Mister Morgan: recensione in anteprima
La regista di “Ricette d’amore” adatta il romanzo “La douceur assassine” di Françoise Dorner con un memorabile Michael Caine.
Matthew Morgan (Michael Caine) è un insegnante in pensione che ha avuto un’unica certezza nella vita: l’amore profondo e incondizionato per sua moglie. Purtroppo da quando il destino crudele ha deciso di portargliela via per Matthew ogni cosa ha perso di significato, con il mondo che ha continuato la sua frenetica corsa, mentre per lui la vita ha rallentato fin quasi a fermarsi, riducendosi ad una routine quotidiana che sembra avere l’unico scopo di ammazzare il tempo, passivamente e senza alcun interesse per cui valga la pena di vivere. Un bel giorno però Matthew ha un incontro che gli cambierà la vita, su un autobus incrocia Pauline (Clémence Poésy), una giovane e vitale insegnante di ballo. I due sembrano trovare da subito un feeling, lei scalfisce la corazza costruita da Matthew che a sua volta si lascia contagiare dalla vitalità e dalla giovinezza della donna, da quel momento per entrambi inizierà un’amicizia che porterà non solo una nuova prospettiva, ma anche inattese conseguenze.
La regista tedesca Sandra Nettelbeck, all’attivo per lei il romance a sfondo culinario Ricette d’amore con Sergio Castellitto e il dramma Helen con Ashley Judd, adatta il romanzo francese “La douceur assassine” di Françoise Dorner e grazie alla performance di un Michael Caine dalla coinvolgente poliedricità emotiva, riesce a scandire una narrazione che in punta di piedi si addentra nella difficoltosa tematica della depressione, della solitudine e dell’intricata complessità dell’elaborazione di un lutto.
La regia della Nettelbeck ha il pregio di evitare con estrema cura qualunque invasione di campo, dando così allo spettatore uno sguardo discreto e realistico sui personaggi, sul loro quotidiano e su una Parigi lontana da edulcorati ritratti da cartolina. Seguiamo così l’evoluzione di una storia fatta di piccoli gesti, sguardi complici e silenziosi contrappunti emotivi, scanditi di volta in volta dalla bella partitura composta per il film dal premio Oscar Hans Zimmer, una colonna sonora capace di regalare alla messinscena un surplus di coinvolgimento, là dove la routine di una vita come tante miscela quotidiano, drammi personali e alcune tipiche suggestioni della pagina scritta.
Mister Morgan è un’opera dall’estrema eleganza, con un protagonista di primo piano capace di trasformare ogni gesto e sguardo in un personale diario che narra dell’anima di un uomo che, dall’ignorare la vita improvvisamente la riscopre, attingendo emotivamente alla corroborante fonte di una giovinezza perduta.
E’ in questo cambiamento, che si dipana lungo il film, che Sir Michael Caine ci mostra la maestria di un interprete dalla misura incomparabile, un cambiamento fornito allo spettatore a piccole, ma incisive dosi lasciando che quella vena di malinconico mal di vivere resti in superficie, ben percettibile, ricordando allo spettatore quanto la depressione sia un disagio capace di colpire là dove la vita ci ha lasciato scoperti e più vulnerabili, pronta a scalfire anche la scorza più dura con lenta e inesorabile costanza.
Mister Morgan è un film che ha indubbiamente più pregi che reali difetti e tra questi se ne riscontra uno in particolare, che ad un certo punto però si trasforma inevitabilmente in un limite; ci riferiamo a questa discrezione ad oltranza e al non voler mai esplicitare visivamente i momenti più drammatici, sfumandoli di volta in volta, scelta che porta ad un eccesso in sottrarre che culmina con un finale emotivamente inadeguato rispetto alla costruzione di un legame a cui sembra proprio non bastare un epilogo in sospeso.
Un finale più articolato, capace di tirare le fila sulle molteplici sfumature donate dalle caratterizzazioni del cast, avrebbe nobilitato di fatto l’intero film andando oltre la confezione di pregio e la notevole e indiscutibile performance di un grande attore.
Voto di Pietro: 6,5
Mister Morgan – Non è mai troppo tardi per ricominciare (drammatico / Francia, Germania, Belgio 2014). Un film di Sandra Nettelbeck. Con Michael Caine, Clémence Poésy, Justin Kirk, Michelle Goddet, Jane Alexander, Anne Alvaro, Gillian Anderson, Richard Hope, Christelle Cornil, Yannick Choirat. Al cinema dal 10 aprile 2014.