La notte del Giudizio – The Purge: Recensione in Anteprima
12 ore l’anno in cui uccidere, rapinare e torturare chiunque voi vogliate. Senza essere puniti. Se ciò fosse possibile, che succederebbe?
Prima il sorprendente Insidious, poi l’ancor più inatteso Sinister. Ed ora The Purge. La Blumhouse Productions di Jason Blum ha riscritto il genere horror americano degli ultimi anni. Registi poco conosciuti, titoli low budget, e il massimo profitto possibile. Dal 2009 ad oggi sono arrivati film come Paranormal Activity, in grado di incassare oltre 700 milioni di dollari in tutto il mondo con 4 capitoli, ma anche l’acclamata pellicola di Scott Derrickson, costata 3 milioni e arrivata ai 77 worldwide, e il riuscito film di James Wan, costato meno di 2 milioni e arrivato ai 100, tanto dall’aver già avviato le riprese del sequel.
Con The Purge, titolo del quasi esordiente James DeMonaco, qui anche sceneggiatore, il tutto si è clamorosamente ripetuto. 3 milioni di budget, 34 quelli incassati all’esordio americano, 63 a fine corsa, 74 al momento in tutto il mondo. La macchina produttiva sembra infatti non conoscere sosta ne’ errori, stupendo per qualità tecnica ed esplosività nel soggetto. Perché è proprio quella, l’idea di partenza, a tramutare The Purge in un film ‘vincente’, forse sorprendente, e per questo motivo riuscito.
Diventato La notte del Giudizio per il mercato italiano, The Purge prova a pennellare un futuro prossimo, tutt’altro che apocalittico ma anzi all’apparenza molto simile al nostro. Solo che nell’America immaginata da DeMonaco il tasso di disoccupazione è ai minimi storici (1%) e il tasso di povertà sotto il 5%. Il Governo per come lo conosciamo tutti noi non esiste più, perché al suo posto c’è un nuovo Regime, quello dei Nuovo Fondatori d’America, riuscito a risolvere l’epocale problema della violenza. Come? Legalizzandola. Per un’unica notte l’anno. Una notte in cui vige la libertà personale di impiegare qualsiasi tipo di crimine, senza poter andare incontro a qualsiasi forma di sanzione. Le rapine, i pestaggi, gli omicidi. Tutto è permesso in quell’unica notte, chiamata Sfogo Annuale. The Purge, per l’appunto. Uno sfogo di violenza per purificare l’America e i suoi cittadini. Ogni anno, dalle ore 19:00 del 21 marzo alle ore 07:00 del 22 marzo, non esistono regole, e la gente non è punibile. L’unica cosa da fare, se non vorrete partecipare allo Sfogo, è rinchiudervi in casa. E aspettare che passino le 12 ore previste…
Un’idea originale, ben sviluppata e molto legata alla cultura americana, che per Costituzione quasi ‘vive’ a stretto contatto con l'(ab)uso delle armi. DeMonaco si è chiesto cosa potrebbe succedere in una notte simile, soppesando pro e contro. Perché se da una parte la società da lui immaginata sembra aver risposto nel migliore dei casi, dimenticando le crisi economiche e sociali di inizio millennio, dall’altra ecco arrivare una violenza, una crudeltà e un disprezzo nei confronti del più povero e bisognoso che lascia senza fiato. Perché nella Notte del Giudizio solo i più ricchi possono salvarsi e rimanere al sicuro delle proprie case protette. Chi non ha una dimora, chi non ha un buon impianto di sicurezza, chi non ha i soldi, è un morto che cammina. Sarà preda della follia collettiva ‘legalizzata’ dal Governo, esultante per i risultati ottenuti ma in realtà consapevole che se non esistono più poveri, vagabondi e disoccupati, il motivo è solo uno. Perché sono stati uccisi.
In un quadro simile tanto apocalittico, DeMonaco si concentra su una famiglia. Tradizionale. Moglie, padre e due figli. Un’enorme villa, costruita proprio per merito di quegli impianti di sicurezza che James, interpretato da un ottimo Ethan Hawke, vende a prezzi esorbitanti. Una famiglia che ‘finge’ di appoggiare lo ‘Sfogo Annuale’, per poi rinchiudersi in casa e non partecipare. Perché non condivide quella brutalità, quella notte di barbari sanguinari in giro per le strade d’America armati fino ai denti. Per uccidere. Ma il destino è dietro l’angolo. Perché un uomo di colore, inseguito dalla folla, chiede aiuto. E lo trova, anche se non del tutto volontariamente, nella casa di questa famiglia. Sfortuna vuole che chi ‘inseguiva’ il misterioso uomo lo voglia indietro, per ucciderlo. Minacciando la famiglia. O lui, o voi. Lo ‘Sfogo’ è così entrato prepotentemente in quella casa, obbligando i presenti a prendere una decisione. Uccidere o morire.
Incalzante, intelligente, teso, avvincente, ben architettato ma tutt’altro che originale nell’evoluzione della trama, e nei lineamenti di alcuni personaggi, figli adolescenti su tutti, La notte del Giudizio – The Purge ha il merito di giocare con la moralità dello spettatore e dei suoi protagonisti, obbligandoli ad assumere posizioni e decisioni complicate, perché limitate ad un paio di soluzioni. O bianco o nero. Non ci sono alternative, nell’America del futuro ideata da DeMonaco. Un’America ricca, quella che vediamo, rappresentata da un quartiere ‘esclusivo’, in cui tutti i vicini si conoscono, si stimano e si vogliono bene. Solo all’apparenza però, perché la sorpresa è sempre dietro l’angolo. ‘Costretto’ in un’unica abitazione dall’esiguo budget, il regista ha adoperato con sapienza tutte le armi a propria disposizione, alternando momenti thriller ad altri di più esplicito spavento, ma senza mai scivolare nell’horror esplicito.
Al fianco di un impeccabile Ethan Hawke, che sembra ormai non sbagliare più un colpo dopo il boom di Sinister, la bella, talentuosa e qui ‘scura’ Lena Headey, mattatrice in tv grazie a Il Trono di Spade. Pressante sui loro volti, che alternano dubbi, paura, rabbia e sgomento, DeMonaco è riuscito nell’impresa di rendere ‘credibile’ i rispettivi personaggi, in una situazione così complessa e frustrante, per poi perdere probabilmente colpi nella costruzione della trama, tendenzialmente scontata e forse ‘balbettante’ nel finale, a cui qualcuno avrebbe dovuto dare una svolta realmente ‘sorprendente’, anche se non soprattutto nei confronti della madre di famiglia.
Disegnando autentici cittadini-monster, in grado di tramutarsi in assassini brutali e senza pietà per 12 ore l’anno, dal giorno alla notte, e solo perché ‘spinti’ a farlo, The Purge porta alla ribalta la deriva violenta che ha visto l’America protagonista, in questi ultimi anni, tra stragi scolastiche ed armi vendute al supermercato. Un Paese nel bel mezzo di un’evidente crisi sociale, economica e morale, chiamato a specchiarsi in un’immagine futuristica e cinematografica tutt’altro che probabile ma clamorosamente credibile. Ed è qui che James DeMonaco (leggi media Rotten delle critiche Usa, tutt’altro che positive), ha fatto centro. In attesa di The Purge 2.
Voto di Federico: 7
La Notte del Giudizio (The Purge, Usa, Thriller, 2013) di James DeMonaco; con Lena Headey, Ethan Hawke, Rhys Wakefield, Max Burkholder, Edwin Hodge, Tony Oller, Adelaide Kane, Tisha French, Tom Yi, Nathan Clarkson, Alicia, Vela-Bailey, John Weselcouch, Dana Bunch, Tyler Jaye, David Basila, Peter Gvozdas, Chester Lockhart – uscita giovedì 1 agosto 2013 – qui il trailer italiano