Rango – La recensione in anteprima
Rango Un film di Gore Verbinski. Con le voci di Johnny Depp, Isla Fisher, Abigail Breslin, Ned Beatty, Alfred Molina, Bill Nighy, Stephen Root, Harry Dean Stanton, Timothy Olyphant, Ray WinstoneStrana la vita quando il tuo universo è chiuso tra quattro pareti di vetro e tutto quello che hai con cui relazionarti è una palma
Rango Un film di Gore Verbinski. Con le voci di Johnny Depp, Isla Fisher, Abigail Breslin, Ned Beatty, Alfred Molina, Bill Nighy, Stephen Root, Harry Dean Stanton, Timothy Olyphant, Ray Winstone
Strana la vita quando il tuo universo è chiuso tra quattro pareti di vetro e tutto quello che hai con cui relazionarti è una palma di plastica, un insetto morto e una bambola a cui mancano la testa, un braccio e le gambe. E’ facile quindi per un giovane camaleonte (trasformato magicamente dal doppiaggio italiano in una lucertola) pensare di essere la star al centro dell’attenzione, credendosi un attore. La prospettiva cambia drasticamente quando, durante un viaggio attraverso il deserto sul confine tra Messico e Stati Uniti il tuo mondo finisce in frantumi sull’asfalto e ogni illusione svanisce all’istante. Come ne selvaggio West ogni Gringo dovrà lottare per sopravvivere e per non soccombere alla legge del più forte.
Non ci sono bambini giocosi o padri apprensivi da cui tornare, dopotutto (fortunatamente non siamo nel mondo Pixar, per amor di varietà sia chiaro!), la perdita che il camaleonte Rango si trova ad affrontare all’inizio della sua avventura è semplicemente quella di un drastico cambiamento delle coordinate su cuiè basata la sua vita, una virata da una monotona ma riassicurante sicurezza a una pericolosa ma stimolante avventura a rischio della propria vita. Gore Verbinski (eclettico regista di The ring e Pirati dei Caraibi) si butta nel campo dell’animazione trascinando nell’avventura la celebre Industrial Light And Magic che per la prima volta (con la parziale esclusione di Balto) di adopera per un film di animazione.
Quale animale può rappresentare meglio di un camaleonte il mestiere dell’attore (la voce di Rango è quella di Johnny Depp), tanto da mimetizzarsi in un west formato scarafaggio come un Clint Eastwood di Sergio Leone, nonostante la camicia hawaiana sempre indossata. Polvere è il nome della città che lo ospita e che (grazie alle sue millantate prodezze) presto lo elegge come paladino della giustizia. C’è una minaccia che complica la vita dei poveri cittadini, la mancanza di acqua rischia di uccidere la vita a Polvere. Rango, per dimostrare il suo valore, dovrà capire dove è finita.
Verbinski ha avuto coraggio nell’affrontare apertamente (a duello) il genere western, anche perché con The Mexican aveva già perso una prima singolar tenzone, ma questa volta l’esito della sfida viene ribaltato. Gore Verbinski costruisce un omaggio sentito (e profondamente ironico) all’universo di Sergio Leone, citando in modo esplicito molte scene cult dei suoi film (concedendosi il lusso di evocare alcuni altri classici del genere, ma anche tocchi geniali come quello di Paura e delirio a Las Vegas, evidentemente strizzando l’occhio al suo protagonista). Encomiabile la scelta di non lasciarsi tentare dal 3D, visto che la qualità dell’animazione della ILM è talmente alta da dare una sensazione tattile delle immagini proposte, splendido il character design e la stratificazione narrativa che permette anche a un pubblico di bambini di apprezzare un film che evidentemente è stato concepito per l’audience più matura capace di cogliere le meta-narrazioni che lo compongono. Il gusto per la citazione è funzionale alla storia, non fine nozionismo a cui è più facile che il cinema ci abitui, e gli appassionati di cinema western potranno cogliere infiniti rimandi senza che questo precluda la fruibilità a chi non è in grado di apprezzarne le finezze.
Rango è forse frutto del Verbinski capace di esprimere al meglio il suo talento, sebbene la commistione delle mitologie tra vecchio west e moderno non sia stata apprezzata da tutti, ma risulta affascinante la lettura molteplice che può essere effettuata di elementi canonici come il deserto che da luogo di frontiera diventa esperienza psichedelica in stile Burning Man.
Rango uscirà nei cinema venerdì 11 marzo. Qui potete vedere il trailer italiano.
Voto Carlo: 8,5
Voto Federico: 8,5