Da Venezia la recensione di Black Book (Zwartboek)
Zwartboek di Paul Verhoeven; con Carice van Houten, Sebastian Koch, Thom Hoffman, Halina Reijn, Derek de Lint.Regista discontinuo, Verhoeven torna in patria e non dimentica, come lui stesso ha dichiarato, la lezione hollywoodiana: anche se si fa un film ispirato ad eventi storici (in questo caso la Seconda Guerra Mondiale e l’orrore della Shoah) non
Zwartboek
di Paul Verhoeven; con Carice van Houten, Sebastian Koch, Thom Hoffman, Halina Reijn, Derek de Lint.
Regista discontinuo, Verhoeven torna in patria e non dimentica, come lui stesso ha dichiarato, la lezione hollywoodiana: anche se si fa un film ispirato ad eventi storici (in questo caso la Seconda Guerra Mondiale e l’orrore della Shoah) non si deve dimenticare di accaparrarsi il pubblico con qualche bella carta da giocare. Unire arte e commercio. No, non iniziate a tirare su le spalle, davvero: ciò che ne esce fuori, alla fine, in questo “Zwartboek” (libro nero, per intenderci), è davvero un mix riuscito tra arte e commercio, checchè la critica punti il dito sul regista alla prima sequenza fraintendibile. Perchè la storia è documentata e piena di orrori e paure, e perchè il film ha dalla sua un ritmo decente e scene di suspance che non lasciano indifferenti. Un giallo/thriller storico, quindi, oppure un film di spionaggio.
Comunque, questa storia di Resistenza e vendetta è raccontata con stile, e anche chi ha paura che Verhoeven pisci fuori dal vaso potrebbe restare piacevolmente sorpreso, come il sottoscritto. Tristezza, rabbia e paura sono le componenti che più traspaiono e la visione è più che piacevole. Ma ciò che colpisce di più è quest’insieme di personaggi sfaccettati: i “buoni”, chiamiamoli così, non lo sono mai del tutto e spesso sono dei bastardi traditori, i “cattivi”, facilmente identificabili coi Tedeschi, hanno a volte un lato umano che spiazza. Ricordando che si parla di Resistenza olandese, quindi solo di un capitolo della Shoah, quindi non facciamo di tutta l’erba un fascio… Bellissima e brava la protagonista Carice van Houten, ma bravi e convincenti anche tutti gli altri. Qualche colpo di scena non guasta mai, e qui ce ne sono un paio ben assestati. Ebbravo Verhoeven!
Voto Gabriele: 7