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Alle Montagne Della Follia – Guillermo Del Toro ci spera ancora

“Speriamo che succeda. E’ sicuramente uno dei film che mi piacerebbe fare”. Guillermo Del Toro parla de Alle Montagne Della Follia

pubblicato 5 Luglio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 00:17

E’ uno di quei progetti ‘mitici’ che nascono solo ad Hollywood. Perché cullati per anni, sempre sull’orlo del via produttivo eppure alla fine rinviati, rivisti, corretti e lasciati a marcire in qualche cassetto. Tra i tanti ‘sogni’ cinematografici di Guillermo Del Toro c’è infatti Alle Montagne Della Follia di Howard Phillips Lovecraft, pubblicato nel 1936. Da almeno un lustro il regista messicano è al lavoro sulla trasposizione cinematografica, senza però aver mai ottenuto il fatidico disco verde per il via alle riprese.

Ebbene annunciato l’arrivo di Pacific Rim 2, con Crimson Peak in uscita e Hellboy 3 mai del tutto dimenticato, Del Toro è tornato a parlare del classico dell’orrore di Lovecraft, seminando inattese speranze.

“Ho discusso di questo con loro (Legendary). Ho spiegato loro che è film che mi piacerebbe fare un giorno e che è ancora oggi costoso. Ora, visto e considerato che i film PG-13 sono diventati molto più “flessibili”, credo di poterlo fare PG-13. Insieme alla Legendary stiamo cercando di capire come riuscire a renderlo il più terrificante possibile nonostante la “restrizione” del rating. Ci sono un paio di scene nel libro che sono molto forti. L’autopsia dell’umano fatta dagli alieni, ad esempio. Un momento scioccante. Ma credo di poter riuscire a trovare un modo di rappresentarla al cinema. Staremo a vedere. E’ una possibilità per il futuro. La Legendary è stata molto vicina a darmi il via libera, apprezzava già lo script. Quindi vedremo. Speriamo che succeda. E’ sicuramente uno dei film che mi piacerebbe fare”.

E questo l’avevamo capito, ci verrebbe da dire. Con Alle montagne della Follia tutto ruoterebbe attorno ad una spedizione in Antartide, con il protagonista che viene a conoscenza del rinvenimento di un’immensa catena montuosa e delle tracce di un’arcaica civiltà, le cui creature, ibernate, vengono battezzate “Antichi”. Interrottesi le comunicazioni, il narratore, partito alla ricerca dei membri della spedizione dispersi, ne rinviene l’accampamento distrutto. In una successiva ricognizione, scoprirà i bastioni di una gigantesca città e l’ingresso di un tunnel scavato in quelle stesse montagne, ove vivrà avventure tali da condurlo sull’abisso della follia. Cosa nasconde realmente l’immensa distesa ghiacciata dell’Antartico?

Fonte: Collider