Roma 2010: The People vs. George Lucas sbarca al Festival del Cinema
Al Festival Internazionale del film di Roma, tra le tante sezioni presenti, ce n’è una che da sempre si differenzia dalle altre, portando nella capitale documentari d’autore e piccoli gioielli, che in caso contrario non potrebbero mai avere una sala italiana a disposizione, ovvero la sezione L’altro Cinema/Extra. Tra i documentari più attesi di questa
Al Festival Internazionale del film di Roma, tra le tante sezioni presenti, ce n’è una che da sempre si differenzia dalle altre, portando nella capitale documentari d’autore e piccoli gioielli, che in caso contrario non potrebbero mai avere una sala italiana a disposizione, ovvero la sezione L’altro Cinema/Extra. Tra i documentari più attesi di questa V° edizione c’era sicuramente The People vs. George Lucas, folle titolo che punta il dito accusatorio contro il creatore di Guerre Stellari, da oltre 10 anni ‘odiato’ dai migliaia e migliaia di fan che da 30 anni vivono ossessivamente tutto ciò che riguarda l’universo Guerre Stellari.
Tutto ha avuto inizio nel 1997, quando Lucas ha rimasterizzato e ‘cambiato’ la versione originale di Star Wars, stuprandola. Un vero e proprio sacrilegio per i seguaci della ‘forza’, pronti a voltare le spalle al loro Dio, accusato di aver prima regalato loro un parco giochi, per poi riprenderselo e farlo nuovamente proprio, infischiandosene della loro ‘memoria storica’.
Un’opera d’arte resta solo e soltanto dell’autore che la realizza o nel momento stesso in cui viene fatta conoscere al mondo diventa di ‘tutti’, e per questo intoccabile anche da parte di quell’autore che magari in un futuro prossimo vorrebbe rielaborarla, cambiarla, modificarla o quant’altro? Da questo questo parte il divertente, originale e curioso documentario realizzato da Alexandre O. Philippe, fan sfegatato di Star Wars capace di raccogliere in 4 anni di lavoro oltre 634 ore di materiale sulla saga interstellare interamente realizzato da appassionati come e quanto lui, per poi rielaborarlo e montarlo in questo The People vs. George Lucas. Guerre Stellari non è solo un film!, urla uno dei tanti intervistati che provano a motivare il perché del loro disappunto nei confronti di Lucas, dal 1977 ‘rapito’ da Star Wars, titolo diventato paradossalmente la sua (multimiliardaria) rovina, visto che da allora non è più riuscito a fare altro.
Diventato con il tempo ciò che inizialmente aveva combattuto con tutte le proprie forze, ovvero un imprenditore, una vera e propria industria capace di fatturare miliardi di dollari grazie alla saga più remunerativa di sempre, inflazione inclusa, Lucas ha ceduto al fascino del Dio denaro, prima oltraggiando l’Episodio 4, ritoccandolo, aggiungendo scene e facendo sparire la versione originale del 1977, mai arrivata in dvd, poi creando un universo infinito legato al merchindising ed infine dando vita alla seconda trilogia, attesa per quasi 20 anni ma ‘rovinata’ da una storia, da un CG onnipresente e da una serie di personaggi inediti, l’odiato Jar Jar su tutti, che hanno fatto infuriare chi considera la prima trilogia qualcosa di epocale, e non solo in ambito cinematografico.
George Lucas ha tradito la loro fiducia, si è intestardito nel voler dare retta solo e soltanto alle proprie idee, rovinando un mito. Tra gustose curiosità, chicche d’epoca, come il programma di trash tv “Star Wars Speciale Vacanze”, andato in onda negli anni 70 e ripudiato dallo stesso regista, momenti di stanca, soprattutto nella parte centrale, e folli ed incredibili rifacimenti di Guerre Stellari realizzati da semplici fan, The People vs. George Lucas conferma l’unicità di una saga tanto inarrivabile quanto irripetibile e del suo geniale padre, amato e al tempo stesso odiato, perché colpevole di aver creato un mito, senza riuscire più a staccarsene.
Voto Federico: 6,5