Milano Film Festival 2014: l’ultimo film di Alain Resnais nel programma
Il Milano Film Festival 2014 si prepara a 10 giorni ad alto tasso di settima arte, tra proiezioni, premi, laboratori e musica, dall’ultimo film di Alain Resnais agli italiani in concorso, da giovedì 4 a domenica 14 settembre.
L’attesa proiezione di “Aimer, boire et chanter“, ovvero l’arte di amare, bere e cantare secondo lo strepitoso novantaduenne Alain Resnais, il prossimo lunedì 8 settembre arriva sul grande schermo dello spazio Oberdan di Milano con Life of Riley (nella foto), come proiezione unica (senza repliche), alle ore 21, seguita da una nottata di musica, tra concerti e djset, come ciliegina sulla torta tra gli Outsiders della 19esima edizione di Milano Film Festival.
La kermesse meneghina che prende il via giovedì 4 settembre promette però molto altro in dieci giorni consacrati alla settima arte attenta al cinema coraggioso e indipendente, tra lungometraggi e corti in concorso, provenienti da 32 paesi, proiettati al Teatro Strehler che resta la sede principale, affiancato dal megaschermo all’aperto, il bar e il palco che ospita musica e dj set del PARKLIVE del Parco Sempione (ogni sera alle 18.30 ad ingresso gratuito), il Teatro Studio Melato e il Teatro dell’Arte della Triennale di Milano, ovviamente la sala cinematografica dello Spazio Oberdan, e la Cascina Cuccagna che offre una seciale selezione d’animazione dedicata all’infanzia, insieme a laboratori pratici a tematici, e tanta musica.
10 lungometraggi che annoverano la violenza e l’alienazione del pluripremiato Forma, esordio alla regia del giapponese Ayumi Sakamoto, vincitore del Premio FIPRESCI all’ultima Berlinale, e già assistente di Shinya Tsukamoto; l’apocalisse immaginaria del messicano Navajazo di Ricardo Silva, vincitore del Pardo d’Oro Cineasti del Presente al Festival di Locarno 2014; l’amore ai tempi del carcere di Patardzlebi (Brides) del georgiano Tinatin Kajrishvili; con loro l’ucraino Plemya (The Tribe) di Myroslav Slaboshpytskiy, primo film di fiction girato interamente da giovani attori sordomuti nella Lingua dei Segni, che ha già spiccato all’ultimo Festival di Cannes.
E ancora il cinismo dell’alta finanza tedesco di Zeit der Kannibalen (Age of Cannibals) di Johannes Naber; le improvvisazioni di danza e la quotidianità nella banlieu della Brooklyn di Pascal Tessaud; l’inno dolce amaro di Somos Mari Pepa del messicano Samuel Kishi; il viaggio avventuroso ed introspettivo nella coscienza della Turchia di Were Dengê Min (Come To My Voice) di Hüseyin Karabey.
Titoli che per la prima volta vantano anche la presenza di due italiani come Le Sedie di Dio di Jérôme Walter Gueguen, alle prese con le rocambolesche avventure di un’equipe internazionale di cinema ‘impegnato socialmente’, e il Comandante del giovane regista milanese Enrico Maisto, che parla di amicizia e di urgenza politica con un documentario intimo che torna agli anni di piombo.
Lungometraggi, affiancati da ben 58 cortometraggi come il muto The Tribe del regista ucraino Myroslav Slaboshpytskiy, 11 per le Colpe di stato come Focus Eugene Jarecki – What is America to me?, 14 film della sezione The Outsiders come l’ultimo di Resnais, Focus ed Esperimento: Europa. 1914-1989-2014, lo sguardo all’ultimo biennio delle produzioni cinematografie messicane di Hecho en México, insieme alle rassegne fuori concorso del Focus Animazione, del Video espanso con Wired per media partner, l’area interstiziale indagata dalla quarta edizione di verniXage, e il concorso I 400 sorsi con l’acqua come protagonosta, accompagnati da parecchi eventi speciali come Are You Series?, che vi aspettano nel fitto programma (da sbirciare giorno per giorni direttamente e accuratamente online), dal 4 al 14 settembre 2014.
Nel corso della rassegna Le Vie del Cinema 2014, organizzata da AGIS dal 15 al 24 settembre,come di consueto sara? presentato il film vincitore del Premio del Pubblico come Miglior Lungometraggio al 19° Milano Film Festival.