Posti in piedi per… Carlo Verdone
Andrea Lupo, vignettista di Cineblog, omaggia così il regista della commedia italiana.
Parlare della crisi economica e sentimentale riuscendo anche a far sorridere e riflettere non è impresa facile. Carlo Verdone ci è riuscito con il suo ventitreesimo lungometraggio, quel Posti in piedi in paradiso che il botteghino italiano ha premiato e che i Nastri d’Argento 2012 hanno incoronato a ragione migliore commedia dell’anno.
E’ risaputo del resto che la commedia di Verdone è sempre stata ancorata all’analisi sociale; i suoi personaggi in fondo non sono che maschere proverbiali dell’italiano in evoluzione sia nei costumi (sociali e politici) che negli approcci sentimentali. La migliore, e più veritiera, commedia all’italiana, da quarant’anni a questa parte, porta sempre il suo cognome.
Il Taormina Film Fest lo ha omaggiato durante l’ultima serata del Festival con un tributo accompagnato da risate ed applausi del folto pubblico che con lui ha potuto anche seguire la semifinale di Italia-Germania. Un’atmosfera gioiosa dal primo all’ultimo minuto in compagnia di un regista-attore-sceneggiatore che da anni rende fiero il cinema italiano e che si è distinto anche in questa occasione per la grande simpatia, coerenza intellettuale e soprattutto umiltà.
“Sordi è Sordi!” risponde a chi lo individua quale unico erede del grande Albertone nazionale, quasi a voler marcare la propria distanza da un mito. Noi diciamo “Verdone è Verdone!” per ribadirne un altro. L’omaggio del sottoscritto e di Cineblog suggella un breve incontro con il grande regista, capace già, tra un sorriso e un gesto affettuoso di ringraziamento, di comunicare tutta l’umanità dell’artista vero.