Stasera in tv: “I soliti ignoti” su Rai 3
Rai Tre stasera propone “I soliti ignoti”, commedia del 1958 diretta da Mario Monicelli e interpretata da Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Totò e Claudia Cardinale.
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Cast e personaggi
Vittorio Gassman: Giuseppe “Peppe er Pantera” Baiocchi
Marcello Mastroianni: Tiberio Braschi
Renato Salvatori: Mario Angeletti
Totò: Dante Cruciani
Claudia Cardinale: Carmelina Nicosia
Memmo Carotenuto: Cosimo Proietti
Carlo Pisacane: Pierluigi “Capannelle”
Tiberio Murgia: Michele “Ferribotte” Nicosia
Carla Gravina: Nicoletta
Rossana Rory: Norma
Nino Marchetti: Luigi, l’uomo del banco dei pegni
Gina Rovere: moglie di Tiberio
Lella Fabrizi: una delle tre “mamme” di Mario
Gina Amendola: una delle tre “mamme” di Mario
Elvira Tonelli: una delle tre “mamme” di Mario
Mario Feliciani: commissario di polizia
Doppiatori italiani
Marcello Prando: Mario Angeletti
Renato Cominetti: Michele “Ferribotte” Nicosia
Lucia Guzzardi: Carmelina Nicosia
Nico Pepe: Pierluigi “Capannelle”
Monica Vitti: Norma
Aldo Giuffré : il commissario di Polizia
La trama
Una squadra di sgangherati ladruncoli di mezza tacca, grazie ad una fortunosa dritta scippata in carcere ad un compare detenuto e dalla chiacchiera facile, pensa di organizzare un colpo ai danni di un’agenzia del Monte dei pegni, ma durante la pianificazione si renderanno conto di dover aprire una cassaforte e di non avere la competenza necessaria.
La banda formata dall’orfano Mario (Renato Salvatori), il fotografo con famiglia Tiberio (Marcello Mastroianni), il siciliano “Ferribotte” (Tiberio Murgia), l’anziano e affamatissimo Capannelle (Carlo Pisacane), e il pugile fallito Giuseppe Baiocchi (Vittorio Gassman) detto “Peppe er Pantera”, pensa bene di rivolgersi ad un esperto di cassaforti, il veterano Dante Cruciani (Totò), maestro dello scasso agli arresti domiciliari che si ricicla insegnante con lezioni di scasso ed effrazione.
Una volta appresi i rudimenti della tecnica da Cruciani, toccherà a Mario il compito di sedurre e sottrarre le chiavi alla cameriera che lavora nell’appartamento adiacente all’agenzia in cui nottetempo la banda dovrà intrufolarsi, ma mentre l’operazione procede Cosimo (Memmo Carotenuto), l’ideatore del colpo ancora in prigione, grazie ad un amnistia esce e si mette in cerca dei compari che lo hanno raggirato.
Il nostro commento
Ideale capostipite della cosiddetta commedia all’italiana, il film di Mario Monicelli segue la scia di quel gioiello di comicità che è stato La banda degli onesti di Camillo Mastrocinque con Totò e Peppino De Filippo, miscelandone le atmosfere con suggestioni da Neorealismo e un genere che in America è noto come caper-movie e che prevede nella trama la pianificazione e la messa in atto di un crimine d’alto profilo con diverse digressioni che vanno dal thriller alla comedy, vedi la trilogia Ocean’s Eleven di Steven Soderbergh.
Un cast perfetto, gag a raffica, memorabili caratteristi e un Gassman strepitoso, I soliti ignoti è senza dubbio un classico senza tempo, da vedere e rivedere come alcuni classici di Totò senza mai stancarsi della perfezione della messinscena e dell’alchimia di un cast che lavora in perfetta simbiosi.
Curiosità
- Il film ebbe un grande successo di pubblico e critica e venne nominato agli Oscar come miglior film straniero.
- Il film ha ricevuto 2 Nastri d’argento: migliore attore protagonista (Vittorio Gassman) e migliore sceneggiatura (Age & Scarpelli, Suso Cecchi D’Amico, Mario Monicelli).
- Il film ebbe due sequel, L’audace colpo dei soliti ignoti (1959) di Nanni Loy e I soliti ignoti vent’anni dopo (1984) di Amanzio Todini e due remake americani, Crackers (1984) di Louis Malle e Welcome to Collinwood (2002) dei fratelli Russo.
- Quando I soliti Ignoti incontrano per la prima volta Dante Cruciani, Ferribotte presenta le sue credenziali raccontando di aver già lavorato in passato nei tubi di piombo. Ai tempi del film questo riferimento, di cui si è perso il senso, era esilarante perché sottintendeva il furto delle tubature in piombo che era un’attività molto diffusa tra la piccola criminalità urbana della capitale negli anni immediatamente successivi alla fine della guerra.
- Il furto è ambientato in un’inesistente via delle Madonne nel centro di Roma. Nella realtà la banda entra in un edificio sito all’angolo tra la scalinata di via della Cordonata e via delle Tre Cannelle (nei pressi di piazza Venezia), dove si trova il Banco dei pegni e l’ingresso del portone dell’appartamento.
- Il film termina nell’allora estrema periferia romana, dove il Pantera si fa assumere come manovale, esattamente in via Campi Flegrei, nei pressi di Monte Sacro, assai distante dalla centrale via Britannia. Il prologo del film, il fallito furto di un’auto, è stato girato in via Alesia, nei pressi di porta Metronia.
- Il film di Marco Ponti A/R Andata + Ritorno si ispira liberamente a I soliti ignoti. Le citazioni più palesi nel film sono il nome del protagonista interpretato da Libero De Rienzo (Dante Cruciani) e la scena in cui la “banda” assiste alla proiezione della ripresa della cassaforte da scassinare, questa volta interrotta da un porno amatoriale.
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La colonna sonora
- La colonna sonora del film è di Piero Umiliani (Vai avanti tu che mi vien da ridere) che ha musicato anche il successivo Audace colpo dei soliti ignoti con la collaborazione del trombettista jazz americano Chet Baker.
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