Mozzarella Stories: Recensione in Anteprima
Ebbene sì. Anche in Italia si possono realizzare titoli che vadano oltre le solite commedie sentimentali, rischiando, osando, tanto nello script quanto nei protagonisti, facendo centro. Perché Mozzarella Stories, esordio in sala di Edoardo De Angelis, conquista, diverte, ammalia
Ebbene sì. Anche in Italia si possono realizzare titoli che vadano oltre le solite commedie sentimentali, rischiando, osando, tanto nello script quanto nei protagonisti, facendo centro. Perché Mozzarella Stories, esordio in sala di Edoardo De Angelis, conquista, diverte, ammalia, grazie ad una follia cinematografica che tocca i vari punti cardinali del film. Dalla regia alla sceneggiatura, dalle scenografie alla caratterizzazione dei personaggi, dalle musiche alla fotografia, tutto in Mozzarella Stories è eccessivo, al limite del kitsch, voluto e con coraggio assemblato. Perché se il tocco zigano di Emir Kusturica, qui in veste di produttore, si fa sentire, De Angelis omaggia esplicitamente tanti altri ‘miti’ del cinema di questi ultimi decenni. Da Tarantino a Scorsese, senza dimenticare la tradizione nostrana, finendo così per dar vita ad un prodotto innegabilmente imperfetto ma sicuramente d’impatto.
Portandoci per mano nel casertano delle mozzarelle di bufala, De Angelis alterna personaggi, storie, mondi imprenditoriali che si incontrano, con l’incubo della Cina che arriva a sfiorare le celebri mozzarelle, tipiche della tradizione casertana, finendo così per far esplodere una guerra tra ‘bande’ che convince, per quanto atipica all’interno del nostro spesso ripetitivo e stantio cinema.
Nel regno delle mozzarelle, Ciccio DOP è il signore assoluto. Dopo anni di dominio incontrastato si trova ad affrontare una crisi senza precedenti che lo vede precipitare in una guerra di mercato contro dei misteriosi imprenditori cinesi che hanno invaso improvvisamente supermercati e ristoranti con una mozzarella di ottima qualità ma a metà prezzo…
Tutto ha inizio in una sfarzosa villa dai gusti architettonici decisamente opinabili, con tanto di bagno in piscina sotto una cascata di mozzarelle. Così si presenta Mozzarella Stories, tracciando quelle basi al limite del trash che continueranno a farsi vedere per il resto della pellicola. Perché la scelta stilistica del regista è evidente, e assolutamente affascinante. La follia regna sovrana, in una Caserta da videoclip, attraversata da facce e colori che riescono perfettamente a descrivere il declino, politico, culturale e sociale, a cui è andata la città alla fine degli anni 90. L’oro bianco, ovvero l’amata mozzarella, tesoro intoccabile di queste parti, viene ‘rubato’ dai cinesi, che con coraggio si mettono a far concorrenza al ‘padrone’ della bufala calabrese, ovvero Don Ciccio, finendo per innescare uno tsunami di conseguenze che per 90 minuti travolgeranno l’attento spettatore.
Perché se De Angelis spesso non convince, non riuscendo ad amalgamare le tante, troppe storie che si intrecciano lungo l’arco della pellicola, c’è un coraggio di fondo nel far qualcosa di ‘diverso’ da premiare. Ad aiutarlo un cast tanto variegato quanto impeccabile, nel portare avanti una trama così bislacca e divertente. Promossa Luisa Ranieri, nei panni di una donna forte, capace di reinventarsi, di riemergere dalle ceneri, dotata di una sensualità perennemente al limite tra le femminilità e la volgarità, qui figlia di quel Don Ciccio che farebbe entusiasmare anche uno come Martin Scorsese, per quanto ‘sanguigno’, irruento e sanguinario. Al loro fianco si fanno notare Andrea Renzi, l’Uomo in Più di Sorrentino, chiamato ad interpretare un lucido e fedele ragioniere, e l’ottimo Massimiliano Gallo, meschino cantante da quattro soldi pronto a tutto pur di volare a Pechino, ed esaudire il suo sogno professionale.
L’immagine dell’Italia che ne esce fuori da questo Mozzarella Stories è quella di un Paese ancora oggi incapace di reagire alla globalizzazione, primatista nel ‘saper fare’ il proprio mestiere ma maledettamente schiacciato dal nuovo tecnologico che avanza, con bande criminali pronte a tutto per eliminare proprio quel ‘nuovo’, mantenendo così intatto il proprio potere. Tralasciando alcune mancanze di scrittura, più che giustificabili dinanzi ad un esordio, Edoardo De Angelis realizza un titolo talmente eccessivo, originale e colorato da non sembrare neanche un prodotto nostrano. Se non ci fosse il certificato DOP, con tanto di sentiti complimenti.
Voto Federico: 7
Uscita in Sala: 23 settembre
Qui il trailer
Mozzarella Stories (Ita, 2011, commedia) di Edoardo De Angelis; con Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo, Andrea Renzi, Giampaolo Fabrizio, Tony Laudadio, Giovanni Esposito, Aida Turturro, Massimiliano Rossi, Yoon C. Joyce, Biagio Forestieri, Luca Zingaretti