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Cannes 2012: Marilyn Monroe sul poster ufficiale – Tutti i film papabili secondo Cineblog

Marilyn Monroe spegne le candeline dei 65 anni del Festival di Cannes. Cineblog intanto prova ad indovinare i titoli in programma…

pubblicato 29 Febbraio 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 03:46

Dopo Monica Vitti, Juliette Binoche e Faye Dunaway, tocca a Marilyn Monroe comparire sul poster ufficiale del Festival di Cannes (cliccatelo per vederlo in alta risoluzione). Il 5 agosto saranno 50’anni dalla scomparsa dell’attrice, “omaggiata” di recente da Simon Curtis nel film My Week with Marilyn. Per la sua interpretazione della Monroe durante le riprese de Il principe e la ballerina, Michelle Williams ha ricevuto la sua terza nomination agli Oscar. Nel poster, è Marilyn ad “omaggiare” il Festival di Cannes, spegnendo le candeline dei suoi 65 anni.

Ma torniamo sulla Croisette. L’edizione 2012 si terrà dal 16 al 27 maggio, e vista la pubblicazione del poster, ci si aspetta che da un giorno all’altro venga annunciato il film d’apertura (Update 9 marzo: è Moonrise Kingdom di Wes Anderson). Cineblog prova a fare le sue previsioni sui film papabili per il cartellone di quest’anno. E senza ombra di dubbio potrebbe essere una grande annata per Cannes: Nanni Moretti avrà senz’altro un bel lavoro da fare nel decidere la Palma d’Oro 2012 e gli altri premi… Ricordiamo, come sempre, che le seguenti sono solo delle supposizioni e non c’è ancora nulla di certo.

Stati Uniti

Sia chiaro: i film di Hollywood e dintorni non puntano più troppo su Cannes, preferendo altri festival per iniziare il loro lungo percorso. Non perché Cannes stia perdendo prestigio, anzi, visto che resta ancora il festival n.1 sulla piazza, ma perché l’inizio della stagione cinematografica, che coincide con i primi festival autunnali, è un trampolino di lancio migliore. Ma detto questo, l’America in questa edizione non dovrebbe affatto mancare nella selezione ufficiale.

Tutte le nostre previsioni dopo il salto.

Cannes 2012: The Place Beyond the Pines

Il film d’apertura potrebbe essere Moonrise Kingdom di Wes Anderson: il problema è che il film, programmato per il 25 maggio negli States, uscirà in Francia proprio il 16. Una coincidenza un po’ assurda. Puntiamo allora su Prometheus di Ridley Scott, che aveva aperto due anni fa con Robin Hood. Sarebbe un bell’evento. In terra di blockbuster, non è da escludere la partecipazione di tre film, magari fuori concorso. Il primo è Ribelle – Brave, nuovo film targato Pixar: esce in America il 22 giugno. Tre anni fa Up aprì proprio Cannes tra infiniti applausi.

Altri due filmoni americani papabili potrebbero essere due sequel numero 3, che porterebbero glamour in passerella, cosa che Cannes non disdegna mai: sono Men in Black III di Barry Sonnenfeld (uscita 25 maggio negli States, il 23 in Francia), e Madagascar 3: Ricercati in Europa di Conrad Vernon (e scritto da Noah Baumbach!), in uscita l’8 giugno negli States e il 6 in Francia. Dovrebbe essere quasi certo in cartellone invece Savages (Le belve), il nuovo lavoro di Oliver Stone, forse fuori concorso: negli States esce il 6 luglio.

Per quel che riguarda gli “autori”, c’è molta attesa per The Master di Paul Thomas Anderson: chissà, intanto noi fremiamo per vederlo. Chissà se Terrence Malick ha pronti il documentario Voyage of Time e il film narrativo conosciuto come The Burial: dopo la Palma d’Oro non sarebbe impossibile veder tornare il regista a Cannes, ma con Malick non si può mai sapere nulla di nulla. Chissà invece a che punto è The We and the I, misterioso progetto di Michel Gondry girato con ragazzini non professionisti del Bronx.

Altre possibilità. Steven Soderbergh potrebbe portare sulla Croisette il “piccante” Magic Mike, con tanto di parata stellare ormonale. Noi, per il concorso, puntiamo su Derek Cianfrance (Blue Valentine era nell’Un certain regard) e il suo The Place Beyond the Pines, ancora con Ryan Gosling. Doppio Zac Efron “impegnato” all’orizzonte: lo vedremo nel nuovo film di Ramin Bahrani, ancora senza titolo, e in The Paperboy di Lee Daniels. Precious era nell’Un certain regard. Uno dei due titoli sarà a Cannes?

Cannes o Venezia/Toronto?

The Wettest County di John Hillcoat, in uscita il 31 agosto, avrà la sue premiere a Venezia: lo ha confermato Harvey Weinstein. Probabili le presenze anche di Argo di Ben Affleck (14 settembre), già al Lido con The Town, e Cogan’s Trade di Andrew Dominik (21 settembre), in concorso nel 2007 con L’assassinio di Jesse James. Pronto per settembre anche Looper di Rian Johnson con Joseph Gordon-Levitt. “Bruciato” Dark Shadows (esce ovunque prima di Cannes), c’è Frankenweenie, il quale esce ad ottobre. Più papabile per Venezia/Toronto che Cannes anche Gravity di Alfonso Cuaron, che uscirà il 21 novembre. Idem per l’attesissimo e misterioso Cloud Atlas di Tom Tykwer e dei fratelli Wachowski. Intanto sono in corso le riprese del nuovo film di James Gray, dal titolo provvisorio Low Life

Fuori gioco per tutti e tre i festival probabilmente Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann, Django Unchained di Quentin Tarantino, il film di Kathryn Bigelow su Bin Laden e Life of Pi di Ang Lee: escono tutti troppo tardi, a dicembre. Per chi spera ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno a Cannes: non accadrà mai.

Cannes 2012: On the Road

Francia

Un titolo è certo da molto tempo: Amour di Michael Haneke, “abbonato” al concorso cannense e vincitore della Palma d’Oro per Il nastro bianco. Esce il 23 maggio. Certo ormai, finalmente, anche il “temuto” On the Road di Walter Salles, prodotto dalla Mk2: esce in Francia il 23 maggio. Il 25 aprile uscirà il nuovo film di Alain Resnais, Vous n’avez encore rien vu: l’anteprima a Cannes non dovrebbe mancare.

E non dovrebbe mancare l’appuntamento neanche Valérie Donzelli con il musicale Main dans la main: e forse questa volta per lei sarà concorso. Da non escludere neanche la partecipazione di Arnaud Desplechin con Jimmy Picard, e di Léos Carax con Holly Motors (nel cast… Kylie Minogue ed Eva Mendes). Papabili anche Joachim Lafosse con Aimer à perdre la raison e il nuovo lavoro di François Ozon, il thriller Dans la maison.

Cannes o Venezia/Toronto?

Laurent Cantet ha già detto di voler presentare Foxfire a Toronto; peccato non passi anche per il Lido. Jacques Audiard, dopo il Gran Premio della Giuria avuto per Il profeta, dovrebbe saltare l’appuntamento di Cannes e approdare ad un festival autunnale con il nuovo Rust & Bone, pronto per il 24 ottobre. Dovrebbe essere al Lido anche Après Mai, nuova fatica di Olivier Assayas pronta per settembre.

Update 9 marzo: il film di Audiard uscirà in Francia il 17 maggio.

Cannes 2012: Io e Te

Italia

Tre film papabili per Cannes (sia in concorso che non, ma anche per l’Un certain regard) usciranno già prima in Italia. Sono: Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana, film sulla strage di Piazza Fontana in uscita il 30 marzo; Magnifica Presenza di Ferzan Ozpetek, in uscita il 16 marzo; e soprattutto Io e te, attesissimo nuovo lavoro di Bernardo Bertolucci, in uscita l’11 maggio. Occhi puntati ovviamente anche su Big House, il nuovo film di Matteo Garrone, Gran Premio della Giuria per Gomorra: esce il 4 maggio.

Cannes 2012: The Angels� Share

Resto d’Europa

Dalla Spagna potrebbe concorrere per la Palma d’oro Historia de la meva mort del catalano Albert Serra, mentre dal Portogallo potrebbe tornare l’instancabile Manoel de Olveira con Gebo et l’ombre, con Jeanne Moreau e Claudia Cardinale. Dopo la Palma ricevuta nel 2007 per 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni, il rumeno Cristian Mungiu potrebbe essere in concorso con Beyond the Hills. Ulrich Seidl dovrebbe aver finito il suo Paradies, in lavorazione già da parecchi mesi.

Attenzione poi a Susanne Bier e alla sua nuova commedia romantica All You Need Is Love; sempre dalla Danimarca potrebbe arrivare Jagten di Thomas Vinterberg. Tra le nazioni più in forma d’inizio stagione, l’Inghilterra ha pronto per questa edizione di Cannes il sempreverde Ken Loach con The Angels’ Share, praticamente già in concorso. Non dovrebbe essere sulla Croisette la trasposizione di Anna Karenina firmata da Joe Wright, pronta per settembre. Che fine ha fatto, infine, Goltzius and the Pelican Company di Peter Greenaway?

Cannes 2012: The Grandmasters

Oriente

Il titolo più atteso è ovviamente The Grandmasters di Wong Kar-wai, per gestazione quasi il “The Tree of Life d’Oriente”. Per questa edizione dovrebbe farcela. Sarà sicuramente presente Hong Sang-soo con In Another Country, protagonista Isabelle Huppert. Pou-Soi Cheang ha in serbo due lavori: l’atteso Motorway e The Monkey King. Noi puntiamo sul primo, perché il secondo potrebbe essere pronto solo per il 2013.

Chissà se invece Takashi Miike porterà The Legend of Love & Sincerity, tratto da un manga e in uscita il 16 giugno in Giappone. Sempre dal Giappone ci potrebbe essere Takeshi Kitano con Outrage 2: il primo capitolo era in concorso due anni fa. Doppio Kôji Wakamatsu: se il suo Petrel Hotel Blue avrà un’anteprima al Japan Society di New York, ha pronto anche Sennen no yuraku.

Trasferta giapponese per l’iraniano Abbas Kiarostami con The End, che segue le orme del collega Amir Naderi (Cut): due anni fa era in concorso con Copia Conforme. E per un iraniano in trasferta giapponese, troviamo un coreano in trasferta americana: è attesissimo Park Chan-wook con Stoker, dal cast stellare. La sorpresa più grande potrebbe però farla, dopo Arirang, ancora Kim Ki-duk, che avrebbe un nuovo film in post-produzione, intitolato Pieta

Cannes 2012: Cosmopolis

Resto del mondo

Tutta la nostra attenzione è su Cosmopolis, l’attesissimo nuovo lavoro di David Cronenberg a pochi mesi di distanza da A Dangerous Method. È praticamente già in concorso. Chissà se a fargli compagnia, sempre dal Canada, ci sarà il giovanissimo Xavier Dolan, al suo terzo lungometraggio con Laurence Anyways. Potrebbe farcela anche l’iraniano Bahman Ghobadi con Rhinos Season, che vede nel cast la nostra Monica Bellucci. Dall’America del Sud è quasi confermata la presenza, forse nell’Un certain regard, di Pablo Trapero con Elefante blanco. Da non escludere infine le presenze dell’algerino Tariq Teguia con Ibn Battuta e del messicano Carlos Reygadas con Post Tenebras Lux. E, dalla Russia, attenzione ad Aleksei German: dopo circa 12 anni di lavoro (!! altro che Malick!) è pronto il suo History of the Arkanar Massacre

E ora, non ci resta che attendere…

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