Un milione di modi per morire nel west: le recensioni dagli Usa
Cosa pensano i critici Americani della commedia western “Un milione di modi per morire nel west”? Scopriamolo insieme
E’ uscita il 16 ottobre la commedia western Un milione di modi per morire nel west (in originale “A Million Ways to Die in the West”) diretto da Seth MacFarlane con Seth MacFarlane, Charlize Theron, Amanda Seyfried, Liam Neeson, Giovanni Ribisi, Neil Patrick Harris, Sarah Silverman, Christopher Hagen, Wes Studi. Oggi leggiamo insieme le recensioni dei critici Americani. Voi l’avete visto? Vi è piaciuto? Su Rotten, mentre scrivo, la pellicola ha ricevuto il 33% di voti positivi. Pochino.
Anthony Lane – New Yorker: L’unica persona che ottiene il giusto equilibrio è il compositore, Joel McNeely, il cui tema di apertura suscita speranze e ricordi che il film non può eguagliare.
Wesley Morris – Grantland: Il film è intelligente sui suoi anacronismi. Ne rimani sorpreso.
David Edelstein – New York Magazine / Vulture: il genere di parodia con grandi star e battute ha bisogno di un po’ più di classe che MacFarlane è in grado di fornire.
Dave McGinn – Globe and Mail: Sì, ci sono milioni di modi per morire nel West. La noia non dovrebbe essere uno di loro.
Robert Wilonsky – Dallas Morning News: il cast, insieme ad una manciata di cammei, non può sostenere il suo anello più debole: Seth MacFarlane. Voto: C
Betsy Sharkey – Los Angeles Times: MacFarlane è un tizio molto spassoso, e ci sono momenti davvero divertenti nel film. Ma troppo spesso la pellicola sembra riuscita a metà.
Soren Anderson – Seattle Times: Cosa c’è che non va? Lasciatemi contare. La pigrizia della scrittura. L’eccessivo affidamento sulla cacca e la pipì. Voto: 4
Ian Buckwalter – NPR: Il problema non sono le battute grossolane; non sono divertenti. Voto: 4/10
Rafer Guzman – Newsday: un altro esempio della capacità di MacFarlane è mescolare battute sulla cacca con il romanticismo, il linguaggio volgare con il sentimento dolce, l’umorismo offensivo con il fascino fanciullesco. Voto: 3/4
Joe Williams – St. Louis Post-Dispatch: quando un film promette un milione di risate, ma ne fornisce solo una decina, è un reato. Voto: 2/4
Rene Rodriguez – Miami Herald: Ci sono abbastanza risate e mentre si sta guardando il film sembra una commedia passabile. Ma mentre si sta andando a casa, però, si ricordano a malapena le battute. Voto: 4
Michael Phillips – Chicago Tribune: Quello che abbiamo è un fallimento di mestiere. Voto: 0.5 / 4
Stephen Whitty – Newark Star-Ledger: è ben fatto, e scandalosamente divertente, e riesce a mantenere il ritmo e l’interesse per quasi due ore. Voto: 3/4