L’estate del mio primo bacio: recensione in anteprima
Rieccoci con una gustosa recensione In Anteprima per voi direttamente da Giovanni della Dg-Image (ci aveva già regalato la chicca su Xmen3). Oggi il suo parere sul film di Carlo Virzì, L’estate del mio primo bacio, con Laura Morante, Neri Marcorè, Regina Orioli, Raffaella Lebboroni, Jacopo Petrini e Gabriella Belisario.C’è qualcosa che proprio non convince
Rieccoci con una gustosa recensione In Anteprima per voi direttamente da Giovanni della Dg-Image (ci aveva già regalato la chicca su Xmen3). Oggi il suo parere sul film di Carlo Virzì, L’estate del mio primo bacio, con Laura Morante, Neri Marcorè, Regina Orioli, Raffaella Lebboroni, Jacopo Petrini e Gabriella Belisario.
C’è qualcosa che proprio non convince nell’opera prima di Carlo Virzì, L’Estate del mio primo bacio, tratto dal romanzo Adelmo torna da me di Teresa Ciabatti. Il film si immette nel genere tornato in voga definito “giovanilistico-vacanziero”, ed è ambientato nel 1987, pieni anni ’80, dunque, come Notte prima degli esami, il che vuol dire musica di un certo tipo, girelle Motta, Lady Oscar in tv e via dicendo. Peccato però che non basti stuzzicare il lato nostalgico o la facile immedesimazione – chi non ricorda il proprio primo bacio? – dello spettatore per fare un film riuscito. E se è vero che qualche sorriso il film lo strappa, è anche vero che alla fine rimane l’impressione di un film abbozzato, pieno di belle intuizioni – il fratello di Paolo Virzì alla sua opera prima dimostra di possedere una buona tecnica e di saper dirigere gli attori, oltre ad offrire un paio di scene veramente originali e divertenti – ma anche di superficialità nella scrittura, soprattutto per quanto riguarda i personaggi, ridotti a volte a macchiette (Laura Morante madre depressa) , e in una schematicità veramente ridicola (i ricchi superficiali e presi da sé e i poveri rozzi ma uniti).
Il film racconta l’estate della tredicenne Camilla, in vacanza all’Argentario con la famiglia facoltosa. La ragazzina è convinta che quella sarà l’estate del suo primo, agognato, primo bacio. E il destino ci mette lo zampino, facendole conoscere un diciassettenne locale, Adelmo, ingaggiato per pulire la piscina della villa di famiglia.
Come capita sempre più spesso, il film è l’occasione per scoprire per la prima volta dei veri e propri talenti. In questo caso i due giovani protagonisti, la giovane (sedici primavere e mezzo) Gabriela Belisario (Camilla) con i suoi, parole di Carlo Virzì, “meravigliosi occhi da cartone animato e il suo talento incredibile” e, aggiungiamo noi, assolutamente naturale nel suo essere mitomane, viziata, bugiarda e ricattatoria, e Iacopo Petrini (Adelmo), 19 anni, taciturno e affascinante “figo” di provincia.
Dove a Carlo Virzì non si può obiettare nulla, è la scelta delle canzoni inserire nel film, veri e propri classiconi come Lullaby dei Cure, Amore Disperato di Nada, Heaven degli Psychedelic Furs, More then this dei Roxy Music, Is there something i should know dei Duran Duran, ma non è una novità, vista la sua competenza musicale sia come cantante, chitarrista ed autore con il gruppo degli Snaporaz che come autore di musiche per i film di suo fratello. Gli chiediamo, se L’Estate del mio primo bacio fosse una musica, che musica sarebbe? “Un misto tra un coro di voci bianche. Un valzerino in La maggiore settima e una canzonetta estiva da juke-boxe”.