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I guardiani del destino – di George Nolfi: recensione in anteprima

Leggi la recensione in anteprima de I guardiani del destino, con Matt Damon.

pubblicato 15 Giugno 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 13:48

I guardiani del destino (The Adjustment Bureau, USA 2010 – Thriller) di George Nolfi; con Matt Damon, Emily Blunt, Daniel Dae Kim, Terence Stamp, John Slattery, Anthony Mackie, David Alan Basche, Shohreh Aghdashloo, Michael Kelly, Anthony Ruivivar.

Sul punto di vincere un seggio al Senato degli Stati Uniti, il politico David Norris incontra la bellissima ballerina Elise Sellas. Ma proprio quando si rende conto di essersi innamorato di lei, misteriosi uomini cospirano per separarli. David scopre di avere contro gli agenti del destino stesso, gli uomini della Adjustment Bureau, che faranno tutto quanto in loro potere per impedire a David e Elise di stare insieme. Di fronte a forze schiaccianti, David deve decidere se lasciarla andare e ad accettare il percorso prestabilito che il fato ha scelto per lui o rischiare tutto e sfidare il destino per stare con lei.

C’hanno provato in tanti a portare Philip K. Dick al cinema. L’esempio più noto, e sicuramente più entusiasmante, è il Blade Runner di Scott. In mezzo ci sono stati anche Minority Report, Paycheck, Next. Confrontarsi con uno degli autori più seminali della letteratura di fantascienza non è facile, anche perché è l’essenza stessa della filosofia della opere di Dick ad essere unica, e nel corso delle sue opere si è rivelata multipla, quindi sfuggente. Ci riprova oggi George Nolfi, che esordisce alla regia dopo aver scritto film notevoli (il terzo capitolo della saga di Bourne) ed altri decisamente meno convincenti (il secondo Ocean’s).

Come accade spesso, anche Nolfi, unico sceneggiatore del suo film, opta per dei cambi alla base del racconto originale, in questo caso una short story scritta da Dick nel 1954. Lì dove c’era lo sfondo della Guerra Fredda oggi c’è la Manhattan odierna, lì dove il protagonista era un assicuratore oggi è un politico, ma soprattutto lì dove c’era una coppia sposata oggi c’è un uomo che lotta contro forze più forti di lui per iniziare una storia d’amore.

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La questione di base è profondamente dickiana: siamo noi i padroni del nostro destino, oppure veniamo manipolati da forze invisibili? Nolfi asciuga molte riflessioni del panorama dickiano, ma arriva al nocciolo della questione su cui la fantascienza lavora in modo unico da anni e anni: ovvero l’uomo e la sua natura. E, sostanzialmente, racconta la nascita di una storia d’amore attraverso una persona disposta a tutto per essa.

Guardatelo prima o dopo il sottovalutato e frainteso Monsters, e capirete che dopotutto non sono due film molto diversi (solo a livello base: il film di Edwards è un piccolo miracolo nel panorama cinematografico odierno e non è un blockbuster): perché sono due boy-meets-girl che usano il genere per arrivare allo stesso punto. L’operazione di Nolfi è quindi a suo modo rispettosa non tanto verso l’autore, ma verso la fantascienza stessa.

Convince in questo modo l’uso dello spazio, soprattutto in una sequenza verso il finale. I “guardiani del destino” possono infatti passare attraverso le porte ritrovandosi in qualsiasi altro luogo, ed anche il protagonista ad un certo punto si ritroverà a poter usufruire di questa “facilità”, con esiti sorprendenti: il regista lavora bene su questo aspetto e si assicura una buona parte di spettacolo.

Quello che invece convince forse di meno nell’opera di Nolfi è proprio la caratterizzazione del team dell’Adjustment Bureau. Che ci sia parecchia ironia nelle opere di Dick è un dato di fatto, ma volendo portare questa ironia anche nel mondo di celluloide il regista rischia più volte di cadere nel ridicolo, con qualche “gag” che stona con l’atmosfera generale.

Ma soprattutto, quello che si nota man mano che il film procede è una prevedibilità di fondo che fa storcere il naso nella seconda parte, quando Nolfi invece era riuscito precedentemente a stuzzicare lo spettatore. Ma l’alchimia tra Matt Damon ed Emily Blunt funziona molto bene, si tifa per loro e i due assieme reggono la baracca anche nei momenti più forzati o banali. Con una nostra netta predilizione per lei, tra le attrici più magnetiche e brave (e sottovalutate) del panorama contemporaneo.

Voto Gabriele: 6
Voto Simona: 7+

Qui il trailer italiano.
Dal 17 giugno al cinema.