Lady Vendetta
LADY VENDETTA di Park Chan-wook; con Lee Young-ae, Choi Min-sik, Yoo Ji-tae, Bae Du-na, Go Su-hee, Kang Hye-jeong, Kim Byeong-ok, Kim Shi-hoo, Lee Dae-yeon, Lee Seung-shin, Lim Su-gyeong, Nam Il-woo, Oh Dal-su, Oh Kwang-rok, Ra Mi-ran, Ryoo Seung-wan, Seo Yeong-ju, Song Kang-ho. Il cinema coreano mi ha da tempo coinvolto e pervaso, per visività, per
LADY VENDETTA
di Park Chan-wook; con Lee Young-ae, Choi Min-sik, Yoo Ji-tae, Bae Du-na, Go Su-hee, Kang Hye-jeong, Kim Byeong-ok, Kim Shi-hoo, Lee Dae-yeon, Lee Seung-shin, Lim Su-gyeong, Nam Il-woo, Oh Dal-su, Oh Kwang-rok, Ra Mi-ran, Ryoo Seung-wan, Seo Yeong-ju, Song Kang-ho.
Il cinema coreano mi ha da tempo coinvolto e pervaso, per visività, per la durezza dei temi trattati, per le scelte registiche per le splendide colonne sonore. Park Chan-wook fu una scoperta, una rilevazione, un motivo di fascino. Autore della trilogia delle vendetta (Mister Vendetta , Old Boy e Lady Vendetta) tenendo come comune denominatore proprio questo tema ha rappresentato e si è servito di tre personaggi, tre storie, tre volti, occhi, gesti, mani sentimenti e sensazioni diverse per rappresentare il suo e da allora anche nostro dramma. Lady vedetta ha il compito arduo di arrivare dopo Old boy e il clamore e la bellezza e la genialità di un capolavoro simile, arriva con il peso del “figlio d’arte” che “sarà o meno all’ altezza?”. Ma nessun “secondo” in una trilogia al cinema è mai un secondo. Ogni storia, ogni film seppure in una trilogia è storia a sè stante. E’ capolavoro a sè stante. Nè Chan wook, nè il film ha la presunzione d’essere o superare Old Boy o Mister Vendetta. Ma Lady Vendetta è uno di quei film da riassaporare e la visione è assolutamente consigliata almeno due volte. Perchè la prima visione non ne rende giustizia e non è una frase fatta.
Provare per credere. Lei cosi algidamente e maestosamente bella, raffinata.
La violenza non è mai gratuita, nè la crudeltà, nulla è mostrato per colpire ma ha sapore misticheggiante, di espiazione, di catarsi che colpirà lo spettatore fino ad espiare lui stesso come nelle migliori delle tragedie greche. Bellissimo sin dai titoli di testa, da guardar attentamente, da ricordare, cosi incisivi cosi forti. Metamorfosi etica di una donna, cosi studiata perseguita ricercata dallo stesso regista e a mio parere riuscitissima. Riuscita perchè riesce a intrecciare la ricerca della violenza, della corporalità, della fisicità con la più devastante violenza psicologica, spiritualità, spesso in chiave critica senza togliere spazio anche all’ironia, poichè lo sguard di Chan-wook che sembra burlarsi di noi, è presente per tutta la durata del film.
“Hai cambiato stile, sei diversa. Perchè usi quell’ombretto rosso sangue?”
“Per sembrare meno buona”