Wolverine – L’immortale: 32 curiosità sul film e 12 locandine
Il prossimo 25 luglio approda nei cinema italiani la trasferta giapponese del mutante Logan nel sequel Wolverine – L’immortale e Cineblog vi propone uno speciale post curiosità con 40 cose da sapere sul film più 12 nuovi poster ufficiali.
In questo sequel diretto da James Mangold (Innocenti bugie) ritroviamo Hugh Jackman nei panni del più famoso e amato degli X-Men diretto in Giappone per trovare una “cura” per la sua immortalità, ma nuovi nemici sorgeranno costringendo Wolverine a combattere allo stremo per la sua sopravvivenza.
– Mangold ha voluto un sacco di “volti originali” per il cast.
– Mangold è stato molto risoluto sul fatto che il film avesse luogo dopo gli eventi di tutti i precedenti film di X-Men. Non voleva che fosse legato ad una storia preesistente.
– L’idea centrale che Mangold ha scritto sul retro della sceneggiatura diceva: “Tutti quelli che amo moriranno”. Voleva esplorare la maledizione dell’immortalità di Wolverine.
– Mangold ha voluto fare un altro tipo di cinecomic, nulla a che fare sul come sarebbero stati distrutti la Terra, la Luna o uno stadio. Voleva fare un film basato su personaggi che abbiano esplorato “il mondo degli dei.”
– Wolverine – L’immortale si inserisce nell’universo degli X-Men, ma si tratta di un film totalmente indipendente.
– L’obiettivo di Mangold e Jackman con il film era di fare “il film definitivo su Wolverine”, che secondo loro non era stato ancora fatto.
– Visivamente parlando, Mangold ha voluto che il film fosse molto crudo. Voleva che lo si percepisse “grintoso, realistico e stringente”
– Mangold ha girato in digitale, in parte perché voleva spingere le prestazioni senza dover tagliare, quindi senza interrompere la performance dell’attore.
– Secondo Mangold il film è stato fortemente influenzato da “Chinatown”. Il regista era entusiasta di fare un film noir in Giappone.
– Mangold non si è troppo preoccupato di mettere un scena extra dopo i crediti, l’idea di aggiungere qualcosa dopo che il film è già finito non è una delle cose che preferisce.
– Christopher McQuarrie (I soliti sospetti) ha dato “il tono” al film con la prima grande bozza della sceneggiatura, poi sono intervenuti in fase di riscrittura/rifinitura: Mark Bomback (Die Hard – Vivere o morire), Scott Frank (Minority Report) e lo stesso Mangold.
– La produzione ha girato in parte in Giappone, ma la maggior parte delle riprese sono state realizzate in Australia, sia in teatri di posa che in esterni.
– Jackman il primo giorno di riprese di X-Men stava leggendo proprio il fumetto di Wolverine ambientato in Giappone e all’epoca discusse con la produttrice Lauren Schuler Donner la possibilità di poter un giorno raccontare quella storia.
– Jackman dice di essersi sempre sentito frustrato per non aver mai veramente potuto interpretare quello che pensava essere il cuore del personaggio, ora con questo nuovo film ritiene di averlo fatto.
– Il film ha un tono generalmente più cupo dei precedenti film del franchise X-Men.
– Jackman ha ottenuto consigli per l’allenamento con i pesi da Dwayne “The Rock” Johnson, per mettere su muscoli al fine di ottenere per il film una consistente massa magra e uno sguardo animalesco.
– Temi del film esplorano questioni sulla mortalità e lo scopo dell’umanità nella vita, in contrasto con le questioni sociali che sono state sollevate nei film precedenti.
– Ci sono un sacco di analogie con la storia a fumetti di Chris Claremont, ma anche alcune differenze significative.
– Svetlana Khodchenkova ha voluto infondere un po’ di se stessa e dei suoi gusti personali nel personaggio di Viper, ma era anche desiderosa di restare il più vicino possibile al personaggio dei fumetti.
– Sia Rila Fukushima (Yukio) che Tao Okamoto (Mariko Yashida) fanno il loro debutto da attrici proprio in Wolverine – L’immortale.
– La versione del film di Yukio è un po’ diversa rispetto al fumetto.
– La Fukushima per prepararsi alle sequenze d’azione si è allenata per tre settimane in Australia prima dell’inizio delle riprese.
– La Okamoto non aveva mai preso lezioni di recitazione prima, ma Mangold dopo aver visto il suo provino le ha detto di non prendere lezioni e di non accettare consigli da nessuno.
– L’approccio per le scene d’azione intendeva renderle viscerali e realistiche.
– La maggior parte delle sequenze d’azione sono state riprese utilizzando effetti pratici, si è cercato di limitare al minimo la quantità di CG e di effetti visivi.
– Tutte le sequenze di azione sono diverse tra loro per location e stile.
– Tutte le armi nel film hanno un significato simbolico.
– Gli artigli di adamantio in questo film hanno un aspetto un po’ più lucido e più minaccioso.
– Mangold ha descritto il film come “un febbrile sogno giapponese”
– I realizzatori hanno prestato grande attenzione ai dettagli nel raffigurare il Giappone e la cultura giapponese.
– Si era preso in considerazione di girare l’intero film in Giappone, ma il bisogno di utilizzare molti set costruiti da zero, ha portato a scegliere Sydney come location principale.
– Il terzo atto del film prevede un combattimento in un villaggio con neve e ghiaccio, poi l’azione si sposta all’interno di una torre.