Cattivissimo Me 2: Recensione in Anteprima
Ancora Minion, ancora Gru e ancora villain per Cattivissimo Me 2
Il vero ‘caso’ di questo 2013 cinematografico. Inutile girarci attorno. Perché se al boom di Iron Man 3 eravamo tutti abbondantemente preparati, nessuno si sarebbe mai potuto immaginare il successo internazionale ottenuto da Cattivissimo Me 2. Il cartoon della Illumination Entertainment, 3 anni fa già di suo sorprendente con 543 milioni di dollari d’incasso, si è infatti superato in questi ultimi mesi di programmazione con l’atteso sequel, incassando 361,909,565 dollari sul suolo americano ed altri 501 ‘esteri’, per un totale monster di 863,609,565 dollari. Numeri alla mano e inflazione esclusa solo 5 lungometraggi animati sono riusciti nella Storia a far di meglio, a dimostrazione di una forza e di una capacità nel conquistare il pubblico di ogni latitudine a dir poco lampante.
L’arrivo in Italia, ormai davvero prossimo, dovrebbe/potrebbe replicare quanto fatto da altre parti, grazie ad una campagna di lancio massiccia, ad una serie di patnership commerciali spaventosamente potenti e soprattutto per merito di una trama e di una serie di gag talmente irresistibili e divertenti da trainare in sala chissà quanti spettatori grazie all’immancabile passaparola. Se il primo Cattivissimo Me non sbalordì per tecnica animata e profondità della storia, questo capitolo 2 non si è troppo discostato dal predecessore, riuscendo però ad ampliare ancor di più il lato smaccatamente comico dei ‘veri’ protagonisti della pellicola. Ovvero i Minion.
In attesa dello spin-off tutto loro dedicato in uscita nel 2015, i piccoli ed esilaranti ‘esserini’ ideati dall’ex super cattivo Gru dominano la scena in lungo e in largo in questo Cattivissimo Me 2, affiancando il protagonista praticamente minuto dopo minuto, tra sketch demenziali, ammiccamenti cinematografici e giochi linguistici incomprensibili ma proprio per questo motivo maledettamente divertenti. Ciò che Christopher Meledandri contribuì a formare con Scrat, ai tempi in cui lavorava alla Fox, si è qui ripetuto all’ennesima potenza con i Minion, ‘aiutati’ proprio dalla loro stessa formazione genetica, essendo tanti, tantissimi e per questo pronti a sbalordire causa forme varie da poter interpretare. Sulla trama, come detto, il passo in avanti è stato quasi obbligato.
Avevamo lasciato Gru a caccia della Luna con 3 bimbe da ‘accudire’, e lo ritroviamo ‘cambiato’, adorabile padre ormai in ‘pensione’, mai più cattivo e ancora terrorizzato dall’altro sesso, causa traumi infantili mai del tutto digeriti. Peccato che un misterioso criminale abbia rubato un siero in grado di tramutare chiunque in un indistruttibile macchina da guerra, ‘obbligando’ così Gru a dover collaborare con un’organizzazione segreta in lotta contro il male per salvare il mondo. Al suo fianco un’insolita e curiosa patner, Lucy, in grado di risvegliare in lui qualcosa che mai aveva attecchito nel suo cattivissimo cuore. L’amore.
Ed è proprio questo sentimento, sviscerato sia tra i più piccoli che tra i più grandi, a caratterizzare l’evoluzione della pellicola, andando ad incrociare quel concetto di famiglia ad oggi mancante in casa Gru. Le 3 bimbe, ufficialmente orfane e da lui ‘adottate’, non hanno una madre ma solo tantissimi piccoli custodi ‘gialli’, un po’ pazzi ma tanto divertenti, finendo così per fantasticare sull’arrivo di una donna al fianco del Cattivissimo papà. Tra villain inediti, gadget alla James Bond, citazioni di vario tipo, un 3D mirato e in grado di rendere giustizia al sovrapprezzo del ticket d’ingresso, una buona dose di action e una ricca colonna sonora, affidata a Pharrell, Despicable Me 2 ha il pregio di far divertire. Dall’inizio alla fine il cartoon di Pierre Coffin e Chris Renaud suscita sincere e grasse risate, affidandosi quasi ciecamente a quei Minion ormai diventati un ‘classico’ dei nostri tempi.
Se la profondità del soggetto risulta flebile, tendenzialmente scontata e neanche lontanamente paragonabile alla concorrenza animata, vedi Pixar ma anche l’ultima Dreamworks, la Illumination Entertainment di Meledandri non ha fatto altro che replicare quanto realizzato dalla Blue Sky negli ultimi anni, con il miliardario ed infinito franchise de l’Era Glaciale, puntando tutto o quasi le proprie carte sulle risate, travolgenti per i più piccoli ma contagiose anche per i più grandi. Una scelta di puro ‘intrattenimento’ decisa, voluta, magari anche criticabile e disprezzabile ma in realtà più che riuscita, visto il clamore suscitato in 3 mesi di programmazione, ormai ad un passo dal travolgere anche l’Italia.
Italia che vedrà Max Giusti ancora una volta nei panni di doppiatore, affiancato dall’apprezzabile new entry Arisa, pochi mesi fa nei medesimi panni con il cartoon francese Un mostro a Parigi, e un irriconoscibile Neri Marcorè, chiamato a dar voce al cattivo messicano El Macho. Menzione speciale per la piccola e sempre più adorabile Agnes, figlia minore semplicemente adorabile, nonché autentica spina dorsale dell’intero progetto insieme agli imbattibili e clamorosamente riusciti Minion. Qui addirittura ‘cattivi’, tra una coreografia di YMCA e una canzone da cantare tutti in coro.
Voto di Federico: 7
Cattivissimo Me 2 (Usa, animazione, Despicable Me 2, 2013) di Pierre Coffin, Chris Renaud; con Steve Carell, Kristen Wiig, Miranda Cosgrove, Dana Gaier, Elsie Fisher, Russell Brand, Benjamin Bratt, Moises Arias, Steve Coogan, Max Giusti, Rosalba Pippa, Neri Marcorè – uscita giovedì 10 ottobre 2013 – qui il trailer italiano