Lunchbox – 3 clip in italiano del film indiano premiato a Cannes
Lunchbox: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico che uscirà in Italia il 28 novembre 2013.
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Disponibili tre clip in italiano per Lunchbox, opera prima del regista indiano Ritesh Batra premiato dal pubblico al Festival di Cannes che approda oggi nei cinema italiani.
Il film è interpretato dal veterano Irrfan Khan visto anche in The Millionaire, Vita di Pi e The Amazing Spider-Man, Nimrat Kaur e Nawazuddin Siddiqui.
La trama racconta una delicata storia d’amore epistolare (in tempi di sbrigativi SMS e messaggini pre-confezionati una ventata d’aria fresca) ambientata nella Mumbai dei nostri giorni, che vedrà galeotto un pranzo preparato con amorevole cura da una casalinga finire per errore nelle mani di un impiegato prossimo al pensionamento, mera coincidenza o destino che sia tra i due nascerà una complicità fatta di messaggi e confessioni.
Ricordiamo che Lunchbox è stato selezionato al Torino Film Festival all’interno della sezione Torino Film Lab e vi segnaliamo inoltre una recensione in anteprima del film da Cannes e una polemica sorta dopo l’esclusione della pellicola dalla corsa alla categoria Miglior film straniero degli Oscar 2014.
La trama ufficiale:
LUNCHBOX, racconta di Ila, una casalinga appassionata di cucina che spera, con le sue ricette saporite e speziate, di ridare un po’ di vitalità al suo matrimonio.
E di Saajan, un modesto impiegato a pochi mesi dalla pensione, che si vede recapitare sulla sua scrivania, inaspettatamente, tutte le mattine, il lunchbox che Ila amorevolmente prepara ogni mattina per il marito. Ila non sa che il suo lunchbox è finito sulla scrivania sbagliata! Insospettita dalla mancanza di reazione del marito ai suoi manicaretti, infila nel porta-pranzo un biglietto, nella speranza di risolvere il mistero. Sarà solo l’inizio di un lungo scambio di messaggi tra Ila e Saajan che lentamente si trasformerà in un’affettuosa amicizia.
Pian piano i loro messaggi diventeranno brevi confessioni sulle loro solitudini, sulle loro paure, sui ricordi e sulle loro piccole gioie.
Scriversi diventerà un modo per sentirsi vicini in una metropoli come Mumbai che spesso distrugge speranze e sogni.
Pur rimanendo estranei, Ila e Saajan intrecciano una relazione virtuale che potrebbe compromettere le loro vite reali.
Lunchbox – Premio del Pubblico a Cannes, dal Torino Film Lab al cinema
Trailer, poster, foto e note di regia di Lunchbox, l’opera prima di Ritesh Batra, già premio del Pubblico a Cannes, presente al TorinoFilmLab, nei cinema italiani con Academy Two dal 28 Novembre 2013.
Sin dal 1890 circa 5000 dabbawallahs (dal marathi dabba “gavetta” più walla, “trasportatore”) consegnano quasi 200.000 pasti caldi, dai fornelli delle case di periferie, alle scrivanie di scuole e uffici del centro di Mumbai, prima di restituire i contenitori vuoti alle casalinghe, assicurando l’amorevole e devoto pasto casalingo senza rischi di contaminazioni castali o igieniche.
Un servizio antico arrivato ai giorni nostri quasi immutato, funzionale e sicuro (consegnano anche denaro, messaggi e oggetti di valore senza che manchi mai qualcosa), con un margine di errore pari ad uno su 1 milione di consegne, quell’unico e raro caso che ha ispirato la storia d’amore epistolare protagonista dell’opera prima del regista indiano Ritesh Batra.
Un amore casto ma intenso, quanto può esserlo un pasto cucinato con il cuore, nato per caso tra Ila (Nimrat Kaur) e Saajan (Irrfan Khan), tra una casalinga appassionata di cucina che spera di ridare un po’ di vitalità al suo matrimonio con le sue ricette saporite e speziate che prepara amorevolmente per il Lunchbox di suo marito (Nakul Vaid), e un modesto impiegato a pochi mesi dalla pensione che lo riceve per sbaglio.
La storia di un’affettuosa amicizia nata dallo scambio di brevi messaggi, confessioni sulle reciproche solitudini e piccole gioie, su paure e ricordi che in una metropoli come Mumbai capace di distrugge speranze e sogni, rischia di compromettere le loro vite reali.
Una delicata storia di emozioni che toccano nel vivo ognuno di noi, che ha già conquistato il Premio del pubblico alla Semaine de la Critique di Cannes, e quello degli indiani che abitualmente affolla i cinema solo per i musical di Bollywood.
Un film, prodotto e sviluppato grazie al TorinoFilmLab, che passerà quindi per il 31.Torino Film Festival, prima di arrivare nelle sale italiane, distribuito da Academy Two dal 28 Novembre, del quale oggi potete sbirciare il trailer italiano, il poster, una galleru di fotografie, note di regia e gli approfondimenti a seguire.
Note di Regia
QUALCUNO CON CUI CONDIVIDERE
Mi trovo spesso a scrivere storie che raccontano quanto possa essere bizzarra la vita che ti fa trovare qualcosa di straordinario anche nell’ordinario.
C’è una eco fortissima di questo in Lunchbox, dove i personaggi scoprono che hanno dimenticato segmenti importanti della propria vita, perché non hanno avuto nessuno a cui raccontarli fino a quel momento.
La linea sottile di confine nel film tra il “verismo” e l’aspetto fantastico e sognante, mette alla prova la capacità dello spettatore di credere ancora che tutto possa accadere nella vita.
VIVERE IN PRIGIONE
Entrambi i protagonisti di Lunchbox vivono in una prigione. Ila è rinchiusa nella prigione del suo matrimonio e Saajan è prigioniero del suo passato. La storia racconta di come il destino guidi le nostre esistenze e di come spesso possiamo scegliere, quando lo vogliamo veramente, di trasformare la nostra vita. Un altro ruolo centrale nel film è quello di Shaikh, un nuovo collega di ufficio di Saajan che quest’ultimo dovrà formare perché possa prendere il suo posto, quando lui andrà in pensione. Shaikh è un sopravvissuto. E’ un orfano, ha scelto il suo nome e si è costruito una vita in una città difficile come Mumbai. Apparentemente infantile e ingenuo, Shaikh non ha accettato il suo destino senza combattere. A poco a poco la relazione tra il giovane Shaikh e il maturo Saajan si trasformerà in un rapporto padre e figlio e aiuterà Saajan ad emergere dalla prigionia del suo passato.
MONDI DIFFERENTI
Ila vive a Kandivili, il quartiere di Mumbai abitato dalla classe media conservatrice. Saajan vive nel villaggio di Ranwar, nel vecchio quartiere cattolico di Bandra.
Fondamentale nella storia è comprendere che i percorsi di vita dei due protagonisti non si sarebbero mai incrociati se non fosse stato commesso un errore nella consegna del lunchbox.
Esistono molteplici città all’interno di Mumbai. II loro background e i loro mondi così diversi, ci fanno sperare che qualcosa di buono possa accadere anche nei luoghi più inusuali.
Esiste un linea sottile che unisce questi due personaggi che va oltre i luoghi in cui abitano e in cui sono cresciuti. Entrambi non vivono bene il loro tempo, amano i programmi tv degli anni ’80 e i vecchi Irani cafés di Mumbai. L’espediente dello scambio di lettere tra i due protagonisti che muove la storia, rivela anche la nostalgia per un modo di comunicare ormai superato.
Questo film è intriso di profonda nostalgia per i primi anni ’80, gli stessi anni in cui io sono cresciuto a Mumbai.
LAVORANDO CON IL CAST
Il metodo di lavoro con Irrfan è stato molto ben organizzato, abbiamo cercato insieme il significato più profondo della scrittura e letto tra le righe della sceneggiatura.
Irrfan è stato, sin dai nostri primi incontri, molto coinvolto nell’ interpretazione della scrittura e abbiamo discusso a lungo prima di iniziare a girare e dopo ogni discussione tornavo a casa e riscrivevo. È riuscito a interpretare il suo personaggio in un modo inaspettato e straordinario. Per i personaggi di Saajan e Shaikh, ho pensato da subito a Irrfan e Nawazuddin Siddique e mi emozionava sapere che avrebbero preso parte al film.
Per il personaggio di Ila, ho trascorso quattro mesi tra audizioni e incontri a Mumbai, fino al giorno in cui ho incontrato un’attrice meravigliosa, proveniente dal teatro, Nimrat Kaur.
Ogni attore ha avuto il proprio modo di approcciarsi al testo. Dirigendo questo film, mi sono sentito spesso come tre registi diversi in un corpo solo! Nawaz desiderava improvvisare sul momento perché il suo personaggio dice spesso delle cose inaspettate ed è pieno di stupore e quindi spesso abbiamo improvvisato e con ottimi risultati. Con Nimrat abbiamo lavorato sulla parte per tre mesi prima di iniziare a girare. La sua storia è girata interamente in un minuscolo appartamento di Mumbai e abbiamo indossato i costumi e provato nella location per tre mesi con lei e la bambina che interpreta la figlia.
OFF BOLLYWOOD
È molto difficile fare film diversi da quelli di genere in India, perché il pubblico dei film off – Bollywood è di solito un pubblico internazionale che vive fuori dall’India.
Spero che lo spirito della storia, continui ad attirare anche gli spettatori indiani e che possano essere felici di condividere il significato più profondo del film. L’India sta cambiando, e le storie che riflettono davvero la vita del popolo indiano stanno conquistando il pubblico. A me piacerebbe fare un film di genere, un Bollywood musical, ma dovrei riuscire a dargli uno stile assolutamente personale e costruirlo intorno a un fulcro emotivo molto forte.
Via | Academy Two – Facebook