Venezia 2013: i film in corsa per il Queer Lion e la sigla ufficiale
Festival di Venezia 2013: il Queer Lion compie 7 anni. Sono 9 i titoli in corsa per il “leoncino gay”, tra cui i film di Emma Dante e Xavier Dolan.
Torna al Lido il Queer Lion, il “leoncino gay” che premia il miglior film a tematica LGBT. Durante la 70. Mostra del Cinema di Venezia verrà assegnato il premio collaterale che giunge nel 2013 al suo settimo anno d’età, dopo aver coronato gli anni scorsi pellicole come A Single Man e Wilde Salome.
Sarà una bella lotta, visto che sono 9 i titoli che si sfideranno per vincere il premio. Dal concorso ufficiale arrivano due titoli. Il primo è uno dei tre film italiani in corsa per il Leone d’oro: parliamo di Via Castellana Bandiera, esordio nel mondo del cinema della regista teatrale Emma Dante, che nel film fa coppia con Alba Rohrwacher.
Sempre dal concorso arriva Tom à la ferme del 24enne canadese Xavier Dolan, già Queer Palm 2012 per Laurence Anyways. Il giovanissimo autore sbarca al Lido con il suo quarto lungometraggio, tratto da una pièce teatrale di Michel Marc Bouchard. Il film narra la storia di un ragazzo che torna a casa per il funerale del compagno, e scopre che la famiglia non sapeva né della sua esistenza né dell’identità sessuale del ragazzo.
Sono ben quattro i titoli a tematica LGBT che arrivano invece dalle Giornate degli Autori. Restando in zona Canada, ecco il già molto chiacchierato Gerontophilia, la nuova fatica di Bruce La Bruce. Un lavoro pare meno spinto ed esplicito dei precedenti, ma che farà sicuramente parlare. La storia è quella di un diciottenne che s’innamora di un uomo ottantenne ricoverato in ospedale.
Candidato al Queer Lion ovviamente anche Giovani Ribelli – Kill Your Darlings, in cui Daniel Radcliffe interpreta un giovanissimo Allen Ginsberg. Ritratto degli autori della Beat Generation durante gli anni dell’adolescenza, il film di John Krokidas è già stato accolto molto bene al Sundance e si prepara a far parlare i fan dell’ex maghetto Harry Potter per il suo rapporto sul grande schermo con Dane DeHaan.
Sempre dalle Giornate arriva Julia, documentario diretto da J. Jackie Baier. La regista ha seguito per più di dieci anni la transessuale Julia K., nato ragazzo a Klaipeda in Lituania, iscrittosi ad una scuola d’arte, e poi un giorno partito per Berlino. La Baier riprende la sua dura vita da prostituta, fuorilegge e anticonformista che non è mai scesa a compromessi con la società.
Ultimo titolo proveniente dalle Giornate è May in the Summer di Cherien Dabis, mentre dalla Settimana della Critica arriva L’Armée du salut di Abdellah Taïa, in cui un ragazzo vive la propria omosessualità a Casablanca. Manca ancora un titolo tra quelli in programma a Venezia che concorrerà per il Queer Lion, ma verrà annunciato il 20 agosto. Immaginiamo si tratti di Eastern Boys di Robin Campillo, ma lo scopriremo quando la selezione verrà ufficializzata.