J. Edgar di Clint Eastwood: primo trailer italiano
Bocciato a sorpresa dalla critica americana (qui una critica negativa), J. Edgar si appresta finalmente a sbarcare anche nei cinema italiani. Atteso in sala a partire dal 4 gennaio del 2012, il film di Clint Eastwood si mostra quest’oggi attraverso il primo trailer in italiano.
Bocciato a sorpresa dalla critica americana (qui una critica negativa), J. Edgar si appresta finalmente a sbarcare anche nei cinema italiani. Atteso in sala a partire dal 4 gennaio del 2012, il film di Clint Eastwood si mostra quest’oggi attraverso il primo trailer nella nostra lingua. Protagonista assoluto Leonardo DiCaprio, per una pellicola che ‘teoricamente’ doveva portarlo ad un passo da quell’Oscar fino ad oggi sempre sfuggito.
Al suo fianco troveremo Judy Dench, nel ruolo di sua madre; Armie Hammer/Clyde Tolson, assistente e presunto amante di Hoover; Naomi Watts/Helen Gandy fidata segretaria personale; Josh Lucas/Charles Lindbergh, aviatore di fama mondiale e padre di Charles Lindbergh Jr. che fu tragicamente rapito e ucciso nel ‘32 e Damon Herriman/Bruno Hauptmann, processato e condannato per il rapimento e l’uccisione del figlio di Lindbergh.
Durante la sua vita, J. Edgar Hoover è diventato l’uomo più potente di tutti gli Stati Uniti d’America. A capo dell’ FBI per circa 50 anni fino alla data della sua morte nel 1972, non si è fermato davanti a nulla pur di proteggere il suo paese. Restando in carica durante i mandati di ben 8 Presidenti e tre guerre, Hoover ha dichiarato guerra a minacce sia vere che immaginarie, spesso infrangendo le regole per proteggere i cittadini americani. I suoi metodi erano allo stesso tempo spietati ed eroici e la sua più grande ambizione era quella di essere ammirato a livello globale. Hoover è stato un uomo che dava grande valore ai segreti – soprattutto a quelli degli altri – e non ha mai avuto paura ad usare le informazioni in suo possesso per esercitare la sua autorità sui leader più importanti della nazione. Consapevole che la conoscenza è potere e che la paura crea le opportunità, ha usato entrambe per ottenere un’influenza senza precedenti e per costruirsi una reputazione che era formidabile e intoccabile.