Quando attori e registi parlano di Dio e di religione
14 personalità del cinema rivelano la loro idea sulla religione e sull’esistenza di Dio
Venerdì 18 aprile. Venerdì di Passione. E io vi parlo di religione. Cioè, non io, ma lascio la parola ad alcune personalità del cinema che vi diranno la loro opinione sul loro modo di vivere ateo, sull’idea della morte, sulla presenza di un Dio e sulla spiritualità in generale. Il primo della lista? Ovviamente Woody Allen, famoso per le sue citazioni sul tema. Ma seguitemi, e poi ditemi quale frase vi piace di più.
Woody Allen: “Come posso credere in Dio quando proprio la settimana scorsa la mia lingua è rimasta incastrata nel rullo di una macchina da scrivere elettrica?”
“Non credo in una vita ultraterrena, anche se porto sempre con me un cambio di biancheria.”
“Il problema principale della morte è la paura che non ci può essere una vita dopo la morte: è un pensiero deprimente, soprattutto per coloro che hanno preso la briga di radersi”.
Asia Argento: “Dio è un concetto con il quale possiamo misurare il nostro dolore”.
Update: ci fa notare il nostro attento lettore Davide che questa frase è l’inizio della canzone “God” di John Lennon, contenuto nel primo album solista dal titolo “John Lennon/Plastic Ono Band”:
“God is a concept By which we measure Our pain”
Antonio Banderas: “Devo riconoscere che sono agnostico. Non credo in ogni tipo di fondamentalismo. Preferisco prendere la vita in modo diverso, con un senso dell’umorismo. Cerco di insegnare ai miei figli ad essere aperti”.
Monica Bellucci: “Sono agnostica, anche se rispetto e sono interessata a tutte le religioni. Se c’è qualcosa in cui credo è una misteriosa energia, quella che riempie gli oceani durante le maree, quella che unisce la natura e gli esseri umani”.
Ingmar Bergman: “Ho lottato tutta la mia vita con un rapporto tormentato e senza gioia con Dio. La fede e la mancanza di fede, la punizione, la grazia e il rifiuto, erano reali per me. Le mie preghiere puzzavano di angoscia, supplica, fiducia, odio e disperazione”.
James Cameron: “E’ necessario arrivare alla conclusione che non c’è vita dopo la morte e poi essere pronti a modificare la tua idea se scopri il contrario”.
Marlene Dietrich: “Ho rinunciato a credere in un Dio”.
Luis Bunuel: “Sono profondamente e coscienziosamente ateo, e non ho nessun tipo di problema religioso. Anzi, attribuirmi una tranquillità spirituale di tipo religioso è innanzitutto non capirmi, e poi offendermi. Non è Dio che mi interessa, ma gli uomini”.
Jodie Foster: “Sono atea ma adoro le religioni e i rituali. E anche se non credo in Dio, celebriamo praticamente ogni festa religiosa nella nostra famiglia”.
Stephen Fry: “La tolleranza è la mia religione. La ragione è la mia religione”.
Ricky Gervais: “Non ho alcun sentimento religioso, perché sono ateo, ma io vivo la mia vita come se ci fosse un dio. E se ci fosse, probabilmente mi amerebbe”.
Paul Giamatti: “Mia moglie è ebrea e mio figlio sarà probabilmente educato come ebro. Sono ateo, quindi sto aspettando il mio tempo per intervenire e dirgli come stanno veramente le cose, ma lo farò quando sarà un adolescente”.
Katharine Hepburn: “Sono atea, e questo è tutto. Dovremmo solo essere gentili l’uno con l’altro e fare ciò che possiamo per l’altro”.
Paul Bettany: “Sono cresciuto cattolico. Dall’età di tre anni ero con le suore. Ora sono ateo. Mi piace però l’idea del paradiso. A chi non piace? E’ bello”.
Nel video ad inizio post: uno spezzone “religioso” tratto da “Hannah e le sue sorelle” (1986) diretto e interpretato da Woody Allen
Fonte: Listal
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