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David Cronenberg: 10 film per una metamorfosi che aspetta Map to the stars

Festeggiando David Cronenberg, con 10 film della sua metamorfosi cinematografica che aspetta ‘Map to the stars’.

di cuttv
pubblicato 15 Marzo 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 03:25

Provvisto del ‘fuoco sacro’ del genio in continua evoluzione, e di quello che promette di bruciare la collina della star di Hollywood nel suo ultimo film, oggi David Cronenberg non ha certo bisogno di aiuto per accendere le candeline della sua torta di compleanno.

Un fuoco che continua ad alimentare la sua viscerale metamorfosi cinematografia di corpo e psiche, eros e thanatos, incurante di chi lo rende l’ennesima vittima di una morte virale e fasulla, consapevole che la morte non è una delle cose più spaventose che può capitarci in vita.

Una consapevolezza condivisa, appena passata in tv con La zona morta e le facoltà soprannaturali amplificate da quelle interpretative di Christopher Walken, che brama il lato oscuro della Hollywood di Map to the stars, tra i titoli più attesi del 2014 e contesi dai Festival internazionali, anche se è ancora difficile prevedere se sarà a Venezia o a Cannes, il suo ardente esordio di storia di fantasmi e celebrità rovinate da Hollywood, ad alto tasso di nudità, droga e violenza, bollato da R-Rated.

Per ora quindi, non ci resta che ingannare l’attesa con una classifica dei 10 film che hanno costellato e impreziosito la conturbante metamorfosi cinematografica di David Cronenberg, troppo pochi per non lasciare fuori ancora molto, dalla zona allucinata de Il Pasto nudo alla fuga virtuale di eXistenZ, sino al terzo millennio in limousine di Cosmopolis. Pochi per una filmografia che ne conta esattamente il doppio e ci lascia in attesa del ventunesimo, ma abbastanza per augurare a augurarci che Cronenberg la triplichi.

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1979 – Brood – La covata malefica (The Brood)

Dopo i vermoni che penetrano nel condominio di carne con Il demone sotto la pelle (1975) per accendere esplosioni di aggressività e (l’affine) desiderio sessuale, e la chirurgia sperimentale dalle conseguenze terrificanti di Rabid, sete di sangue (1977), l’orrore che modifica il corpo ma arriva da abissi molto più profondi, genera La covata malefica che fa strage dei legame di una donna in preda alla follia che un dottore cerca di curare con esperimenti ipnotici.

David Cronenberg

1981 – Scanners

Dall’ipnosi alla telepatia, il potere della mente (quello che ci distingue dalle altre razze del regno animale?), con gli scanner capaci condizionare le capacità psichiche altrui e bramare il potere (da bravi esseri umani), continua a scatenare la metamorfosi del corpo, e gli orrori più devastanti che si spingono sino a macabre esplosioni della testa.

1983 – Videodrome

La “nuova carne” di Cronenberg arriva dal piccolo schermo, e l’invasione di media digitali che arrivano a fondersi con il corpo dell’arrogante e amorale Max Renn di James Woods, attirato nella depravata dimensione mandata in onda da una canale pirata via cavo, dalla brama di programmi sensazionali per gli orari notturni del suo network. Una lenta trasformazione allucinatoria del corpo, capace di attraversare lo schermo e lo stomaco.

1983 – La zona morta (The Dead Zone)

Gli incubi dei risvegli lasciano sempre qualche conseguenza, le visioni di passato, presente e futuro acquistate dal mite professore di Christopher Walken, dopo un lungo coma che lo ha defraudato di tutto, gelano il sangue con una storia tratta dal primo best seller di Stephen King.

1986 – La mosca (The Fly)

Il teletrasporto è tra i marchingegni fantascientifici più bramati da noi mortali cresciuti nell’era di Star Trek, anche se Cronenberg rende il suo incontro con Kafka uno dei viaggi più inquietanti intrapresi dalle metamorfosi del corpo (e del carisma di Jeff Goldblum), e un manifesto del body horror campione di incassi al box office di Cronenberg, degno remake del L’esperimento del dottor K (e parecchio Frankenstein) del 1958, tratto dal racconto La mosca (La Mouche, 1957) di George Langelaan.

1988 – Inseparabili (Dead Ringers)

Il corpo mutante della mosca, frutto di esperimenti scientifici troppo audaci, ritorna con quello dell’attrice Claire Niveau (Geneviève Bujold), ossessione e rovina degli Inseparabili ginecologi gemelli Beverly ed Elliot Mantle, che raggiungono la stupefacente fusione fisica e celebrale nella performance di Jeremy Irons.

1996 – Crash

Cronenberg porta il celebre romanzo di JG Ballard sulla strada ‘della perdizione’, che trasforma l’incontro e scontro del corpo com la macchina, della carne con la lamiera, in una morbosa estasi che non si limita ad osservare, ma provoca gli incidenti automobilistici, senza ovviamente poterne controllare o temere gli imprevisti fatali. Un incubo disturbante, anche grazie alla performance del freddo e distaccato James Spader, dell’inquietante Holly Hunter e Rosanna Arquette, accolto in sala dalle polemiche e al festival di Cannes dal premio della giuria.

2002 – Spider

Ralph Fiennes è l’incredibile ragno che tesse la tela di follia schizofrenica nei meandri della sua mente, impigliata in ricordi d’infanzia tanto traumatici da deteriorare il suo contatto con la realtà, e aumentare la consapevolezza che la cosa peggiore che può accaderti non è perdere la ragione ma ritrovarla.

2005 – A History of Violence

Una storia di violenza lucida ed efferata tratta dalla graphic novel di John Wagner, che strappa il velo di certezze e sicurezze nutrite dalla retorica americana sui valori della famiglia, con la complicità di cattivi con la faccia d’angelo di Viggo Mortensen, un uomo onesto che sa essere spietato, affiancati da demoni del calibro di Ed Harris.

2007 – La promessa dell’assassino (Eastern Promises)

Dalla mafia irlandese di Filadelfia ‘tradita’ con A History of Violence a quella russa londinese da dominare dall’interno nel primo film di Cronenber lontano dal Canada, Viggo Mortensen continua ad prestare volto e talento a personaggi ambigui che hanno smarrito il confine tra bene e male, non si possono concedere una pausa dalla violenza che lascia ferite profonde, neanche al bagno turco, come si negano emozioni più elevate del dolore.

La promessa dell'assassino