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Step up all in: le recensioni dagli Usa

Leggiamo insieme le recensioni Americane del quinto capitolo di Step Up, “Step up all in”

di carla
pubblicato 11 Agosto 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 23:14

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Step Up All In uscirà ufficialmente il 20 agosto ma c’è stata l’anteprima per il pubblico l’8 agosto. Dopo aver letto la nostra recensione, oggi guardiamo i commenti dei critici Americani su questo quinto capitolo. Su Rotten la percentuale delle recensioni positive è, mentre scrivo, del 42%. La regia è di Trish Sie, nel cast Briana Evigan, Ryan Guzman, Adam G. Sevani, Alyson Stoner, Izabella Miko, Stephen Boss, Misha Gabriel Hamilton, Chadd Smith, Martín Lombard, Abigail Rich, Mari Koda, Lorella Boccia.

Ignatiy Vishnevetsky – AV Club: E’ un film che conosce i suoi limiti, ma capisce anche come utilizzare al meglio i suoi punti di forza. Voto: B

Kyle Anderson – Entertainment Weekly: La danza è la protagonista, e sa quando uscire di strada e lasciar fare il lavoro pesante. Voto: B-

Christy Lemire – RogerEbert.com: Anche per gli standard di questo franchise, “Step Up All In” è abbastanza ridicolo. Voto: 2/4

Teddy Durgin – Screen It!: Non si va a vedere un “Step Up” per vedere prestazioni del calibro di Meryl Streep o Daniel Day-Lewis.

Bilge Ebiri – New York Magazine / Vulture: nonostante i difetti, la danza sembra raramente deludere in questi film.

Alonso Duralde – TheWrap: Offre momenti trascendenti con alcuni balli davvero elettrizzanti, ma per arrivare a quelle pepite d’oro si deve passare al setaccio cumuli di terribile scrittura e risibile recitazione.

Brian Viner – Daily Mail [UK]: La quinta uscita di questo franchising di danza è probabilmente la più stupida, con una narrazione priva anche di un briciolo di plausibilità e di una recitazione che è assolutamente fuori fase. Voto: 1/5

Geoffrey Macnab – Indipendent: la regista Trish Sie offre numeri musicali piazzati accanto a caratterizzazioni spesso grossolane e maldestre. Voto: 3/5

Doug Whelan – Irish Independent: la coreografia abbagliante e la grafica colorata in 3D tentano di compensare una sceneggiatura irregolare e una recitazione incredibilmente legnosa del cast di ballerini professionisti.

Rich Cline – Contactmusic.com: i film di “Step Up” sono noti per le loro banali trame stereotipate e accattivanti pezzi di danza, e questo capitolo della serie di certo non deluderà i fan. Voto: 3/5

Alan Jones – Radio Times: trama riciclata tra complicazioni romantiche e rivalità banali. Voto: 2/5

Lisa Giles-Keddie – HeyUGuys: è ​​un altro veicolo per mostrare gli ultimi passi di danza. Voto: 3

Katherine McLaughlin – The List: Le storie di sostegno sono sottili e il 3D è inutile, ma la danza è, come sempre, brillante. Voto: 3/5