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Venezia 2011: Tormented – la recensione del film horror Rabbit Horror 3D di Takashi Shimizu

Un inquietante coniglio di peluche è il protagonista del film horror Tormented firmato Takashi Shimizu: ecco la recensione di Cineblog

pubblicato 9 Settembre 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 08:34

Una famiglia sta andando a pezzi. La situazione diventa ancora peggiore quando il figlio più piccolo inizia un’”amicizia” con un coniglietto di peluche che sembra avere vita propria. Quando il bimbo scompare, sarà compito della sorella, novella Alice nel paese delle meraviglie, cercarlo in un mondo parallelo terrificante…

L’anno scorso Takashi Shimizu, prima della proiezione del suo The Shock Labyrinth: Extreme 3D, aveva mostrato in anteprima al Lido un primo teaser trailer del suo ultimo film, Rabbit Horror 3D. Divenuto oggi per le platee internazionali Tormented, il film di Shimizu contiene più cose che riportano all’opera precedente: innanzitutto l’uso della stereoscopia, e poi ovviamente il coniglietto di pezza che ogni tanto saltava fuori pure in quel caso e narrativamente aveva il suo perché. Questo è quello che potevamo pensare all’inizio: ma guardando il film ci sono ancora più connessioni.

Dopo gli exploit dei suoi Ju-On originali, con quelli del 2000 divenuti film di culto tra gli appassionati di horror nipponico e con i capitoli del 2002-2003 che lo hanno portato alla ribalta, la carriera di Shimizu ha subìto un arresto non indifferente. Vuoi che ad Hollywood lo hanno addocchiato subito e gli hanno fatto rifare il suo film più famoso (sono stati anni un po’ bui in questo senso, e c’ha rimesso le penne pure Nakata), vuoi che il regista era a corto di idee, consumate tutte forse nel suo film più sperimentale ed interessante, Marebito (non a caso pre-The Grudge), ma Shimizu si è perso per strada.

Rabbit-Horror-3D-PosterFatto sta che dopo l’esperienza americana il regista è tornato in patria, e ultimamente ha partorito proprio The Shock Labyrinth: Extreme 3D. Che qualcuno ha anche difeso, e va bene, visto che una difesa non la si nega a nessuno: ma era tedioso come la morte e inutile come una calza bucata. Rabbit Horror 3D (titolo internazionale: Tormented) è un film sulla falsariga di Shock Labyrinth, ma almeno all’inizio mi dava l’impressione che finalmente Shimizu fosse tornato a fare un buon film: non mi sembra il caso, purtroppo. Per dire: il coniglietto di peluche lo si fa entrare in scena grazie alla proiezione di Shock Labyrinth in un cinema dove ci sono i due fratelli. Una simpatica idea metacinematografica, ma il resto che viene dopo è calma piatta.

Il regista da un po’ si interessa più ad un giochetto simile a quello delle scatole cinesi, con molti flashback che ci spiegano il perché si è arrivati a cotanto orrore. L’orrore in questo caso è un coniglione di pezza gigante (in due versioni: mascotte la prima e più verosimile la seconda) che di notte rapisce il piccolo protagonista e lo trascina prima in un luna park, poi in un’ospedale (quello del film precedente, per dire). Sarà compito della sorella salvare il fratellino: ma lei è muta, e deve anche far luce sul suo passato.

Quello che mi stupisce in negativo e mi annoia ormai del cinema di Shimizu è la sua involontaria capacità di non far paura. Sembra addirittura che non ci provi. I due-balzi-due sulla poltrona sono concentrati nella primissima parte di Tormented, mentre il resto è un dramma risaputo con twist finale, dolorosissimo. Ma il film scorre via senza scossoni, senza scene notevoli, senza qualcosa da ricordare, e fila dritto verso la conclusione per sparire dalla testa due secondi dopo.

Buona la fotografia di Christopher Doyle, che finalmente elimina l’odioso e fastidioso bianco fluo delle immagini dei ricordi del capitolo precedente. Molto bene, a sorpresa, anche alcuni momenti in 3D, come quelli in cui si inquadrano i libri pop up disegnati dal padre dei protagonisti. Ma non basta ad urlare finalmente felici per il ritorno del maestro: perché innanzitutto bisogna vedere se maestro lo è mai stato, e poi verificare anche se non ci si stia accontentando solo perché non si sono toccati ancora i livelli bassissimi dell’opera precedente.

Voto Gabriele: 4

Tormented (Rabitto horâ 3D – Rabbit Horror 3d) Giappone 2011 – Horror 83′ di Takashi Shimizu conHikari Mitsushima, Teruyuki Kagawa, Takeru Shibuya, Tamaki Ogawa

Ecco il trailer del film

Al momento della recensione non sappiamo l’eventuale data di uscita del film nelle sale italiane.

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