Da L’evocazione ad Amityville Horror – 10 film horror ispirati a eventi reali
Scopri con Cineblog 10 film horror e altrettante storie vere che ne sono state fonte d’ispirazione, da L’evocazione a Amityville Horror una classifica con 10 film da brivido.
Domani 21 agosto approda nei cinema italiani L’evocazione – The Conjuring, il nuovo horror a sfondo sovrannaturale di James Wan che porta su schermo uno dei casi affrontati da Ed e Lorraine Warren, investigatori americani esperti di paranormale. Partendo dal film di Wan esploriamo 10 storie “vere” che che hanno ispirato altrettanti horror tra leggende urbane, bufale mediatiche e controversie di varia natura.
1. L’evocazione – The Conjuring
Il film: Una famiglia da poco trasferitasi in una nuova abitazione è presa di mira da un’entità malefica che diventa sempre più aggressiva, sino a costringere la famiglia ad interpellare una coppia di investigatori specializzati in paranormale per porre fine una volta per tutte all’infestazione demoniaca.
La storia vera: la locandina del film proclama “basato su uno dei veri casi degli Warren“, la coppia Ed e Lorraine (interpretati nel film da Vera Farmiga e Patrick Wilson), erano investigatori paranormali americani che nel 1952 fondarono la New England Society for Psychic Research. I 10.000 e più casi della carriera degli Warren “comprendono la presunta ed inquietante infestazione narrata ne L’evocazione“. Nel 1971 Roger e Carolyn Perron si trasferìrono in una fattoria coloniale con le loro cinque figlie e presto cominciarono a sperimentare ciò che hanno descritto come un’ossessiva possessione ed infestazione psichica. Hanno invitato i Warren alla fattoria per indagare. Nel corso dei nove anni che hanno vissuto nella casa i Perron hanno descritto diversi tipi di entità sia innocue che arrabbiate, che emanavano “puzza di carne in putrefazione” e che regolarmente allo scoccare delle 05:15 del mattino facevano levitare i loro letti.
Controversie: Naturalmente ci sono un sacco di persone che mettono in dubbio la storia. Steven Novella, il presidente del New England Skeptical Society, ha detto a USA Today che “non c’è assolutamente alcuna ragione per credere che ci sia alcuna legittimità” sulla storia dei Perron ne tantomeno su uno qualsiasi qualsiasi dei casi dei Warren.
2. L’esorcista
Il film: Due esorcisti uniscono le forze per salvare l’anima di una giovane ragazza posseduta da un’entità demoniaca chiamata Pazuzu.
La storia vera: William Blatty basò sia il suo romanzo che la sua sceneggiatura su un vero esorcismo praticato dalla Chiesa Cattolica nel 1949 su un tredicenne del Maryland conosciuto con lo pseudonimo di Roland Doe. Nei giorni dopo la morte di sua zia, Doe avrebbe tentato di contattarla con una tavola Ouija, che ha portato ad una serie di eventi apparentemente sovrannaturali, tra cui la levitazione. Molteplici i sacerdoti che hanno lavorato insieme per eseguire 30 esorcismi, durante i quali hanno riferito che Doe reagiva con violenza alla vista di oggetti sacri e parlava con voce gutturale. Un sacerdote ha anche riferito di aver visto la parola “inferno”, insieme ad altri strani segni, apparire sul corpo di Doe. Alla fine della pratica Doe tornò alla normalità ed ebbe una vita perfettamente normale, senza che si presentasse nessun altra avvisaglia sovrannaturale.
Controversie: lo scrittore Mark Opsasnick ha intervistato i sacerdoti coinvolti e ha concluso che avevano esagerato nel descrivere gli elementi sovrannaturali più estremi del caso. I sacerdoti hanno sempre sostenuto che Doe era stato legittimamente vittima di una possessione.
3. Non aprite quella porta
Il film: un gruppo di giovani che viaggiano attraverso la campagna Texas cadono preda di una famiglia di cannibali, tra cui Leatherface, un serail-killer che indossa una maschera fatta con la pelle delle sue vittime.
La storia vera: il film di Tobe Hooper del 1974 e il remake di Marcus Nispel del 2003 sono solo vagamente ispirati alle gesta del famigerato serial-killer Ed Gein sospettato di aver ucciso diverse vittime tra il 1954 e il 1957. Forse la somiglianza più riconoscibile è la casa del film, il cui contenuto raccapricciante è molto simile a quello ritrovato in casa di Ed Gein nel 1957. Il vero Ed Gein era uso indossare sia il cuoio capelluto di un essere umano che il volto. Il vero Ed Gein faceva questo per contribuire a placare il suo desiderio di essere una donna, non a causa di una malattia della pelle come si racconta nel film. Per quanto riguarda invece la celebre motosega il vero Ed Gein non ne fece uso, le sue vittime vennero uccise con un’arma da fuoco.
Eddie Gein era figlio di Augusta e George Gein. Augusta era una donna profondamente religiosa, che predicava la Bibbia quotidianamente sia a Eddie che a suo fratello Henry. La donna li metteva in guardia sui pericoli di donne facili, nel tentativo di impedire loro di finire all’inferno. Lei era una donna dura, che non ha mai vacillato nelle sue convinzioni e che ha radicato nella sua famiglia. Il padre di Eddie, George, era un alcolizzato e Augusta lo ha sempre visto come un essere inutile. Ha iniziato un commercio di generi alimentari a La Crosse, Wisconsin e quando Augusta ebbe risparmiato abbastanza soldi si trasferì con la famiglia lontano dal peccato della città in una fattoria a Plainfield, Wisconsin. Eddie è cresciuto introverso e ignorato dagli altri bambini. Se provava a fare amicizia la madre lo rimproverava. Come risultato Eddie si chiuse in se stesso e cominciò a rifugiarsi negli anfratti più oscuri della sua mente. Eddie adorava sua madre e rimaneva scioccato quando vedeva suo fratello Henry opporsi a lei e criticarla. Il 16 maggio del 1944 dopo un grosso incendio divampato presso la fattoria, Henry venne trovato morto con segni di trauma alla testa, Il timido e apparentemente innocuo Eddie venne subito eliminato dalla lista dei sospetti e il medico legale stabilì “asfissia” come causa della morte.
4. Entity
Il film: Carla Moran madre single di tre figli è afflitta da una entità sovrannaturale che la abusa e stupra ripetutamente. Lei riceve aiuto da alcuni ricercatori paranormali, che documentano l’infestazione e tentano di intrappolare lo spirito.
La storia vera: Nel 1974 i ricercatori paranormali Kerry Gaynor e Barry Taff hanno studiato il caso di una donna di nome Doris Bither. Bither viveva a Culver City, California e affermava di essere stata fisicamente e sessualmente aggredita da un entità incorporea. Gaynor e Taff hanno assistito all’inspiegabile spostamento di oggetti nella casa della donna, hanno scattato foto di luci galleggianti e videro un’apparizione umanoide, ma non hanno mai assistito alla violenza perpetrata alla donna, ne hanno mai cercato di catturare l’entità. Gaynor ha dichiarato che gli attacchi sono diminuiti quando la Moran ha traslocato.
5. The Exorcism of Emily Rose
Il film: Un prete è sotto processo per la morte di una giovane donna di nome Emily Rose, su cui aveva eseguito un esorcismo. Attraverso dei flashback vediamo le tribolazioni che la donna soffrì durante la possessione.
La storia vera: Il film è stato ispirato da un vero esorcismo eseguito su Anneliese Michel, una ragazza tedesca di sedici anni che, nel 1968, ha iniziato a mostrare i sintomi di una possessione demoniaca. Per anni la ragazza ha sofferto di paralisi, auto-lesionismo, fame e visioni demoniache fino al 1975, quando due sacerdoti hanno eseguito diversi esorcismi nell’arco di 10 mesi per liberare la ragazza da quella che si pensava fosse una vera e propria legione di demoni. Durante quel periodo Anneliese non toccò cibo, finendo per morire di inedia nel luglio 1976. I suoi genitori e i sacerdoti sono stati processati e giudicati colpevoli di omicidio colposo e condannati a sei mesi di carcere.
6. Le colline hanno gli occhi
Il film: Una famiglia che attraversa il deserto in un camper, decide di prendere una scorciatoia che li porterà nelle grinfie di una famiglia di cannibali che vivono in alcune grotte sulle colline.
La storia vera: Il film è ispirato alla leggenda di Alexander “Sawney” Bean, uno scozzese vissuto nel 15° o 16° secolo che si dice abbia guidato un clan di 40 persone che ha ucciso e mangiato più di 1.000 persone. Il clan ha vissuto in alcune grotte per 25 anni prima di essere catturato e giustiziato in massa. La sua vita ha ispirato numerosi racconti e film tra cui la pellicola inglese Raw Meat, ma gli odierni storici non credono che Bean sia mai esistito.
7. L’altra faccia del diavolo
Il film: Una giovane donna ingaggia una troupe per seguirla in Italia, dove ha intenzione di indagare su un triplice omicidio commesso da sua madre durante un esorcismo andato male.
La storia vera: Il 2012 ha visto l’ennesimo horror found footage incassare 100 milioni di dollari a fronte di un budget di appena un milione. La protagonista del film, l’attrice Fernanda Andrade, ha affermato che il film è stato “ispirato da diversi casi di vere possessioni demoniache” senza però specificare quali.
Controversie: una ricerca sui reati commessi da qualcuno di nome Maria Rossi ha portato alla luce un inquietante caso di omicidio risalente al 1993, ma si trattava di un caso in cui non c’entrava nulla la possessione demoniaca e che non ha alcuna somiglianza con la trama del film. In questo caso potremmo definire il film come “ispirato molto liberamente ad eventi reali“.
8. Il messaggero – The Haunting in Connecticut
Il film: Quando una famiglia trasloca nei pressi di un ospedale, per ricevere cure migliori per il loro figlio adolescente affetto da cancro, scopre che la loro nuova casa è stata usata come camera mortuaria e che gli spiriti dei morti che vi risiedono non sono esattamente felici di avere nuovi coinquilini.
La storia vera: il film è presumibilmente basato sulla presunta infestazione subita della famiglia Snedeker a Southington in Connecticut nel 1980. Dopo aver affittato una nuova casa, Carmen Snedeker ha scoperto che la casa era stata un tempo una camera mortuaria e che gli strumenti utilizzati sui cadaveri erano ancora in cantina. I Snedeker sono stati assediati da “fenomeni strani ed inquietanti“, che si ritiene fossero opera di demoni e alla fine la famiglia ha contattato Ed e Lorraine Warren per indagare. La coppia scoprì che un dipendente della camera mortuaria era stato condannato per necrofilia. Prima della versione cinematografica la loro storia ha costituito la base per un documentario televisivo e un libro dal titolo In a Dark Place: The Story of a True Haunting.
Controversie: Ray Garton l’autore del libro ha rivelato che personalmente non credeva alla storia. In realtà voleva che “In a Dark Place” venisse pubblicato come romanzo, ma il suo editore era contrario. “Elementi della storia di Carmen Snedeker si sono scontrati con gli elementi della storia di Al Snedeker e sembrava che ognuno stava avendo un problema a rendere credibili le rispettive versioni“. Garton sostiene anche che rivoltosi agli Warren ed esprimendo i suoi dubbi loro gli risposero; “Fallo e rendilo spaventoso“.
9. Il serpente e l’arcobaleno
Il film: L’antropologo americano Dennis Alan viene assunto da una società farmaceutica per acquisire un campione di un farmaco usato in rituali voodoo di Haiti, una polvere paralizzante che simula la morte.
La storia vera: Il film è ispirato molto liberamente ad un libro del 1985 scritto dallo scienziato canadese Wade Davis, un saggio delle sue esperienze con le pratiche di zombificazione ad Haiti. Davis ha dichiarato che una polvere di tossine naturali, potrebbe essere usata per simulare nella vittima uno stato simile alla morte, per essere in seguito resuscitata in una trance ipnotica e posta sotto il controllo di un “maestro”. Un caso notevole di riferimentosembra sia quello di Clairvius Narcisse, che si dice abbia servito come uno zombie per due anni nel 1960. Rimane un dibattito aperto sulla veridicità delle affermazioni di Davis.
10. Amityville Horror
Il film: Una famiglia sperimenta una serie di strani eventi paranormali dopo il trasferimento in una casa in cui un omicidio è stato commesso meno di un anno prima.
La storia vera: The Amityville Horror è basato sull’omonimo libro di Jay Anson, un best seller che proclama con forza sulla copertina che si tratta di eventi reali. Il libro racconta la storia della famiglia Lutz, che si trasferisce al 112 di Ocean Avenue a Long Island, NY 13 mesi dopo che il ventitreenne Ronald DeFeo Jr. assassinò genitori e fratelli. I Lutz rimasero nella casa per soli 28 giorni, raccontando di essere stati testimoni di una vasta gamma di attività paranormali spaventose, tra sciami di mosche, incubi vividi e la comparsa di graffi sulle mura e impronte di zoccoli nella neve fuori della casa.
Controversie: Negli anni successivi in cui Amityville Horror venne pubblicato (e adattato per il cinema), ci sono stati svariati motivi per dubitare delle affermazioni su eventi paranormali. I vicini hanno riferito di non aver visto niente di insolito nella casa e i ricercatori hanno scoperto che non c’era neve il giorno in cui sarebbero apparse le orme di zoccoli. Dopo una serie di cause legali legate alla storia, un giudice ha detto che il libro è in gran parte “un lavoro di finzione“, basandosi principalmente sui suggerimenti ricevuti da parte di William Weber, l’avvocato difensore dei DeFeo. Weber in seguito ammise che il libro era una “bufala” creata con i Lutz “dopo molte bottiglie di vino” (George Lutz, da parte sua ha sempre sostenuto che la storia è vera).
Fonte | TheWeek.com / About.com / crimelibrary.com