Deodato dirigerà Cannibal Holocaust 2!
Ruggero Deodato avrà un cameo in Hostel Part II di Eli Roth, giusto per sottolineare quanto il regista e il produttore Tarantino amino infarcire i loro prodotti e le loro creazioni di icone italiane dell’epoca d’oro che fu (ricordiamo che anche Edwige Fenech farà una breve apparizione nel film). E proprio sul set di Hostel
Ruggero Deodato avrà un cameo in Hostel Part II di Eli Roth, giusto per sottolineare quanto il regista e il produttore Tarantino amino infarcire i loro prodotti e le loro creazioni di icone italiane dell’epoca d’oro che fu (ricordiamo che anche Edwige Fenech farà una breve apparizione nel film).
E proprio sul set di Hostel Part II, Deodato ha trovato in Roth e nel suo modo di girare il coraggio e la voglia di ritornare dietro la macchina da presa, con il sequel di uno dei film più controversi non solo del cinema horror italiano ma probabilmente della storia del cinema, senza esagerazioni: Cannibal Holocaust.
Durante le riprese a Praga, Deodato ammette che è stato proprio Eli Roth a dargli la forza e il coraggio di ritornare in scena per scrivere e dirigere Cannibal Holocaust 2, un’idea che gli frullava in testa già da un po’. Ma fino a poco tempo fa, ammette Deodato, era solo un’idea ben presto lasciata in un angolino, in quanto pensava che il film potesse essere troppo “forte” per un pubblico come quello americano. Ma dopo aver visto Hostel (e specialmente vivendo in diretta la realizzazione del sequel, che si dice sia molto più violento), il regista di Ultimo mondo cannibale non ha avuto dubbi su cosa avrebbe dovuto fare.
Il primo Cannibal Holocaust non è certo un film per tutti i gusti, e anche il sottoscritto, che adora il genere, ha qualche riserva. Ma col tempo bisogna capire che è un film da prendere con le pinzette. Perchè è stato precursore di un certo modo di fare cinema, di fare horror (Blair Witch Project… credevate fosse davvero così originale?), e nel suo artigianato funziona.
Tutto questo, in ogni caso, non giustifica le torture e le violenze (reali) sugli animali -cosa che, purtroppo, nei film qualche volta capita troppo spesso-.
In ogni caso, un grande in bocca al lupo per il ritorno di un genere (il cannibal-movie) e per il ritorno di un regista-icona.
Fonte: Bloody Disgusting