Liberaci dal male: parla il vero poliziotto Ralph Sarchie
I casi terrificanti e inquietanti del film horror “Liberaci dal male”
Il 20 agosto uscirà nei nostri cinema il film horror Liberaci dal male (Deliver Us From Evil) diretto da Scott Derrickson e interpretato da Eric Bana, Édgar Ramírez, Olivia Munn, Sean Harris, Joel McHale, Dorian Missick, Antoinette LaVecchia, Scott Johnsen, Valentina Rendón, Daniel Sauli. La pellicola è tratta dal libro del poliziotto Ralph Sarchie (Eric Bana) in cui racconta i terribili casi vissuti in prima persona. Sarchie, infatti, ha preso parte a più di 20 esorcismi e si è imbattuto in eventi inspiegabili. Oggi vi propongo stralci di un’intervista rilasciata a Collider.
“Mi è capitato di scrivere un libro sui casi dove sono stato coinvolto nei corso degli anni. E’ accaduto mentre ero un poliziotto del Dipartimento di Polizia di New York City. Il libro è arrivato dritto alla Jerry Bruckheimer Films e hanno prodotto il film”.
Cosa pensi di Eric Bana?
Amo il cast. Eric Bana, Joel McHale, Edgar Ramirez, Olivia Munn: non si può chiedere di meglio. Eric è un vero professionista. E’ così umile. Firma gli autografi dei fan. Non c’è ego con lui. Mi piace.
Eric Bana ha trascorso del tempo con te?
Ero sul set ogni giorno, quindi purtroppo ha dovuto farlo.
Ti è mai capitato di dirgli: “No, io non farei in questo modo?”
L’unica ragione per cui ero sul set era per le procedure di polizia. Per quanto riguarda gli attori, toccava al regista. Io ero lì per il modo in cui agiscono i poliziotti, le tattiche. Rendere questo aspetto il più realistico possibile. Ero onorato di essere lì, sul set.
Cosa ti aspetti da questo film? Cosa vuoi far conoscere alla gente?
Beh, in realtà non si parla di un poliziotto o del Diavolo, si tratta di Dio. C’è spiritualità. Non abbiamo davvero idea della battaglia spirituale che infuria intorno a noi e di cui siamo oggetto. L’intera questione è che il Diavolo cerca di tenere le anime lontano da Dio.
Hai affrontato un sacco di casi reali, come ti poni davanti ad un film horror come questo?
Amo i film horror fin da piccolo. Avevo 12 anni quando ho visto L’esorcista ed è stato uno dei film di formazione per me. Mi ha spaventato e non volevo avere a che fare con quella roba. Era una mancanza di fede e conoscenza. Quando ho imparato a costruire la mia fede, la paura è praticamente scomparsa. Quando sono in uno scantinato buio in una casa che è infestato dal demonio – il che non è la mia idea di una divertente serata – ma ancora una volta tutto si riduce alla fede. Questa è la nostra protezione. Questa è l’unica protezione che abbiamo. Ad un certo punto della mia vita ho imparato e ho deciso che quello che volevo fare per servire la volontà di Dio, era quello di aiutare le persone che erano insidiate dal male.
Come si fa a conciliare le procedure di polizia, essere un ufficiale e il soprannaturale?
Era il mio credo religioso. Il NYPD si è tenuto saggiamente lontano. Mi hanno lasciato fare quello che dovevo fare, senza farsi coinvolgere.
I casi raccontati in questo film, quanto sono simili alle cose che hai realmente vissuto?
Ci sono elementi di ciascun caso che Scott ha messo nella storia. Così li riconosco quando li vedo. Gli sceneggiatori hanno fatto un lavoro magistrale. Mi piace il concetto. C’è un messaggio, nel film.
Anche “L’evocazione – The Conjuring” era una storia vera, sui Warren.
Ho lavorato con i Warren. Per circa 20 anni. Ero un buon amico di Ed.