I film più deludenti del 2013 secondo CriticWire
E rieccoci all’ennesima classifica di fine anno sui film 2013: questa volta parlano i critici raccontandoci le loro delusioni
Un film può essere brutto, niente da dire. Ma forse è peggio trovarsi di fronte ad una delusione. Ecco che il sito IndieWire ha pubblicato la classifica Criticwire Survey: 2013’s Biggest Disappointments ossia Le delusioni più grandi del 2013 secondo Criticwire. Quali saranno? Vediamole insieme.
Danny Bowes, RogerEbert.com – Movies By Bowes
In termini non solo di aspettative ma di potenzialità è stato Elysium. Avrebbe potuto avere un aspetto straordinariamente rilevante, attraverso il prisma della fantascienza. Avrebbe potuto essere un buon film d’azione, invece del pasticcio che ha finito di essere. Era troppo triste e grintoso per essere divertente e troppo stupido per essere il film d’azione con un cervello e di coscienza che voleva essere. E tuttavia, il potenziale è lì, e chiede solo di essere trasformato in un film migliore. Oh, Elysium, avevo tante speranze!
Mark Young, Sound on Sight – The New York Movie Klub
La risposta è facile, senza dubbio, Elysium. Come un sacco di gente, ho pensato che fosse una prospettiva imperdibile. Mi piace Neill Blomkamp e rispetto Matt Damon e Jodie Foster come attori. La storia avrebbe potuto essere trasformata in una magnifica serie HBO, secondo me. Forse è quello che hanno cercato di fare perché nella fretta di far rientrare il tutto in due ore, nel film ci sono salti di logica abbastanza vasti. Aggiungete poi l’interpretazione ridicola di Sharlto Copley come cattivo e la debole coreografia action, e si ottiene un’occasione persa ad ogni livello.
Glenn Heath Jr., San Diego CityBeat – Slant Magazine
La mia più grande delusione del 2013 deve essere il film di fantascienza inetto e ampolloso di Neill Blomkamp, Elysium. Non solo la premessa era affascinante, sembrava suggerire un profondo interesse per le conseguenze brutali di divisione di classe e della disuguaglianza sociale. Questo sembrava l’occasione perfetta per un giovane regista “visionario” di creare qualcosa di speciale all’interno del sistema hollywoodiano. Invece, Elysium è stata una narrazione goffa e completamente priva di originalità e cervello.
Christopher Campbell, Nonfics – Movies.com
So che sembra sciocco, ma sono rimasto davvero deluso da One Direction: This Is Us. Dopo Justin Bieber: Never Say Never questi documenti di musica pop hanno bisogno di puntare un po’ più alto. Comic-Con: Episode IV – A Fan’s Hope di Morgan Spurlock è uno dei migliori ritratti di fandom che abbia mai visto, e sarebbe stato bello vedere una cosa del genere con la band fenomeno. Invece il film sugli One Direction è stata solo una generica vetrina.
Kristy Puchko, Cinema Blend – Pop Crush
Il Grande Gatsby. E’ un libro che ho amato e rivisitato spesso dai tempi del liceo. Ogni volta che lo leggo mi rimane il grande mistero: chi è il vero Gatsby? Perché Nick non può essere attendibile. Lui è un narratore inaffidabile. Il Gatsby di Baz Luhrmann avrebbe potuto essere bello, fluido ed elegante. Invece, è stato un video musicale di cattivo gusto, abbagliato a morte.
Alissa Wilkinson, Christianity Today
Oh, Gatsby, facilmente. Ho un centinaio di frustrazioni con questo film, che ho visto due volte, per farmelo piacere. Alla prima visione ero per lo più delusa perché non mi sembrava “grande” abbastanza. Alla seconda visione mi sono resa conto che avevo anche sperato in un pastiche à la Moulin Rouge!… Era necessario qualcosa di più di un semplice paio di canzoni di Jay-Z e dell’uso del 3D. Invece, è stato troppo prevedibile, il personaggio di Daisy era insulso e piatto e Tobey Maguire era un disastro. L’unico che si salva era Leo, meraviglioso.
Kenji Fujishima, Slant Magazine – In Review Online
Sono rimasto deluso da The Ring Bling, più o meno il tipo di pellicola superficiale che i suoi detrattori di solito l’accusano di fare.
Brian Tallerico, RogerEbert.com – Hollywood Chicago
Solo Dio perdona: raramente ci sono due talenti creativi passati da un livello così alto ad uno così basso.
Marc V. Ciafardini, Go See Talk
Oblivion. Era un brutto film? Sì, soprattutto se paragonato a tutti i grandi film che ha usato come “ispirazione”.
Jordan Hoffman, ScreenCrush – NY Daily News
Io sono e sempre sarò, un amico di Star Trek. Difendo alcuni degli episodi più rancidi perché di solito venivano dal cuore. Star Trek Into Darkness è stato fatto in una sala da scrittori annoiati che cercano di attaccare un piolo quadrato in un buco rotondo. E’ stato doppiamente deludente perché il primo Star Trek di JJ Abrams era – ed è tuttora – dannatamente buono. Ma STID è stato un disastro. Tuttavia, ha un sacco di sfrigolio, divertimento e buona azione. Ho finito per dargli un 7 nella mia recensione – e anche se avevo molti dubbi, il mio giudizio era in definitiva positivo. Questo è stato un chiaro caso di scrivere una recensione di getto. Dovevo dormirci su.
John Oursler, Village Voice – Sound on Sight
Senza dubbio, Come un tuono ottiene il mio voto per la più grande delusione personale dell’anno. Ero un grande fan di Blue Valentine e mi aspettavo grandi cose da Cianfrance/Gosling questa volta. Ho provato davvero ad amare il film, ci ho provato davvero, ma è stato davvero difficile farlo.
Steve dollaro, Wall Street Journal – Washington Post
The Grandmaster. Dopo 30 minuti, ho cominciato a sonnecchiare. Ma forse, come suggerisce Kevin Lee, ho davvero bisogno di vedere la versione cinese.
William Bibbiani, CraveOnline
20 anni fa se mi avessero nominato Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone recitare nello stesso film, la mia testa sarebbe esplosa. Ed ecco, finalmente è accaduto. E il risultato è stato Escape Plan: è così mediocre che è dimenticabile. Uno dei film più attesi degli ultimi decenni è stato a malapena pubblicizzato, non accontenta nessuno. Una delusione.
Peter Howell, Toronto Star
Devo dire che sono rimasto deluso da Monsters University, un sequel a corto di risate e privo di originalità. E’ stato evidente fin da Cars che la Pixar non è più interessata a fare animazione innovativa.
Sean Hutchinson, CriterionCast – Latino Review
La mia più grande delusione quest’anno è stato Man of Steel: un pasticcio gonfio e gratuito.
Fonte: IndieWire