Suburra: prima clip, nuova featurette e video interviste ai personaggi del film
Suburra: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Stefano Sollima nei cinema italiani dal 14 ottobre 2015.
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Il regista Stefano Sollima dopo le memorabili serie tv Romanzo criminale e Gomorra torna sul grande schermo a tre anni dal discreto “A.C.A.B.” per raccontarci in Suburra di una Roma capitale del crimine e della corruzione.
Suburra è film di genere, un crime story che si svolge in un arco temporale brevissimo. Sette giorni in cui ogni personaggio coinvolto proverà ad anticipare le mosse dell’altro scatenando una guerra senza quartiere che finirà per coinvolgere colpevoli e innocenti, criminali, cittadini perbene, politici e cardinali. Sette giorni prima che il governo, e con esso la Suburra, crolli.
01 Distribution che porterà il cinema nelle sale il prossimo 14 ottobre ha reso disponibile del nuovo materiale video del film che include una prima clip con una scena del film e alcune nuove featurette con interviste ai personaggi di Claudio Amendola (l’intralazzatore Samurai), Elio Germano (l’ambiguo P.R. Sebastiano) e Pierfrancesco Favino (il supponente onorevole Filippo Malgradi).
Intervista all’onorevole Malgradi:
Intervista a Sebastiano:
Intervista e featurette Samurai:
Suburra: trailer ufficiale, featurette, poster e foto del film di Stefano Sollima
Il prossimo 14 ottobre Cattleya e Rai Cinema portano nelle sale Suburra. Dopo A.C.A.B. il regista Stefano Sollima torna al cinema, reduce dal grande successo internazionale di Gomorra – La Serie, con una storia che incarna i pregi e i difetti dell’Italia di oggi, partendo dall’affresco criminale di una città unica al mondo: Roma.
Nell’antica Roma, la Suburra era il quartiere dove il potere e la criminalità segretamente si incontravano. Dopo oltre duemila anni, quel luogo esiste ancora. Perché oggi, forse più di allora, Roma e’ la città del potere: quello dei grandi palazzi della politica, delle stanze affrescate e cariche di spiritualità del Vaticano e quello, infine, della strada, dove la criminalità continua da sempre a cercare la via più diretta per imporre a tutti la propria legge.
Il film è la storia di una grande speculazione edilizia, il Water-front, che trasformerà il litorale romano in una nuova Las Vegas. Per realizzarla servirà l’appoggio di Filippo Malgradi (Pierfrancesco Favino), politico corrotto e invischiato fino al collo con la malavita, di Numero 8 (Alessandro Borghi), capo di una potentissima famiglia che gestisce il territorio e, soprattutto, di Samurai (Claudio Amendola), il più temuto rappresentate della criminalità romana e ultimo componente della Banda della Magliana.
Ma a generare un inarrestabile effetto domino capace di inceppare definitivamente questo meccanismo saranno in realtà dei personaggi che vivono ai margini dei giochi di potere come Sebastiano (Elio Germano), un PR viscido e senza scrupoli, Sabrina un’avvenente escort (Giulia Elettra Gorietti), Viola (Greta Scarano) la fidanzata tossicodipendente di Numero 8 e Manfredi (Adamo Dionisi) il capoclan di una pericolosa famiglia di zingari.
Suburra è film di genere, un crime story che si svolge in un arco temporale brevissimo. Sette giorni in cui ogni personaggio coinvolto proverà ad anticipare le mosse dell’altro scatenando una guerra senza quartiere che finirà per coinvolgere colpevoli e innocenti, criminali, cittadini perbene, politici e cardinali. Sette giorni prima che il governo, e con esso la Suburra, crolli.
Featurette – Aria:
Featurette – Acqua:
Featurette – Lavorare sul set con Stefano Sollima:
Suburra: la Roma criminale e collusa al cinema con Sollima
Nei giorni della Suburra nessuno più è innocente.
«Il Libanese era morto.
Tanti altri erano morti, qualcuno era diventato infame, qualcuno si faceva la galera in silenzio, sognando di ricominciare, magari con un lavoretto senza pretese.
Il Samurai era ancora là. L’antico nome di battaglia denunciava ormai soltanto sogni abbandonati. Ad affibbiarglielo era stato il Dandi, ma lui aveva cercato di esserne degno.
E il potere, quello, era concreto, vivo, reale.
Il Samurai era il numero uno».
Questo estratto di Suburra, scritta da Carlo Bonini con il Giancarlo De Cataldo del Romanzo criminale, è abbastanza eloquente sull’atmosfera e la piega degli eventi che è destinato a prendere l’ideale seguito di un Romanzo (Criminale) edito da Einaudi e il film omonimo, diretto da Stefano Sollima fresco di premio Siae e successo per Gomorra – la serie.
Un nuovo viaggio nella Roma da Basso Impero Criminale, sceneggiato da Stefano Rulli con Sandro Petraglia a partire dal romanzo. Lo scenario per la messa in scena di una feroce mattanza nella città sopraffatta da malavita, corruzione politica, mafia e uomini di chiesa.
“Un Grande Progetto che seppellirà sotto una colata di cemento le sue periferie. Due vecchi nemici, un bandito e un carabiniere, che ingaggiano la loro sfida finale. Intanto, mentre l’Italia affonda, politici, alti prelati e amministratori corrotti sgomitano per partecipare all’orgia perpetua di questo Basso Impero criminale.”(Dal sito di Einaudi)
Per qualcuno uno sguardo profetico sulla Roma decadente e collusa che la recente inchiesta sulla mafia capitolina ha appena scoperchiato, con un vaso di Pandora che rischia di far saltare parecchie teste e poltrone, oltre a ex terroristi e boss della banda della Magliana come Carminati. Per Sollima
“un gangster movie che riflette la fine di un’era, di un mondo politico e di un mondo criminale che sta diventando altro ma non sa ancora bene cosa e quindi si agita con sanguinosi colpi di coda in attesa di un ‘nuovo ordine”.
Nel cast di Suburra, Elio Germano nei panni del figlio di un costruttore che “sta sulla giostra e non ha nessuna intenzione di scendere”, Pier Francesco Favino in quelli di un politico, affiancati da Claudio Amendola, Jean Hugues Anglade, Greta Scarano, Lidia Vitale, Giulia Elettra Gorietti e l’esordio cinematografico di Michele Alaique, giù nota sul piccolo schermo con Ris, Squadra Antimafia e Romanzo criminale.
Un film girato a Roma e dintorni, dalla fine dello scorso settembre, prodotto da Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini, Éric Neve per Cattleya, La Chauve-Souris e Rai Cinema, che sarà distribuito nella sale cinematografiche francesi da Haut et Court e in quelle italiane da 01 Distribution … sperando ovviamente che non si riveli ‘troppo’ profetico.