The Hateful Eight – Quentin Tarantino furioso per il leakkaggio della sceneggiatura – salta il film
The Hateful Eight uscirà in libreria e non al cinema. Quentin Tarantino pubblica la sceneggiatura e accusa gli agenti di Hollywood
Un fulmine a ciel sereno. Una spy story clamorosa. Un tradimento che Quentin Tarantino non riesce proprio a digerire, tanto da sfogarsi con Deadline ed annunciare che The Hateful Eight, suo prossimo film, non si farà. Non al momento, per lo meno, e forse mai più. Ma andiamo con ordine. Il regista di Django Unchained aveva consegnato il proprio script solo a sei persone, tra le quali il produttore Reggie Hudlin, Bruce Dern, Tim Roth e Michael Madsen, pronto a vestire i panni del personaggio che erroneamente si credeva fosse ‘disegnato’ per Christoph Waltz.
Ebbene uno di questi sei personaggi ha fatto arrivare lo script segreto di Quentin tra le mani del proprio agente. Non l’avesse mai fatto. Perché il manager di Tarantino è stato subito subissato di telefonato da parte di altri agenti che cercavano di ‘lanciare’ i propri assistiti all’interno del film. La reazione del regista, neanche a dirla, è stata furiosa:
“Sono molto, molto depresso. Ho finito una sceneggiatura, una prima bozza, e non volevo girare fino al prossimo inverno, un anno da ora. Ho dato lo script a sei persone, e a quanto pare è trapelato oggi. Questo è un tradimento. So per certo che non è stato Tim Roth, ma uno degli altri due (Michael Madsen e Bruce Dern) ha passato lo script al suo agente e questo l’ha fatto circolare per tutta Hollywood. Io non so come cazzo lavorano questi agenti, ma non farò più questo film. Ho intenzione di pubblicare la sceneggiatura, e questo è tutto per ora. Ho finito. Passero al film successivo. Ne ho almeno altri dieci pronti a partire. Stavo scrivendo due script. Non avevo intenzione di girare il western fino al prossimo inverno, e ho riversato piscio e aceto sull’altra sceneggiatura. Così ora farò quella.”
The Hateful Eight è quindi ufficialmente saltato, per una storia a dir poco incredibile. Ad Hollywood ci si lamenta tanto della pirateria quando i primi a piratare sono proprio gli agenti degli stessi divi, pronti a tutto pur di riuscire a piazzare un loro assistito. Compreso il ‘contrabbandare’ sceneggiature ancora in fase di evoluzione. Il mondo marcio ‘svelato’ da Tarantino in questo sfogo con Deadline la dice tutta sull’industria cinematografica americana, con Bruce Dern, candidato agli Oscar per Nebraska e tra ‘gli odiosi 8’ del western ormai archiviato ma pronto a finire in libreria, comunque confermato tra i protagonisti del progetto. A questo punto inedito. E con un Quentin avvilito, tanto da minacciare: ‘potrei non fare niente per 5 anni‘. Speriamo solo che sia uno sfogo.