Project X – Una festa che spacca: Recensione in Anteprima
Sbancato il box office americano, Project X prova a fare altrettanto con il botteghino tricolore. Questa, ovviamente, è la nostra recensione.
Fenomeno di un Todd Phillips. Dopo aver letteralmente resuscitato il genere ‘sboccato’, R-Rated ed irriverente con il ciclone Una Notte da Leoni, il regista è passato in cabina di produzione per il primo found footage alla Porky’s. Costato appena 12 milioni di dollari, Project X è riuscito ad incassarne oltre 50 solo negli States, per poi avvicinarsi al traguardo dei 100 con i mercati internazionali. Un successo travolgente, tanto da portare la Warner a pianificare lo scontato sequel, per una ‘folle’ festa adolescenziale totalmente senza limiti. E per questo sinceramente straordinariamente divertente.
Surreale, eccessivo fino all’incredulità, talmente volgare da ‘sfiorare’ il mondo del porno, con nudità spalmate in lungo e in largo e ‘scurrilità’ a profusione. Questi gli ingredienti principali della pellicola, realizzata con poche macchine digitali e l’ormai solito ‘espediente’ del finto documentario girato all’interno del film. A riprendere il party più delirante di sempre un ‘darkettone’, asociale, silenzioso, a cui 3 maggiorenni, sfigati, bruttini e sconosciuti ai più affidano il compito di riprendere il compleanno del secolo.
Spingendo sul pedale dell’esagerazione, senza preoccuparsi minimamente dell’ipotetico e difatti arrivato divieto ai minori di 18 anni, Phillips e l’esordiente Nima Nourizadeh hanno avuto il merito di non porsi limiti in cabina di scrittura, toccando vette di comicità mai neanche sfiorate con il secondo Una Notte da Leoni, letteralmente frantumato da quest’assurda ma divertente esperienza.
Thomas è un ragazzo tranquillo, dai genitori agiati, la bella casa con piscina, e la vita sociale pari allo zero cosmico. I suoi due migliori amici sono un ‘ciccione’ e uno sfigato dal maglione a scacchi, totalmente malato di ‘gnocca’. Approfittando della partenza dei genitori, che gli lasciano casa libera per un intero weekend, Thomas affida ai due amici il ‘compito’ di organizzargli il party di compleanno più fico di sempre. Peccato che i tre si lascino prendere troppo la mano, dando vita alla serata più assurda mai vista a Pasadena…
Un’idea semplice, sviscerata nei suoi più deliranti particolari, e il gioco è fatto. Dall’addio al celibato di Una Notte da Leoni al party di compleanno di un diciottenne di Project X il passo è stato breve per Todd Phillips, autentico Re Mida della commedia americana di quest’ultimo quinquennio. Perché qualsiasi cosa ‘tocchi’ Phillips, che sia da lui diretta o girata, si tramuta in oro. Con merito. Perché con Project X Phillips ha fatto ‘evolvere’ l’ormai abusatissima tecnica del found footage, in queste ultime settimane ‘uscita’ dai soliti canoni orrorifici. Prima il mondo della fantascienza con Chronicle ed ora quello della commedia hanno infatti dimostrato le potenzialità di questo ‘genere’, a dir poco redditizio grazie ai ridotti costi di produzione.
Trovati tre giovani attori mai visti prima grazie a centinaia di provini on-line, Phillips e Nourizadeh hanno raschiato il fondo dei racconti ‘leggendari’ sui party da liceo a stelle e strisce, shakerando le tante ‘urban legend’ raggranellate con assoluta maestria. Premesso ancor prima di iniziare che ciò a cui assisteremo è assolutamente sconsigliato, tanto a minorenni quanto a maggiorenni, il film vola immediatamente sulle ali dell’assurdo. Dalla preparazione della festa alla sua effettiva realizzazione, Project X non conosce mai soste, portando in sala un’unica nottata in realtà girata durante 25 serate, con 200 comparse riuscite a ‘trasformarsi’ in oltre 1000 pazzi scatenati, e 8 diversi sistemi di videocamera. Approfittando dell’esplosione tecnologica, che vede qualsiasi adolescente ipotetico ‘regista’ grazie ad un banale cellulare, Nourizadeh ha letteralmente moltiplicato i punti di vista dello spettatore, saltando da una follia all’altra del party, senza tralasciare nulla ma anzi aggiungendo possibilmente più assurdità possibili.
Tanti, e inattesi, i colpi di genio comico. Dalla surreale ed esilarante ‘security’ al povero cagnolino, passato dall’essere oggetto di divertimento a ‘mostro’ sessualmente attivo; dal finale ‘kolossal’, esplosivo e distruttivo alla comparsata irriverente e decisamente politically uncorrect di Martin Klebba, celebre ‘nano’ hollywoodiano; dalla quantità infinita di tette e culi all’abuso sfacciato di alcool e droghe, per una volta cavalcato senza pudore alcuno e pseudo giustificazioni di nessuna sorta. Ciò che volevano fare Phillips e Nourizadeh era ‘esagerare’, abbattendo il concetto ‘pedagogico’ di cinema, e centrando in pieno l’obiettivo grazie a tre giovani attori dannatamente divertenti, ad un montaggio serrato, una regia ‘delirante’ e una banalissima storia già vista e rivista ma bombardata da canzoni pop che hanno permesso ad una commedia ‘low budget’ di tramutarsi in un autentico ciclone comico, volutamente diseducativo ea proprio per questo vincente.
Spento il cervello per 90 minuti, ed entrati in sala con la consapevolezza di andare incontro ad un’ora e mezzo di dialoghi al limite del ‘bip’ perenne, Project X conferma le potenzialità produttive di Todd Phillips, la nascita di nuovi ‘talenti’ come Nourizadeh e la capacità evolutiva di una tecnica, quella del found footage, che in tempi di magre potrebbe trasformarsi nella salvezza di Hollywood. Perché dinanzi alla crisi che lambisce persino il mondo del cinema solo le ‘idee’ potranno trionfare. Anche se intervallate da gnocca, birra e secchiate di vomito.
Voto di Federico: 7
Project X – Una festa che spacca (Usa, commedia, 2012) di Nima Nourizadeh; con Thomas Mann, Oliver Cooper, Jonathan Daniel Brown, Dax Flame, Kirby Bliss Blanton, Brady Hender, Nick Nervies, Alexis Knapp, Miles Teller, Peter Mackenzie, Caitlin Dulany, Rob Evors, Rick Shapiro, Martin Klebba, Pete Gardner, Nichole Bloom, Brendan Miller – uscita in sala: mercoledì 6 giugno 2012 – qui il trailer italiano