Boyhood 2, Ellar Coltrane confessa: sono pronto per il sequel
‘Di un possibile sequel del film abbiamo parlato diverse volte con il regista. A me farebbe piacere ritrovarmi sul set nei panni di Mason Evans, il personaggio che mi ha traghettato dall’infanzia all’adolescenza’. Ellar Coltrane apre a Boyhood 2
Candidato a 5 Golden Globe e a detta di molti ‘vero’ favorito agli Oscar del 2015, Boyhood di Richard Liklater è stato una delle folgorazioni di stagione. Orso d’argento per il miglior regista alla 64ª edizione del Festival di Berlino, il film ha avuto una gestazione straordinaria. 12 anni di riprese, dal 2002 al 2013, per una settimana l’anno. Il mondo è così rimasto incantato dalla crescita del giovane Mason, interpretato dal sorprendente Ellar Coltrane, oggi lanciatissimo 20enne che nei giorni scorsi è sbarcato in Italia per partecipare al Festival Capri-Hollywood. Qui, intervistato da Gloria Satta de Il Messaggero, Ellar ha confessato ciò che molti spettatori avranno ‘sognato’ al termine del film. Un ‘seguito’.
‘Di un possibile sequel del film abbiamo parlato diverse volte con il regista. A me farebbe piacere ritrovarmi sul set nei panni di Mason Evans, il personaggio che mi ha traghettato dall’infanzia all’adolescenza’.
Linklater, che per quasi 20 anni ha ‘seguito’ passo passo Julie Delpy e Ethan Hawke nella trilogia Prima dell’Alba – Prima del Tramonto – Before Midnight, potrebbe quindi ora condurre Coltrane dall’adolescenza, di fatto raggiunta al termine di Boyhood, alla fase successiva. Il diventare adulto, uomo, magari padre di famiglia. Un progetto rischioso eppure affascinante, visto quanto fatto con l’originale che plana sull’Academy, da girare magari nei prossimi 10 anni, in silenzio e senza annunci di alcun tipo, per poi uscire a sorpresa in sala. Visti i ridottissimi costi di Boyhood, 4 milioni di dollari appena dilazionati in 12 anni per poi incassarne 50 in tutto il mondo, il sequel impossibile potrebbe persino entrare in produzione in qualità di ‘esperimento’, per poi vedere come procedere nel corso del tempo. E magari chissà, tra 40 anni uscire con la terza ed ultima parte, che ci mosterà Mason Evans in pensione, nonno e al tramonto di un’incredibile vita cinematografica.