John Carter: le recensioni dei critici
Carino, stupido, divertente, piacevole, complicato, lungo, pasticciato, mediocre… ecco gli aggettivi più usati per descrivere John Carter.
Mentre scrivo il post vi segnalo che su RottenTomatoes il Tomatometer dei critici sul film John Carter è a 51% mentre quello del pubblico è 72%. Ma vediamo con più attenzione qualche recensione, visto che la nostra vi ha fatto tanto discutere (attualmente siamo a 122 commenti!).
Christopher Orr – The Atlantic: La performance più indelebile nel film è Woola, un cane a sei zampe marziano.
Rick Groen – Globe and Mail: Non è male, incorniciato da una partenza decente e da una solida rifinitura ma ha cedimenti nel mezzo come un materasso a buon mercato.
Jim Lane – Sacramento News & Review: …molto divertente…
Michelle Alexandria – Eclipse Magazine: E’ bello vedere un adattamento che si erge sulle sue proprie gambe. Non è così grande o epico come vuole essere, ma è piacevole.
Scott Nash – Three Movie Buffs: Troppo lungo, troppo complicato e poco divertente.
Diva Velez – TheDivaReview.com: Basato su un romanzo del 1912 di Edgar Rice Burroughs, John Carter è un pasticcio confuso e troppo lungo. E’ un film che avrebbe dovuto aspettare altri cento anni per avere una buona sceneggiatura.
Jason Di Rosso – MovieTime, ABC Radio National: A volte lo spettacolo è accattivante, ma è sempre un po’ troppo stupido.
Mike McGranaghan – Aisle Seat: Non è che John Carter sia brutto, è solo molto mediocre. E la mediocrità è mortale in questo genere.
Geoffrey MacNab – The Independent: E’ uno di quei film bloccati nel purgatorio tra live action e animazione.
Tom Huddleston – Time Out: È costato una cifra spropositata (si parla di più di 250 milioni di dollari), i protagonisti principali (con l’eccezione di qualche voce celebre prestata a pupazzi animati al computer) sono più o meno sconosciuti, la storia è familiare solo a una piccola minoranza di appassionati di fantasy, la trama è complicatissima e condita da nomi assurdi, location bizzarre e da uno dei titoli più tristi che si ricordino, e infine la regia è di un novellino, alla prima esperienza con un action movie prodotto da una major.
Con chi siete d’accordo (o in totale disaccordo?)