Home Festival di Venezia Venezia 2013: il 27 agosto pre-apertura con Le mani sulla città di Francesco Rosi

Venezia 2013: il 27 agosto pre-apertura con Le mani sulla città di Francesco Rosi

Il 27 agosto per la tradizionale serata di pre-apertura del Festival di Venezia 2013 (28 agosto – 7 settembre), sarà proiettato Le mani sulla città il capolavoro di Francesco Rosi.

13 Luglio 2013 07:41

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Il film di Rosi vincitore del Leone d’oro 50 anni fa verrà proiettato in un restauro digitale a cura della Cineteca Nazionale di Roma, effettuato per l’occasione e presentato in prima mondiale.

Le mani sulla città di Francesco Rosi (Leone d’oro alla carriera della Mostra di Venezia 2012) è un’opera fondamentale della storia del cinema italiano, un film-denuncia che racconta l’intreccio tra politica e poteri economici in una Napoli devastata dalla speculazione edilizia. Una magistrale interpretazione di Rod Steiger, un affresco di grande potenza visiva, con una memorabile fotografia in bianco e nero di Gianni Di Venanzo, le cui sfumature saranno di nuovo apprezzabili su grande schermo.

Nel film, il crollo di un palazzo mette in luce gli intrallazzi dell’astuto imprenditore edile Edoardo Nottola (Rod Steiger), che vuole piegare ai propri fini il piano regolatore della città. Nottola aspira a diventare assessore comunale, ma con il crollo del condominio vede compromesso il suo prestigio. Così abbandona il partito di destra per il quale voleva candidarsi, passa a quello di centro e viene eletto. Nonostante le proteste dell’opposizione, Nottola diventa assessore all’edilizia e apre indisturbato nuovi cantieri.

Avverte una didascalia: “I personaggi e i fatti sono immaginari, ma autentica è la realtà che li produce”. Con la sua tecnica semidocumentaristica, Francesco Rosi si preoccupa di esporre i fatti con rigore e di mettere continuamente a confronto idee e posizioni politiche, senza per questo rinunciare al proprio inequivocabile giudizio. Nel film l’equilibrio fra la realtà e la finzione, caratteristico di Rosi, raggiunge la perfezione anche attraverso la verosimiglianza delle interpretazioni, sia di un grande attore hollywoodiano come Rod Steiger nel ruolo del protagonista, sia di un politico di professione come Carlo Fermariello. Anche in Le mani sulla città, come in Salvatore Giuliano, la fotografia di Gianni Di Venanzo offre i giusti toni al racconto, ricorrendo a immagini contrastate (per sottolineare il duello oratorio tra gli speculatori e l’opposizione) o a impasti grigi (da reportage) per la descrizione degli ambienti. Con Le mani sulla città, quarto film di Rosi, scritto anche da Raffaele La Capria, prodotto da Lionello Santi per la Galatea Film e dalla Societé Cinématographique Lyre, il regista ottenne la definitiva consacrazione, raccogliendo e rinnovando la difficile eredità del Neorealismo.

Venezia 2013: Gravity di Alfonso Cuarón apre la Mostra

La Mostra del cinema di Venezia 2013 si aprirà con Gravity, il nuovo attesissimo film di fantascienza di Alfonso Cuarón. Gravity, che vede per protagonisti Sandra Bullock e George Clooney nei panni di due astronauti, aprirà il festival il 28 agosto.


Il colpaccio: sarà l’attesissimo Gravity ad aprire il 28 agosto la 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il nuovo film di fantascienza di Alfonso Cuarón targato Warner Bros. verrà presentato in prima mondiale fuori concorso. È la seconda volta che Alberto Barbera apre la Mostra con un film di fantascienza, dopo Space Cowboys di Clint Eastwood nel 2000, durante il suo primo mandato.

Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, ingegnere medico alla sua prima missione spaziale, comandata dall’astronauta veterano Matt Kowalsky (interpretato da George Clooney),al suo ultimo volo prima del ritiro. Ma durante una passeggiata spaziale di routine, un incidente li sorprende. La nave è distrutta, lasciando la Stone e Kowalsky completamente soli, legati a nulla se non l’uno all’altra, vorticando nell’oscurità. L’assordante silenzio fa capire che hanno perso ogni contatto con la terra e ogni possibilità di salvezza. La sola via che resta è spingersi oltre, nel terrificante infinito dello spazio… Qui potete vedere il trailer italiano.

Gravity segna il graditissimo ritorno dietro la macchina da presa di Alfonso Cuarón, che non girava un film dal 2006. Era l’anno del bellissimo I figli degli uomini, presentato in concorso proprio al Lido. Il film vinse l’Osella per il miglior contributo tecnico per la fotografia di Emmanuel Lubezki, e poi arrivò agli Oscar portandosi a casa tre nomination.

Il lavoro precedente di Cuarón, il magnifico Y tu mamá también, fu presentato sempre in concorso a Venezia nel 2001: fece vincere al suo regista l’Osella per la sceneggiatura e due sacrosanti Premi Mastroianni agli allora giovanissimi Gael García Bernal e Diego Luna. Insomma: il regista ha un legame decisamente stretto con Venezia, che finora gli ha portato solo fortuna.

Normale che Gravity approdi quindi al Lido, prima di uscire nelle sale americane il 4 ottobre, e nei nostri cinema un giorno prima, il 3 ottobre.

Festival di Venezia