La Grande Bellezza nominato all’Oscar 2014 come Miglior Film Straniero: dichiarazioni
La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino è nella cinquina dei migliori film stranieri degli Oscar 2014. Ecco le prime dichiarazioni sulla sua candidatura, a partire da quelle di Paolo Sorrentino, Sabrina Ferilli, Carlo Verdone e Pier Silvio Berlusconi.
A poche ore dalla nomination agli Oscar 2014 come miglior film straniero, cominciano ad arrivare le prime dichiarazioni sulla candidatura de La Grande Bellezza. Ecco quelle di Paolo Sorrentino, di Sabrina Ferilli, Carlo Verdone e di Pier Silvio Berlusconi.
Paolo Sorrentino: “Gli Oscar sono il massimo”
Paolo Sorrentino racconta al Tg1 il momento in cui ha saputo che il film era stato nominato:
Eravamo piuttosto tesi, ed è una meravigliosa notizia. E’ un film che prende ispirazione da tipi italiani, e quindi è doveroso ringraziare l’Italia, che ha uno sguardo di tenerezza e comprensione nei confronti anche delle più evidenti miserie umane.
Sul perché del successo de La Grande Bellezza negli Stati Uniti (ma anche all’estero in generale), Sorrentino lo spiega a Il Messaggero:
Qui il pubblico era predisposto per potere apprezzare questo film senza alcun pregiudizio e soprattutto con un approccio emotivo e sentimentale scevro da ogni ragionamento, ed era il modo migliore per approcciarsi a un film come La grande bellezza. Speravo accadesse e che il pubblico si lasciasse trasportare sul filo dell’emozione sentimentale, e non intendo quella propriamente amorosa, ma quella rispetto alla vita, alla gioia, ai dolori dell’esistenza umana.
Sul “sogno” degli Oscar, invece, il regista si dichiara ancora frastornato:
Ognuno di noi che intraprende questa strada sogna un giorno che il proprio lavoro venga riconosciuto e gli Oscar sono il massimo: erano un sogno e sognare non costa ed è un’attività rinfrancante. Poi esserci dentro ora, in una dimensione reale e non più onirica, ha dell’incredibile e mi lascia frastornato. Non ho ancora ben compreso cosa stia accadendo e spero di raccapezzarmici un poco di più nei prossimi giorni.
Non sento alcun peso, anzi, sono felice di rappresentarlo, con un film che credo possa farlo degnamente. E so che non ci sono solo io nel cinema italiano. Sono in compagnia di tanti bravissimi colleghi che gli fanno onore quotidianamente». Gli Oscar, la nomination, almeno, sono un punto di partenza o un punto di arrivo per il regista napoletano? «Per il mio film sono sicuramente un punto di arrivo per me credo invece un punto di partenza che invece che placarmi mi dà una grande iniezione di energia.
Sabrina Ferilli: “Queste sono soddisfazioni grandi”
Sabrina Ferilli ha seguito in videochat assieme a Vincenzo Mollica l’annuncio delle nomination, e non è riuscita a trattenere le lacrime:
Sono contenta per Paolo e per tutti. Perché uno ci crede a questo mestiere, a questo paese, a questi talenti.
Quante persone ti vengono contro invece che incontro, [quindi] queste sono soddisfazioni grandi.
Questo premio lo dedico a tutti quelli che non si arrendono.
Carlo Verdone: “Sapevamo che era un film molto ambizioso”
L’Agi riporta le dichiarazioni di Carlo Verdone, rilasciate a Sky TG24:
È una bella giornata. Sono molto contento per tutti noi e per Paolo. Ci siamo impegnati perché sapevamo che era un film molto ambizioso e poteva diventare un capolavoro…. effettivamente lo è diventato.
C’è un grosso errore quando si dice che La Grande Bellezza è un film su Roma. Roma non c’entra niente, è una scenografia. La grande bellezza cos’è? È la giovinezza, è la nostalgia. È un film sull’invecchiamento dell’Europa, di un continente che si è invecchiato e quindi sbanda.
Pier Silvio Berlusconi: “Un segnale di fiducia per il paese”
Il primo ad esprimersi è stato Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente Mediaset, che ovviamente fa i salti di gioia e cavalca l’onda d’entusiasmo:
Lo splendido risultato di “La grande bellezza”, film di Paolo Sorrentino prodotto da Mediaset-Medusa, è il riconoscimento internazionale di un talento e di un impegno tutti italiani.
Talento, nel raccontare una storia decisamente locale, Roma e la romanità, che è riuscita a rappresentare valori universali. E di questo ringraziamo Sorrentino e tutto il meraviglioso cast.
Impegno e capacità imprenditoriale di un Gruppo, Mediaset, che investe con determinazione nella produzione audiovisiva, sia televisiva sia cinematografica.
L’apprezzamento mondiale di “La grande bellezza”, la vittoria ai Golden Globes e la nomination agli Oscar sono un segnale di fiducia per il paese e un orgoglio per le capacità ideative e realizzative di noi italiani.
Tutto doveroso, tutto al momento giusto: una dichiarazione del genere era attesa, ce l’aspettavamo tutti. Ma un commento “critico” sul senso della dichiarazione di Berlusconi Jr. ci sta. Dal punto di vista produttivo, La Grande Bellezza rappresenta effettivamente un trionfo oggettivo, e su questo non c’è dubbio.
Sul segnale di fiducia che i premi e le nomination al film danno al paese si è già discusso e se ne discuterà parecchio, anche e soprattutto in caso di vittoria della statuetta. Per chi scrive, se un segnale ci dev’essere, riguarda però proprio l’aspetto produttivo (dell’industria, e quindi anche di Medusa).
Il percorso de La Grande Bellezza ci sta prima di tutto insegnando che bisogna osare. E che appunto ci vuole talento. Piaccia o meno, il film di Sorrentino ha quell’ambizione che manca al nostro cinema da molto tempo. Ha pure l’ambizione di strafare e si prende il rischio di sbrodolare. Ma è ad oggi un caso praticamente isolato. Dobbiamo stare attenti, perché, sarà banale ma è così, una rondine non fa primavera.
Ben vengano Golden e nomination agli Oscar, se questo serve anche a dare un’iniezione di coraggio e ambizione al paese, e non solo ad inorgoglirci. Nella speranza che dopo la rondine ci sia un bello stormo, però!