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3 Film in arrivo per Rosaria Russo: intervista con Cineblog

L’attesa, Il pasticcere e Happy Days: tre film per Rosaria Russo

di carla
pubblicato 25 Maggio 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 11:36


L’attrice Rosaria Russo, già vista in Piede di Dio, è impegnata in questi giorni sul set del nuovo film Il Pasticcere di Luigi Sardiello, ma non solo. In Estate girerà L’attesa e per settembre è prevista la lavorazione di un altro lavoro, dal titolo Happy Days. Rosaria ha chiacchierato con noi per raccontarci questi nuovi tre progetti.

Andiamo con ordine: Il Pasticcere, che ruolo fai?
Sono la protagonista femminile, interpreto Angela, una specie di angelo nero, una donna spregiudicata. In realtà ha avuto un passato difficile, e si attacca al primo uomo che incontra, un avvocato, interpretato da Ennio Fantastichini e cerca di cambiare il corso della sua vita. Antonio Catania invece interpreta Il Pasticcere, un uomo puro che si trova coinvolto in una situazione che lo porterà a fare delle cose non belle. Ormai è entrato in una strada dove non si può fermare. Diciamo che Angela, che è essenzialmente “cattiva”, grazie al Pasticcere capisce che la vita non va presa solo fregando il prossimo, mentre lui, il pasticcere, che è un buono arriverà a compiere azioni cattive.

Non è la prima volta che lavori con Catania…
No, ci siamo conosciuti sul set de Il giudice Mastrangelo e abbiamo lavorato in Piede di Dio, ora è mio marito…

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Com’è lavorare con il marito?
Più faticoso perché ci si conosce e c’è un confronto, non solo nella vita normale ma anche sul set. E’ anche bello però.

Ma quando tornate a casa vi criticate le scene?
Ogni tanto, ora non più.

Mi dici tre aggettivi su Catania?
Simpatico, un bravo attore, permaloso.

Ok, secondo film in programma: L’Attesa.
E’ un’opera prima di Tiziana Bosco, una regista siciliana. E’ un noir, sono la protagonista femminile, insieme a Luca Lionello, Marcello Mazzarella, Antonio Catania, Lucia Sardo, Ninni Bruschetta, Nino Frassica; un bel cast. Io sono Lucia, una ragazza che si prostituisce per mantenersi e incontra un boss… ma non posso dire di più.

E poi Happy Days…
Sì, con la regia di Matteo Miti. Sono la protagonista ma il resto del cast è ancora da confermare, si pensava a Luca Zingaretti, Gianmarco Tognazzi però è ancora tutto prematuro.

Com’è lavorare con Emilio Solfrizzi?
E’ una persona simpatica che tiene tanto al suo lavoro. Mi ricordo che quando eravamo sul set di Piede di Dio gli piaceva studiare e instaurare un rapporto con gli attori. Cerca la chiave del personaggio, ti coinvolge, instaura un buon rapporto con tutti.

Il film preferito tra quelli che hai girato?
Mi piace moltissimo Riparo ma avevo un ruolo molto piccolo però Piede di Dio mi è rimasto davvero nel cuore. Ci sono affezionata, poi è stato girato nel Salento, una terra che sento molto vicina a me.

Hai frequentato molte scuole e corsi. Se dovessi dare un consiglio a chi vuole recitare?
Studiare anche se il talento lo devi avere dentro. Impari tanto lavorando ma riguardo alle scuole non so che dire, ce ne sono tantissime, crescono come fughi. Io ho fatto un percorso vario perché arricchisce di più una persona, secondo me bisogna provare un po’ tutto come in tavola. E comunque non bisogna mai smettere di studiare. Deve essere un esercizio costante.

La tua attrice preferita?
Mi piace moltissimo Valeria Golino, come intensità e recitazione. Avrei fatto volentieri la sua parte in Respiro di Emanuele Crialese.

E attore?
(Sento bisbigliare in casa, ndr) Mio marito mi dice “Antonio Catania” (ride). Attore italiano: Elio Germano, mi emoziona sempre. Tra gli stranieri Robert De Niro.

Che differenza c’è tra recitare al cinema, teatro e televisione?
Allora, tra cinema e teatro è come una clessidra. All’inizio lavoravo a teatro e dopo al cinema. Mi ricordo che al primo provino di cinema mi sono messa quasi a piangere. A teatro devi far vedere tutto anche allo spettatore dell’ultima fila. Al cinema devi interiorizzare, a teatro devi “esagerare”, al cinema basta un cenno che viene colto dalla macchina da presa. E’ come una clessidra.

E in televisione?
La fiction se è fatta bene il meccanismo è come al cinema. Però nelle fiction è come un’industria, ci sono tempi brevi e non potrà mai essere curata come un film ma il modo di recitare è lo stesso del cinema.

Ringrazio molto Rosaria per la chiacchierata, le auguro in bocca al lupo e riparleremo ancora dei suoi film prossimamente con foto e trailer.