Animal House di John Landis torna al cinema in alta definizione
Recensione ‘matura’ dell’irriverente college movies Animal House, di nuovo al cinema in alta definizione, solo il 7, 8 e 9 ottobre 2013.
«Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare.»
Quando il gioco si fa duro … quei pazzi scatenati, ripetenti e irriverenti della goliardica confraternita dei “Delta Tau Chi” capeggiata da Bluto, alias l’indimenticabile John Belushi, tornano a far casino e “toga party” con il cult di John Landis, per chi non lo vede da un po’ e chi non lo ha mai visto, di nuovo al cinema in alta definizione.
A distanza di 35 anni dall’arrivo sul grande schermo della prima commedia scolastica ambientata in un college americano, che lanciò il filone dei “college movies” o commedia “demenziale scolastica” se preferite, John Belushi nel firmamento delle star, QMI riporta al cinema Animal House (National Lampoon’s Animal House – USA 1978), con tutti i suoi sgangherati ed esilaranti personaggi che hanno conquistato diverse generazioni.
Dopo C’era una volta in America di Sergio Leone di nuovo sul grande schermo nella versione restaurata di quattro ore e diciannove minuti concepita e voluta da Leone, The boos live con lo Springsteen & I diretto da Baillie Walsh, e l’inedito film di esordio di Stanley Kubrick Fear and Desire – Paura e desiderio restaurato in HD, QMI rilancia anche il film entrato a far parte del National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, e al trentaseiesimo posto della lista delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi dell’American Film Institute.
La commedia che ha lanciato manichini dalla finestra, polvere effervescente in piscina, i college movies nel panorama cinematografico, raggiungendo vette di esilarante, demenziale e grottesca goliardia a stelle e strisce, mai sfiorate dai vari Porky’s, American Pie o Maial College, tra “toga party” al ritmo di Otis Day & the Knights, e corse in moto da D-Day, con un cast impreziosito da quell’irresistibile incompreso di John “Bluto” Blutarsky, dal rutto facile e il talento irriverente, con le bacchette nel naso e la mostarda sul torace, prima di andare in missione per conto di Dio con Dan Aykroyd e The Blues Brothers.
La star della sgangherata confraternita Delta, votata al divertimento senza freni che ignora le regole, con ripetenti dai voti pessimi quanto la condotta, quei ‘duri’ decisi a ribellarsi ai ripetuti tentativi di farli espellere, della opposta e rivale confraternita Omega, sorta di ‘setta’ potente e repressiva dei signorini snob dell’establishment, dediti ad illeciti da perbenisti, usati dal rettore ossessionato dal potere.
Duri che non smettono di giocare, rendono solo il gioco più duro e quando le cose si mettono male … toga! toga! toga!
Il capobranco esuberante e più rappresentativo dell’anima Delta, che schiaccia lattine di birra in fronte, e scola una bottiglia di whisky tutta d’un sorso, mentre sul set scorrono fiumi di birra, e a quanto pare attori ubriachi sul serio, a partire dallo stesso Belushi, tanto dedito al ruolo da richiedere whisky vero per il suo personaggio.
Interpretazione indimenticabile, di un John Belushi agli esordi cinematografici, ma già fiore all’occhiello del “Saturday Night Live” come lo sarà del film abilmente diretto da Landis, anche per chi non ama il genere, accompagnata da quelle delle matricole Larry “Pinto” Kroger (Tom Hulce, futuro Mozart di Amadeus), Donald “Boon” Schoenstein (Peter Riegert) e Kent “Sogliola” Dorfman (Stephen Furst), l’esordio di Kevin Bacon nelle vesti della matricola Omega sculacciata e contenta Chip Diller, il dispotico rettore Wormer interpretato da John Vernon, e il professore di lettere “sessantottino” Beat e sufficientemente disilluso Dave Jennings, con il volto e la verve del già grande e famoso Donald Sutherland, oggetto del desiderio di Katie (Karen Allen al suo esordio cinematografico).
Un cult che prende il giro la società americana perbenista e bacchettona degli anni 60, con damerini frustrati e impotenti, fidanzatine che studiano per diventare mogli devote con i fremiti erotici nel ‘cappuccio’, dirigenti guerrafondai, fioritura di mutande a Halloween e ‘cessi’ che esplodono a primavera, grazie anche al tono della partitura sonora di Elmer Bernstein, serioso e perfetto per rendere ancora più comiche le atmosfere delle scene, e la sceneggiatura scritta da Chris Miller e Doug Kinney, anche fondatori del National Lampoon Magazine, e l’Harold Ramis che darà alla luce lo script di Ghostbusters – Acchiappafantasmi, e dirigerà Terapia e pallottole.
L’appuntamento con il prossimo toga party è al cinema in alta definizione, sui grandi schermi delle sale cinematografiche italiane selezionate da QMI, che potete cercare on line, dove trovate anche il regolamento per partecipare al concorso, con un montepremi complessivo di 19.239,01 €, valido sino al 18 ottobre 2013.
Voto di cut-tv’s: 7,5
Animal House (National Lampoon’s Animal House – Commedia, USA 1978) Regia di John Landis, con John Belushi, Tom Hulce, Tim Matheson, John Vernon, Verna Bloom, Cesare Danova, Kevin Bacon, Karen Allen, Donald Sutherland. Nelle nostre sale il 7, 8 e 9 ottobre 2013.
Poster di ieri di ieri e di oggi
Trailer vintage 1978 – nuovo 2013
ANIMAL HOUSE from QMI on Vimeo.
Foto | QMI