Madagascar 3 batte Prometheus negli Usa: ma Ridley Scott stupisce
Testa a testa la box office Usa tra Madagascar 3 e Prometheus, ma con un unico vincitore…
Un weekend sontuoso, ricchissimo, a dimostrazione di come gli americani non riescano proprio a rinunciare al cinema d’estate. Testa a testa al venerdì poi conclusosi in maniera chiara tra Madagascar 3 e Prometheus. Lanciato in 4,258 copie dalla Paramount, il cartoon Dreamworks ha decisamente fatto ‘il suo’. Trascinato dal sovrapprezzo 3D, il film ha incassato 60 milioni di dollari, avvicinandosi ai 63 milioni incassati 4 anni fa dal capitolo 2. Costato 145 milioni, dovrebbe superare il muro dei 150 casalinghi, per poi far furore con i mercati esteri (75 i milioni incassati fuori dagli States in 72 ore, 136 worldwide). Battuto, ma tutt’altro che ‘sconfitto’, Prometheus. Con quasi 1000 copie in meno rispetto alla pellicola Dreamworks (3,396), il film della Fox ha raggiunto i 50 milioni di dollari in 3 giorni, facendo sua la miglior media per sala. 14,723 dollari contro i 14,173 di Madagascar 3. Era da 11 anni, ovvero da Hannibal, che un film di Scott non incassava tanto all’esordio americano. In quel caso i milioni di dollari furono 58. Robin Hood, due anni fa, si fermò ai 36; Body of Lies, nel 2008, ai 16; American Gangster, nel 2007, ai 43. Sommando il debutto a stelle e strisce ai box office esteri, Prometheus ha già superato i dollari worldwide. Si può forse iniziare a parlare di sequel.
Chi scivola dalla prima alla terza posizione è Biancaneve e il Cacciatore. Calo del 59% sugli incassi per il film Universal, arrivato ai 100 milioni di dollari incassati in 10 giorni di programmazione americana, che diventano poco più di 182 se sommati ai mercati esteri. Ne è costati 170. Sono invece 136 quelli raccolti fino ad oggi da Men in Black 3, ai quali dobbiamo aggiungere gli oltre 350 raccolti nel resto del mondo, con The Avengers quinto e ancora in grado di raccogliere milioni. 572, per la precisione. Addirittura 1,396,260,000 worldwide. Sesta piazza e 31 milioni di dollari in tasca per Marigold Hotel, con Che cosa aspettarsi quando si aspetta arrivato ai 36 e Battleship ai 60 (296 in tutto il mondo). A chiudere la chart, tristemente, Il Dittatore, con 56 milioni di dollari (116 in tutto il mondo), e Dark Shadows, con 73 milioni (194 in tutto il mondo), mentre vola Moonrise Kingdom di Wes Anderson, riuscito ad incassare oltre 1 milione e mezzo di euro anche se con solo 96 sale a disposizione. Da segnalare, infine, i 400,250,000 dollari incassati da Hunger Games (648 in tutto il mondo). Diventano così 14 i film riusciti nell’impresa di abbattere il muro dei 400 milioni sul suolo americano, inflazione esclusa.
Fine settimana in ‘coppia’ il prossimo, grazie alle uscite di That’s My Boy, commedia Sony / Columbia con Adam Sandler protagonista, e soprattutto Rock of Ages. Riuscirà Adam Shankman a ripetere il boom di Hairspray?