CineBlog consiglia: Zeder
Che sia meno bello de La casa dalle finestre che ridono non c’è dubbio. Che sia però un film diverso, anche. E quindi il confronto c’entra relativamente. Certo, forse fa meno paura di quel bellissimo film che resta uno dei migliori esempi di thriller all’italiana, ma la tensione c’è e l’atmosfera pure. Terreni da dove
Che sia meno bello de La casa dalle finestre che ridono non c’è dubbio. Che sia però un film diverso, anche. E quindi il confronto c’entra relativamente. Certo, forse fa meno paura di quel bellissimo film che resta uno dei migliori esempi di thriller all’italiana, ma la tensione c’è e l’atmosfera pure. Terreni da dove i morti possono tornare in vita, misteri su misteri, morti inquietanti: come si dice ormai da anni e anni, Stephen King ha visto il film di Pupi Avati, se ne dev’essere innamorato e ha scritto Pet Sematary, da cui nell’89 è stato tratto un bel film. A riconferma che il cinema di genere italiano ha sempre interessato l’estero ed ha influenzato positivamente molti artisti, ed è stato in parte snobbato in Italia.
Un horror padano convincente e con momenti di sana paura, dove l’ambientazione, come nel film prima citato, è curiosa e riuscita. Recitato benissimo da Gabriele Lavia, Zeder resta una pellicola più che piacevole e da recuperare.
Stanotte, 02.15, RaiUno