, Stone, Godard, Araki, Nakata…), ma non c’è dubbio che altri nomi attesi non sono presenti nel programma ufficiale.

pubblicato 27 Aprile 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 02:00


Mancano poco più di due settimane all’inizio del Festival di Cannes. I giochi ormai sembrano definitivamente fatti, con solo 18 film in corsa per la Palma d’Oro e altri nomi importanti sparsi nelle altre sezioni (Allen, Frears, Stone, Godard, Araki, Nakata…), ma non c’è dubbio che altri nomi attesi non sono presenti nel programma ufficiale. Un po’ a causa della solita “crisi”, che continua da due anni a questa parte; risultato: un solo americano in concorso.

A questo punto ci sembra quasi ovvio che Marco Müller abbia un vasto materiale su cui poter formare una 67. Mostra del Cinema di Venezia da leccarsi i baffi, anche se spesso nei nostri rumor iniziali siamo stati smentiti su molti titoli. Non è certo facile immaginare un programma che verrà ufficializzato solo tra tre mesi, ma come ogni anno ci proviamo ancora. O, come sempre sottolineo, ci provo: perché questi titoli sono frutto di una sola persona della redazione e soprattutto per questo non sono titoli già ufficializzati per il cartellone veneziano. Di “gioco” si tratta. Si spera, ovviamente, con un fondo di verità che si realizzi col passare del tempo e altri rumor più “ufficiali”…

Stati Uniti Iniziamo dal paese di cui ovviamente si hanno più notizie ed è più facile poter fare pronostici, ad iniziare dalle pellicole che hanno già una data di distribuzione ufficiale. Il nuovo film di Anton Corbijn, regista di Control, ovvero The American con George Clooney, uscirà il 1 settembre, primo giorno della Mostra: potrebbe essere un papabile film d’apertura, anche se la data che coincide suona un po’ male. Vanno meglio le cose per due film in uscita il 3 settembre: Somewhere di Sofia Coppola, costretta a lasciar perdere Cannes per la maternità, e Machete di Robert Rodriguez.

La seconda regia di Ben Affleck, The Town, la si vedrà in Usa dal 10 settembre. David Gordon Green ha pronto per l’1 ottobre il suo nuovo Your Highness. Uno dei titoli su cui i rumor sembrano puntare di più è The Social Network di David Fincher, in uscita dal 15 ottobre, mentre sarebbe la seconda volta a Venezia per Paul Haggis se venisse preso il suo The Next Three Days (già addocchiato da Toronto), in uscita il 19 novembre. Dopo la scorsa edizione (Rec 2, Romero, Dante…) Venezia potrebbe essere ancora una volta bagnata dal sangue con l’atteso ritorno di John Carpenter (The Ward, 24 settembre) e con l’ultimo Craven (My Soul to Take, 29 ottobre).

Erano tutti attesi in un modo o nell’altro a Cannes ma hanno saltato il turno i seguenti titoli. S’inizia con il più atteso di tutti, ovviamente The Tree of Life di Terrence Malick (da molti già atteso a Venezia 66…), e si continua con Black Swan di Darren Aronofsky, Restless (ancora con titolo provvisorio) di Gus Van Sant, The Way Back di Peter Weir, Rabbit Hole di John Cameron Mitchell, il documentario Mulberry St. di Abel Ferrara, The Tempest di Julie Taymor e The Beaver di Jodie Foster. Grande incognita per Hereafter di Clint Eastwood, che qualcuno appunto avrebbe voluto già addirittura sulla Croisette.

Sempre dagli Usa potrebbero arrivare Brighton Rock di Rowan Joffe (lo sceneggiatore di The American), London Boulevard di William Monahan (esordio dello sceneggiatore de Le crociate e The Departed), Love and Other Drugs di Edward Zwick (con Jake Gyllenhaal e Anne Hathaway), Meek’s Cutoff di Kelly Reichardt (che torna a lavorare con Michelle Williams), Never Let Me Go di Mark Romanek, The Rum Diary di Bruce Robinson e What’s Wrong With Virginia? di Dustin Lance Black, lo sceneggiatore Premio Oscar per Milk. David O. Russell potrebbe fare doppietta coi suoi The Fighter e Nailed, mentre ci potrebbe essere un bel colpo di scena con True Grit dei fratelli Coen. E poi: che fine ha fatto The Debt di John Madden, programmato per inizio 2010?

Europa Iniziamo dalla Francia, sempre presente in modo massiccio a Venezia (l’altr’anno in concorso i film francesi erano quattro). La Lucky Red aveva programmato Venus Noire di Abdel Kechiche per il 21 maggio, data che ci ha fatto pensare subito a Cannes, ma i giochi non si sono rivelati veri: che il regista di Cous Cous torni al Lido? Pare poi che Julian Schnabel abbia saltato di portare sulla Croisette il suo Miral proprio per presentarlo a Venezia. Dopo aver detto “no” anche lui a Cannes (si dice volesse l’apertura…), François Ozon potrebbe presentare il suo Potiche (10 novembre), mentre Guillaume Canet potrebbe presentare Les petits mouchoirs con Marion Cotillard (20 ottobre). In ballo anche Bertrand Blier col suo Le bruit des glaçons.

Dall’Inghilterra abbiamo Ken Loach con Route Irish, l’atteso ritorno di Peter Mullan dietro la macchina da presa con Neds, Tom Hooper con The King’s Speech e Kevin MacDonald con Eagle of the Ninth, in uscita tra l’altro negli Usa il 24 settembre. Dalla Germania potrebbero arrivare Tom Tykwer, tornato in patria col suo Drei, e Fatih Akin (Premio della Giuria per Soul Kitchen) col documentario Garbage in the Garden of Eden. Molto atteso, ma “disperso”, Bela Tarr con A Torinói ló in rappresentanza dell’Ungheria. I Paesi Bassi potrebbero ritornare in scena grazie al “misterioso” Goltzius and the Pelican Company di Peter Greenaway, mentre dalla Danimarca potrebbe arrivare Hævnen di Susanne Bier, programmato però per il 27 agosto. Dalla Polonia arriverebbe Essential Killing di Jerzy Skolimowski. Infine dalla Russia ci sarebbe il Faust di Aleksandr Sokurov.

America del Sud Qualche titolo Cannes se l’è (giustamente) preso, ma restano ancora in gioco tre titoli interessanti provenienti dall’America Latina. Ad iniziare da Post Mortem, il ritorno del cileno Pablo Larrain, regista di Tony Manero. Dal Brasile è molto atteso invece Lope di Andrucha Waddington. C’è poi molta curiosità attorno a La Vida Util dell’uruguayano Federico Veiroj.

Italia Come al solito i titoli italiani si sapranno più concretamente tra qualche settimana, anche perché c’è da “spartirli” con il Festival di Roma. Ma un paio di titoli di punta già ci sarebbero: sono Noi Credevamo di Mario Martone, filmone sul Risorgimento di oltre tre ore, e La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo, in uscita il 17 settembre per Medusa. Massimo Coppola potrebbe portare invece il suo Hai paura del buio. Poche speranze di vedere Habemus Papam di Nanni Moretti al Lido, in teoria pronto per fine anno.

Oriente Un po’ di incertezza c’è per quel che riguarda l’Oriente, anche perché Cannes in questo campo ha tirato su un bel po’ di nomi. Il “più certo” è il Tran Anh Hung in trasferta giapponese di Norwegian Wood, mentre decisamente incerti sono Wong Kar Wai con The Grand Master (ma la sua distribuzione è slittata al 2011), Johnnie To con Dyut meng gam (Shares) e Satoshi Kon con Yumemiru kikai (The Dreaming Machine).

Aiutateci anche a voi coi vostri pronostici e rumor, in attesa di avere le idee un po’ più chiare e in attesa dell’annuncio del film d’apertura di Venezia 67, che come al solito dovrebbe avvenire con la conclusione di Cannes.

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