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3D – I dieci motivi per cui Roger Ebert lo detesta

Il critico cinematografico Roger Ebert, vincitore tra le altre cose del Premio Pulitzer, ha scritto un articolo per il Newsweek in cui parla del suo rapporto con la tecnologia del 3D. Ebert stila in questo editoriale una lista di motivazioni per cui ritiene detestabile questa nuova forma di cinema. A suo tempo anche Charlie Chaplin

pubblicato 15 Giugno 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 00:15


Il critico cinematografico Roger Ebert, vincitore tra le altre cose del Premio Pulitzer, ha scritto un articolo per il Newsweek in cui parla del suo rapporto con la tecnologia del 3D. Ebert stila in questo editoriale una lista di motivazioni per cui ritiene detestabile questa nuova forma di cinema.

A suo tempo anche Charlie Chaplin si era dichiarato contrario all’avvento del cinema sonoro dovendo presto cambiare idea nei confronti di questa nuova tecnologia che offriva maggiore “appeal” verso gli spettatori, ma anche grandi potenzialità narrative ancora inespresse dalla settima arte.

Quella di Ebert non è una voce come tante e la sua uscita ha creato una vera e propria guerra tra chi si schiera pro e contro il 3D.

Dopo il continua trovate l’elenco dei punti. E voi che ne dite? Scrivetecelo nei commenti!

1. Si perde una dimensione, non si acquista nulla. Nella mente un film è già in 3D. La prospettiva ci fornisce questa sensazione, l’artificio del 3D rende l’illusione meno convincente.

2. Non si aggiunge nulla all’esperienza. Le più grandi emozioni cinematografiche non hanno bisogno del 3D, sono legate alla nostra immaginazione.

3. Il 3D distrae. In molti casi la messa a fuoco è un modo con cui i registi hanno spesso lavorato per dirigere l’attirare l’attenzione del pubblico tra primo piano e lo sfondo. Il 3D mette tutto a fuoco.

4. Può far venire nausea e mal di testa. Pare che tra il 15 e il 20% degli spettatori soffrano di problemi (piccoli o grandi) legati alla visione steroscopica

5. Le immagini sono meno luminose

6. Forte speculazione sui proiettori, il mercato spinge perché si cambino le tecnologie

7. Indiscriminato aumento dei prezzi dei biglietti

8. Il 3D non è per ogni tipo di film (o di regista)

9. Ogni crisi di Hollywood è stata “combattuta con una nuova tecnologia: suono, colore, widescreen, cinerama, 3d, suono multicanale, e ora nuovamente il 3D è sintomo di una crisi.

10. L’esperienza cinematografica per ora non può essere ripetuta a casa.