The Interview: 15 milioni di dollari dallo sfruttamento on line
Poco meno di 20 milioni di dollari in 4 giorni tra cinema e web. Sono i numeri da botteghino di The Interview
La quiete dopo la tempesta. Arrivato ad un niente dal causare una ‘guerra’ tra States e Corea del Nord, la commedia demenziale The Interview è uscito in 331 sale d’America il giorno di Natale. 2,851,000 i dollari incassati con una media per copia di ‘solo’ 5,471 dollari. 40 milioni di dollari il costo, ai quali aggiungerne altri 20 per la campagna promozionale che una decina di giorni fa, a causa degli attacchi hacker e delle minacce terroristiche, la Sony ha rapidamente bloccato. Poi è successo tutto quel che è successo. Per 10 giorni non si è parlato d’altro se non di The Interview, persino il Presidente Barack Obama si è sentito in dovere di entrare a gamba tesa nei confronti dello studios, travolto dalle polemiche e alla fine deciso a invertire la rotta. La commedia di Seth Rogen è così sbarcata on line, proprio il giorno di Natale, attraverso Youtube, Google Play, Microsoft’s Xbox Video e il sito creato appositamente ‘www.seetheinterview.com’.
Ebbene Boxoffice.com ha stimato in circa 15 milioni di dollari gli incassi del film legati proprio al web, per un totale rete/cinena di 18 milioni di dollari. I numeri relativi allo sfruttamento video on demand non vengono solitamente rilasciati, ma vista l’eccezionalità del caso si è chiuso un occhio. E attenzione, perché all’interno di questa cifra mancano i dati legati ad iTunes, perché Apple non ha ‘venduto’ e/o ‘affittato’ la pellicola fino alla giornata di domenica. Si tratta del miglio risultato di sempre on line per la Sony, ovviamente, che è così parzialmente potuta rientrare dei costi del film. Andando a spulciare i dati scopriamo che 2 milioni sono state le visioni, principalmente su Google Play e YouTube.
Certo, sarebbe stato interessante scoprire quanto The Interview avrebbe incassato con 3000 sale a disposizione sul suolo americano, ma il compromesso raggiunto dopo settimane di polemiche e tensioni ha fruttato. Anche perché la ‘corsa web’ della pellicola, ovviamente subito piratata, è appena cominciata.
Fonte: Comingsoon.net