Robocop: 35 curiosità sul film originale del 1987
Un piccolo speciale sull’originale “RoboCop” di Paul Verhoeven del 1987
Ricordo ancora quando vidi per la prima volta RoboCop. Lo trovai molto violento. Ieri sera l’ho rivisto per preparare questo speciale e devo ammettere che in alcune scene è ancora particolarmente pesante. Nell’attesa di vedere la nuova versione (qui recensita) ecco qualche curiosità sull’originale del 1987 diretto da Paul Verhoeven e interpretato da Nancy Allen, Del Zamora, Ray Wise, Peter Weller (nella parte di RoboCop/Agente Alex Murphy), Kurtwood Smith, Calvin Jung, Jesse D. Goins, Robert DoQui, Lee de Broux, Ronny Cox.
– Sacramento: un sospettato di una rapina era fuggito in un cinema per sfuggire dalla polizia. Si proiettava Robocop e rimase così affascinato dal film che non si accorse di un piccolo particolare: la polizia aveva fatto evacuare il cinema. Quando le luci si accesero l’uomo fu arrestato.
– Durante le riprese si scoprì che Peter Weller, vestito con la tuta di RoboCop, faceva fatica ad entrare nella macchina della polizia. Ecco perché nel film si vede Peter uscire dalla macchina o che si prepara a entrare nel veicolo. Quando si vede nell’auto, invece, indossava solo la parte superiore del costume ed era in mutande.
– C’era l’idea di far vedere RoboCop tornare alla sua vecchia casa. L’unico che lo riconosceva era il suo cane. Ai produttori piaceva l’idea, ma Paul Verhoeven decise di non girare la scena perché la riteneva troppo sentimentale.
– La tuta RoboCop è stato l’elemento più costoso sul set. I produttori hanno indicato che hanno speso tra 500mila ad 1 milione di dollari.
– Per il trailer cinematografico, Orion ha usato la musica dal film Terminator (1984).
– Arnold Schwarzenegger era stato considerato per il ruolo di Robocop.
– La tuta di RoboCop era così calda e pesante che Peter Weller sudava tantissimo. Venne così installato nella tuta un condizionatore d’aria.
– La sceneggiatura era stata offerta praticamente ad ogni grande regista di Hollywood ma venne rifiutata da tutti. Quando arrivò a Paul Verhoeven anche lui la gettò dopo aver letto le prime pagine, convinto che fosse solo un semplice film d’azione. Ma sua moglie lesse tutto lo script e lo convinse che la storia aveva molti elementi satirici e allegorici, e alla fine Verhoeven decise di dirigere il film.
– Le mani della tuta di RoboCop erano fatti di gommapiuma e le chiavi della macchina continuavano a rimbalzare sui palmi dell’attore ogni volta che tentava di prenderle al volo. Ci volle un’intera giornata per avere finalmente la giusta ripresa.
– La squadra che cerca di salvare Murphy era un vero team ospedaliero. Il loro dialogo è stato per lo più improvvisato.
– La scena in cui la banda di Boddicker tortura e uccide Murphy è stata pesantemente modificata, al fine di evitare un rating X. La scena con tutti i smembramento originali è inclusa nel DVD.
– Stephanie Zimbalist era stata scelta per la parte dell’Agente Anne Lewis, ma ha dovuto rinunciare quando fu richiamata a girare più episodi di Mai dire sì (1982). Fu poi scelta Nancy Allen e Paul Verhoeven le fece tagliare i capelli per desessualizzare il personaggio.
– Nancy Allen arrivò sul set quando Paul Verhoeven stava girando la volutamente brutta sitcom che appare sugli schermi televisivi per tutto il film. L’attrice rimase inizialmente inorridita e pensò che aveva firmato per fare un film con un regista incompetente.
– Il film è stato presentato ai MPAA 12 volte prima di fissare un rating R.
– Paul Verhoeven e Rob Bottin si sono scontrati più volte, prima e durante la produzione sul design e sul make-up di RoboCop. Quello su cui hanno discusso di più è stata la scena in cui Murphy si toglie il casco. Secondo Bottin la scena doveva essere girata in una zona buia, perché temeva che la luce avrebbe rivelato troppo degli effetti di make-up; Verhoeven volle girarla con la maggior luminosità, perché sapeva che il direttore della fotografia sarebbe stato capace di illuminare correttamente senza rivelare nulla. Verhoeven ebbe l’ultima parola e Bottin si rifiutò di parlare con lui per il resto della produzione. Tuttavia, alla premiere, entrambi gli uomini rimasero talmente impressionati della scena, che si sono subito perdonati. Bottin, che aveva anche giurato di non lavorare mai più con Verhoeven, accettò di fare Atto di Forza (1990).
– Scrittori e produttori erano preoccupati per la reazione dei poliziotti dalla loro rappresentazione sul film. Al contrario, si sono trovati benissimo. Hanno apprezzato soprattutto la scena in cui RoboCop getta Boddicker attraverso la finestra.
– L’Enforcement Droid Series 209 (ED-209) è mosso tramite la stop-motion.
– Per girare la scena in cui il robot ED-209 cade giù per le scale, Phil Tippett e il suo team hanno fatto una piccola replica delle scale e hanno spinto giù il modello.
– Peter Weller ha dichiarato che il momento più spaventoso delle riprese fu la scena in cui scende le scale in discoteca. Doveva scendere senza guardare giù e il fumo del locale non aiutava. Ha dovuto rifare questa sequenza per 3 volte.
– A Michael Ironside fu proposto il ruolo di Robocop, ma ha abbandonato l’idea quando capì che l’attore avrebbe avuto una cornice molto più piccola per adattarsi al costume.
– A David Cronenberg fu offerto il film.
– Peter Weller ha rifiutato una parte in King Kong 2 (1986) per recitare in questo film.
– Numero dei cadaveri: 30
– Rutger Hauer fu preso in considerazione per la parte di Robocop ma era troppo grande per entrare nel costume. Peter Weller ha ottenuto il ruolo grazie alla sua struttura snella e all’espressività del volto inferiore.
– Anche Tom Berenger era in trattative con il regista Verhoeven per Robocop.
– Gli effetti speciali sono stati generati con un computer Commodore Amiga.
– Miguel Ferrer, che interpreta Bob Morton, è cugino di George Clooney.
– Quando Runny Cox viene buttato giù dalla finestra viene usata una marionetta.
– A Howard Stern venne offerto un ruolo non specificato nel film, ma rifiutò.
– I nomi della moglie e del figlio di Murphy non sono menzionati nel film. Nei titoli di coda sono indicati come “la moglie di Murphy” e “figlio di Murphy”. Nei titoli di coda del sequel RoboCop 2 (1990), i loro nomi sono rivelati: Ellen e Jimmy.
– Jonathan Kaplan era stato scelto per la regia ma ha rifiutato per fare Fuga dal futuro – Danger Zone (1987).
– Tagline originale: Part man. Part machine. All cop. The future of law enforcement.
– Budget stimato sui 13milioni di dollari.
– Il film è stato girato a Dallas, Detroit, Monessen, Pittsburgh, Harrisburg.
– Ci sono diverse versioni del film: una da 102 minuti, una da 78, una da 98, una da 103 (unrated director’s cut) e una da 91 minuti (heavily cut).
Il video ad inizio post è un bellissimo Trailer Fan Made.
Fonte: IMDB