Home Curiosità Il Gioiellino – di Andrea Molaioli: foto e locandina ufficiale

Il Gioiellino – di Andrea Molaioli: foto e locandina ufficiale

Il cinema italiano non è solo commedia. A ribadirlo nei prossimi mesi una serie di titoli d’autore particolarmente attesi. Sorrentino, Moretti, Bellocchio, ma anche Andrea Molaioli, a 4 anni dal boom d’esordio de La ragazza del lago, riuscito ad aggiudicarsi nel 2007 10 David di Donatello, 3 Nastri d’Argento, 4 Ciak d’Oro e ad incassare

pubblicato 9 Febbraio 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 15:04



Il cinema italiano non è solo commedia. A ribadirlo nei prossimi mesi una serie di titoli d’autore particolarmente attesi. Sorrentino, Moretti, Bellocchio, ma anche Andrea Molaioli, a 4 anni dal boom d’esordio de La ragazza del lago, riuscito ad aggiudicarsi nel 2007 10 David di Donatello, 3 Nastri d’Argento, 4 Ciak d’Oro e ad incassare ben 3 milioni di euro al botteghino.

Il prossimo 4 marzo il regista tornerà in sala con Il Gioiellino, sceneggiato dallo stesso Molaioli, Gabriele Romagnoli e Lodovica Rampoldi, coproduzione Indigo Film e Babe Films, in collaborazione con Rai Cinema e distribuito dalla BIM. Toni Servillo, Remo Girone, Sarah Felberbaum e Fausto Maria Sciarappa i protagonisti, per un titolo che porterà in sala il ‘caso Parmalat’. Se i soldi non ci sono inventiamoceli, recita l’inquietante e purtroppo veritiera tag line della locandina, con una bottiglia di latte in primo piano, avvolta dal nero di una vicenda giudiziaria che ancora oggi non ha trovato la parola fine. Aspettando il trailer, insieme alle locandine ecco arrivare anche una serie di foto ufficiali.

Una grande azienda agro-alimentare ramificata nei cinque continenti, quotata in Borsa, in continua espansione verso nuovi mercati e nuovi settori: quello che si dice un gioiellino. Il suo fondatore, Amanzio Rastelli, padre padrone dell’azienda, ha messo ai posti di comando i suoi parenti più stretti: il figlio, la nipote, più alcuni manager di provata fiducia, malgrado i loro studi si fermino al diploma in ragioneria. Un management inadeguato ad affrontare le sfide che pone il mercato. E infatti il gruppo s’indebita. Sempre di più. Non basta falsificare i bilanci, gonfiare le vendite, chiedere appoggio ai politici, accollare il rischio sui risparmiatori attraverso operazioni di finanza creativa sempre più arditi. La voragine è diventata troppo grande e si prepara a inghiottire tutto…