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La Siae chiede soldi per mettere trailer online – Come e perché

Pagare per pubblicare trailer: i siti di Cinema sono in rivolta. Per la Siae non si potrebbe nemmeno embeddare senza scucire dei soldi.

di carla
pubblicato 28 Ottobre 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 07:11


Un Delirio. Molti lettori ci hanno segnalato, in questi giorni, l’iniziativa della Siae di far pagare chi pubblica trailer online. La voce girava da gennaio ma ecco la comunicazione ufficiale (27 ottobre 2011):

Diritto d’autore anche per le musiche dei trailer
La polemica oggi presente su newsletter e blog riguardo ai diritti sulla musica contenuta nei trailer, accende il faro su una regola da sempre contenuta nella legge italiana e nei trattati internazionali, per cui se una musica viene utilizzata l’autore di quella musica ha diritto ad un compenso. La SIAE è solo lo strumento attraverso il quale questa regola viene fatta rispettare. Ricordiamo brevemente il contesto. In questi giorni la SIAE ha invitato numerosi siti di trailer a carattere commerciale a regolarizzare la propria posizione poiché diffondere al pubblico colonne sonore senza aver assolto i diritti rappresenta una violazione della legge. Nell’interesse di tutta la filiera cinematografica (incluse le riviste on line che si dedicano all’audiovisivo) è importante diffondere la cultura del rispetto dei diritti degli autori anche su Internet. I magazine e i blog cinematografici on line e gli altri siti aumentano la loro attrattività verso gli utenti (e quindi verso gli inserzionisti pubblicitari) arricchendo con i trailer e con la musica in genere i loro contenuti. E’ una bella opportunità offerta dal digitale con costi che, grazie alle soluzioni tecnologiche disponibili, come embedding e deep link, sono ormai alla portata di moltissimi siti e blog. In questo modo la rete è un vivaio di iniziative e di idee ed è anche un motore di sviluppo economico. Chi riesce ad azzeccare l’idea commercialmente più valida e a veicolarla ad un pubblico sempre più vasto, ha la possibilità di beneficiare economicamente della sua attività e del suo spirito imprenditoriale. La musica è chiaramente tra le materie prime dei contenuti audiovisivi come i trailer. Dov’è la sorpresa se un’impresa deve pagare quando si procura le materie prime per fare business? Grazie ai produttori e ai distributori cinematografici i trailer arrivano pronti all’uso ai siti e alle riviste on line che trattano dell’argomento. L’unico diritto da pagare è quello per le colonne sonore. Chi le utilizza dovrebbe trovare tutti i titolari delle varie musiche, ma con la licenza della SIAE gli utenti risolvono il problema con un unico pagamento. La licenza della SIAE è quindi una soluzione pratica per chi vuole rispettare la legge. La questione dei trailer e più in generale dei contenuti audiovisivi promozionali è stata trattata con l’AGIS e con l’ANICA, che rappresenta produttori e distributori, ovvero coloro che sono anche i proprietari originali dei trailer.

Come responsabile di Cineblog non avevo ancora affrontato il problema (perché di problema si tratta!) per non entrare nel panico e volevo prima capire cosa avrebbero deciso le case di distribuzione. Proprio stamattina ho chiesto ad una società che ci fornisce i trailer e le clip e mi ha spiegato che le case stesse si stanno mobilitando: il canale youtube della 20thFox dovrebbe chiudere all’istante, per farvi un esempio! Non sappiamo ancora con sicurezza cosa succederà e se il numero dei trailer da mettere online sarà limitata (per la Siae ora il pagamento dovrebbe essere di 450 euro a trimestre per pubblicare circa 30 trailer!!! Fatevi i conti…).

In ogni caso l’iniziativa della Siae stia facendo inferocire il web. Sul gruppo Facebook della Siae i commenti e gli insulti stanno aumentando di ora in ora e a 5.342 persone (me compresa) piace il gruppo Non canto sotto la doccia e non fischio per strada per paura della SIAE e 12.181 persone (me compresa) sono iscritte alla pagina NO ALLA TASSA SIAE.

Ma proseguiamo il nostro viaggio. Il nostro lettore Munky ci manda poco fa questa mail:

Gentile redazione, non so se ne siete al corrente, ma vorrei segnalarvi questa intervista di PuntoInformatico al direttore dell’ufficio multimedialità della SIAE: A quanto pare condividere trailer di film non è più concesso, a meno che non si paghi una licenza. Su Leganerd è già partita una protesta (pacifica) e come segnale hanno tolto tutti i video da loro condivisi in 2 anni di vita. Spero informiate anche voi gli utenti di questa davvero assurda situazione, affinchè venga alla luce l’idiozia e la profonda ignoranza di certa gente che per monetizzare qualsiasi cosa, ammazza il libero scambio di informazioni, che non danneggiano proprio nessuno, anzi, aiutano proprio le case cinematografiche a diffondere i loro film.

Già Munky. I trailer servono per promuovere un film, noi (e altri siti di cinema, ovvio!) non potremo mettere più video (neanche embeddare!) e voi non potrete essere informati sulle uscite cinematografiche. Vi terremo aggiornati sulla situazione. Se venite a sapere di qualche iniziativa scriveteci, come ha fatto Munky (che ringrazio tanto), a suggerimenti@cineblog.it

Aggiornamento del 30 ottobre 2011: ora parlano gli esperti del cinema.