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Miami Vice: l’adrenalina che commuove

MIAMI VICE (Miami Vice, USA, 2006) di Michael Mann; con Colin Farrell, Jamie Foxx, Gong Li, Naomie Harris, Ciarán Hinds, Justin Theroux, Barry Shabaka Henley, Luis Tosar.La scena d’apertura ci fa già entrare senza fronzoli nel vivo del film. Una sagoma nera su uno sfondo di luci fosforescenti, e Numb dei Linkin Park & Jay-Z

15 Ottobre 2006 02:16

MIAMI VICE (Miami Vice, USA, 2006) di Michael Mann; con Colin Farrell, Jamie Foxx, Gong Li, Naomie Harris, Ciarán Hinds, Justin Theroux, Barry Shabaka Henley, Luis Tosar.

La scena d’apertura ci fa già entrare senza fronzoli nel vivo del film. Una sagoma nera su uno sfondo di luci fosforescenti, e Numb dei Linkin Park & Jay-Z a palla. E poi ecco i due agenti, Sonny Crockett e Rico Tubbs: qualche parola, giochi di sguardi, e via, si dia inizio alle danze. E che danze.
Miami Vice è l’ennesima dimostrazione di quanto valga Michael Mann nel panorama dell’action: probabilmente è unico. Chissene se c’è “poco rispetto” per la serie cult da cui è tratta (anche perchè Mann ci s’ispira e basta per tirare fuori un film assolutamente suo: tanto di cappello!), non importa se dagli anni ’80 che tanto fecero moda siamo ai giorni nostri tra computer iperveloci e cellulari ultratecnilogici. Basta guardare, nel senso visivo del termine, la pellicola per innamorarsene. Come del resto anche per Collateral, con la sua fotografia straordinaria (possiamo dire che, anche se è la stessa, che l’effetto ottenuto, soprattutto nelle scene notturne, è ancora una volta una sorprendente sorpresa), la sua colonna sonora che a volte martella gustosamente (proprio come nella scena iniziale in discoteca: certo che Mann con le discoteche ci sa fare…!) e che a volte emoziona, il montaggio e le inquadrature assolutamente giuste. Ed in giro già si dice che non c’è trama e non ci sono personaggi. Chissà che film hanno visto. In quanto alla trama chi ama i sotterfugi, le missioni, i doppi giochi avrà pane per i suoi denti; per quanto riguarda i personaggi… beh, parliamone. Va bene che sin dal primo secondo si entra nel vivo dell’azione e con un ritmo invidiabile non ci si stacca dalla poltrona fino alla fine, ma Sonny, Rico e Isabelle vivono alla grande. E la storia d’amore fra il primo e la terza è tutta un programma, fino al commovente finale. Michael Mann sa davvero il fatto suo in fatto di personaggi e relazioni interpersonali, e centra il miglior bersaglio della pellicola probabilmente proprio nel personaggio di Isabelle, interpretata da una Gong Li sempre più magnetica. Ma dal regista di Manhunter e Heat ci si aspettava tutto questo. Una vera delizia.

Voto Gabriele: 8