E’ già finito l’effetto 3D al box office americano?
Inception di Christopher Nolan ha riportato Hollywood sul mondo ‘reale’, dimostrando come un film 2D possa ancora oggi riuscire ad incassare cifre notevoli. La 3D Mania, d’altronde, ha colpito tutti, soprattutto dopo il boom stellare di Avatar. Gli incassi strabilianti del film di Cameron hanno fatto gola a tutte le major, corse così a riconvertire
Inception di Christopher Nolan ha riportato Hollywood sul mondo ‘reale’, dimostrando come un film 2D possa ancora oggi riuscire ad incassare cifre notevoli. La 3D Mania, d’altronde, ha colpito tutti, soprattutto dopo il boom stellare di Avatar. Gli incassi strabilianti del film di Cameron hanno fatto gola a tutte le major, corse così a riconvertire in 3D film pensati e girati in 2D (come Alice, Scontro tra Titani e L’ultimo dominatore dell’Aria) e a mettere in cantiere decine di titoli da vedere solo con gli occhialetti.
Peccato che, mese dopo mese, e film dopo film, l’impatto dei ticket 3D sui weekend d’apertura sia sempre meno ‘decisivo’, passando così dal 71% di Avatar al 45% di Cattivissimo Me. Il costo supplementare, d’altronde, si fa sentire, soprattutto in tempi di crisi come questa, con sempre più americani che scelgono la vecchia e cara proiezione in 2D, senza quindi occhialetti. Come potete vedere dal grafico allegato, in cui mancano in realtà tanti altri titoli, e dal quale probabilmente si dovrebbe ‘cancellare’ Avatar, perché solo dopo quel 1° weekend esplose la 3D Mania, il crollo dei biglietti 3D al primo fine settimana di programmazione è in costante calo.
Segno di una “mania” che ha già stufato, di un supplemento di prezzo eccessivo o di 3D poco “tridimensionali”, tanto da poter essere visti tranquillamente in 2D?
Fonte:Slash